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Grugnì strofinandosi la fronte, sperando che questo avrebbe calmato il suo mal di testa. Comunque, non era neanche a metà strada con il lavoro che doveva fare, ma erano già passate tre ore da quando aveva iniziato ed era ancora al quinto documento. Certamente, era capibile dato che aveva mal di testa, ma non riusciva a non notare che stava.. sperando o, aspettando per qualcosa.

..cosa stava aspettando?

e perché stava aspettando?

Poi realizzò che Jimin non era nell'ufficio a assistere i suoi bisogni. Sospirò e lo mise di parte per un po', doveva concentrarsi. In più, Jimin avrebbe solamente rovinato tutto e fatto casini, come faceva di solito.

Ma in qualche modo, il tempo passava e lui voleva -o meglio bramava- vederlo, non sapeva perché ma lo faceva. Voleva solamente vederlo.

Che sorpresa.

Yoongi era sicuro di odiare quel ragazzo, lo lasciava lavorare solamente per pietà.

O no.

Jimin continuava a saltargli nella mente. Iniziò a ricordare come erano stesi entrambi sul vecchio letto dei suoi genitori mentre parlavano.

Cosa?

Cosa stavano facendo lì?

E cosa cazzo ci faceva Jimin lì.

Avendone abbastanza, si alzò dalla sua sedia ed uscì dall'ufficio per andare a trovare quel bastardo.

Aveva molte domande da fargli.

E voleva le risposte da nessun'altro se non Jimin.

Mentre passava dai corridoi, sentì qualcuno parlare.

"No, non sono occupato.. Kekeke," Disse una voce familiare, l'altra non si sentiva molto.

"Nah, sta bene," Disse di nuovo, "Ha bisogno soltanto del paracetamolo," Ed ecco di nuovo quella voce sottile.

Fu seguita improvvisamente da una risata, come se qualcuno gli avesse detto qualcosa di carino.

"Oh, smettila! Sei un tale flirt-- Yoongi!"

"Con chi stai parlando?" Chiese.

Si scoprì che era Seokjin che parlava con qualcuno con il suo stupido nokia.

"Oh.. Nessuno," Ridacchiò, "Cosa? Oh sì, era solo Yoongi," Rispose, "No, no, non preoccuparti, non sono nei casini," Lo rassicurò.

"Aww~ Sei così carino!" Disse Seokjin, fece una pausa perché la persona dall'altra linea stava parlando, "Oh, devi andare?" Si accigliò, "Okay.. No, no, è okay! Possiamo chiamarci più tardi," Sorrise.

"Gesù, chi è?" Chiese di nuovo, ma Seokjin lo ignorò. Improvvisamente. Seokjin arrossì e sorrise ampiamente, "A-Anche io ti amo...!" Mormorò dolcemente, poi la chiamata terminò.

-

"...Puoi, per favore, dirmi chi era adesso?" Yoongi grugnì ad un Seokjin che stava facendo il fanboy, saltando come se il pavimento bruciasse.

"Okay! era.." Ridacchiò perché non riusciva neanche a dire il suo nome senza emozionarsi, "Joonie!" Disse, "AKAJJSHYDADMDHWHMHNS," Iniziò ad abbracciare il telefono.

"Joonie?"

"Ah, intendo Namjoon."

"Kim Namjoon?"

"Mhmm!" Annuì velocemente.

"Ew, ti piace?"

"Ovviamente," Disse.

"Come hai fatto ad avere il suo numero?!"

"Io uh.. Ho guardato nel tuo elenco telefonico," Iniziò a sudare, " Ci siamo divertiti così tanto che abbiamo dimenticato di scambiarci i numeri di telefono, stupido, vero?" Rise.

"Ew."

Jimin nel frattempo, che non sapeva quando tempo era passato, e che Yoongi si era già svegliato, era con Jungkook nel giardino.

"La tua faccia," Indicò il viso di Jimin con divertimento.

"Cosa?" Si coprì la bocca ed il naso con la mano.

"Mi piace," Ridacchiò.

"Pabo," Sbuffò, con le guance rosse.

"Sono il tuo unico Pabo, Pabo!" Ghignò.

"Ha ha, si giusto," Ridacchiò spingendo via il suo viso.

"Se fossi una caccola, ti avrei preso!" Ridacchiò. (ok, non fa una piega)

"Ewwww~" Jimin rise, "Sei disgustoso."

"Mi farò un bagno per pulirmi," Alzò le spalle.

"Ma, non trovo più la mia paperella di gomma. Quindi potresti farlo tu con me?"

"Me ne vado."

"Aspetta, hai dimenticato una cosa!"

"Cosa?"

"Me!" Jungkook arcuò le sopracciglia.

"Dio, non la smetterai mai," Jimin sospirò ridendo, "Perché non smetterò mai di amarti," Aggiunse Jungkook.

"Sei strano. Dov'è il vecchio Jungkook?" Jimin scherzò, entrambi scoppiarono a ridere non importandosi di nulla, iniziarono a guardarsi per poi avvicinarsi lentamente l'un l'altro, mentre lo spazio in mezzo a loro scompariva.

Ed ecco..

Chiusero gli occhi e si sporsero in avanti finché qualcuno afferrò il polso di Jimin e lo trascinò da qualche parte.

Jungkook fu lasciato lì, mentre quasi baciava l'erba.

Yoongi sbatté Jimin ad un muro facendolo sussultare, "Che-- S-Signor. Min!" Balbettò mentre Yoongi lo guardava male.

"Cosa cazzo stavi facendo con Jeon," Sibilò

"Io.."

"Cosa. Stavi. Facendo. Con. Jeon," Ripeté.

"Io.. Pensavo stessi ancora dormendo."

"Beh, sorpresa! Non lo sono," Lo fulminò con lo sguardo.

Jimin non riusciva a pronunciare parola, aprì la bocca per farlo ma non uscì niente.

"TI HO DETTO DI ESSERE AL MIO FOTTUTO UFFICIO ALLE 6.00 DI MATTINA, GIUSTO?" Scattò.

"Non ti ho detto di andartene in giro con Jeon, idiota!"

"Io.. Io non-"

"Prima di pensare di farti una relazione, cura le cose che devi fare," Disse, "E non essere ingenuo. Fa sempre così. Non credere a tutto quello che ti dice!" Grugnì, "Lo fa per alzarti le speranze. Come pensi che tu possa piacergli?"

"M-Me l'ha detto lu--"

"Fottuto innocente! Stava mentendo!"

"Come fai a saperlo?!"

"SOLO.. GUARDATI, A CHI POTRESTI MAI PIACERE?!" Urlò.

"SEI UN INSETTO INUTILE, ECCO PERCHÉ!"

"NON C'È DA MERAVIGLIARSI SE TUO PADRE TI HA USATO PER GIOCARE--" Fece una pausa sentendo dolore sulla guancia, che diventava piano piano rossa. Si girò verso Jimin con un ghigno, "Cosa? Non sopporti la verità, Park?" Mormorò.

"Fottiti!" Jimin lo spinse via più forte che poteva e se ne andò con delle calde lacrime sulle guance. Yoongi guardò Jimin correre via, sentendo dolore al petto.

taken by the beast + yoonminDove le storie prendono vita. Scoprilo ora