CAPITOLO 41

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JUSTIN P.O.V

"Torniamo presto" disse John guardandomi.

Feci una smorfia, perché jade ha lui lo ha ascoltato e a me no?!?

No, cazzo, questa cosa non va bene.

Io sono suo padre..deve..deve ascoltare a me.Lei è mia.

No aspetta cos-

Da quando ho tutta questa possessione?

Ahm..basta.

JADE P.O.V

John mi sorride.

"Vuoi andare in moto?"chiese, io mi limitai ad annuire.

Feci per avviarmi verso la moto, ma John mi prese il polso.

"Jade..che ti prende?"mi guardò negli occhi.

Scossi la testa"niente"risposi tranquillamente, divenne serio in viso"no jade, tu non eri così, eri più allegra..più, solare-" lo bloccai con un gesto della mano"bambina, mi stai dicendo che ero una bambina" conclusi.

Scosse la testa"ahm..no, sto solo dicendo che..si..hai ragione" abbassò lo sguardo.

Feci un ghigno"avevo ragione, ma ok, lasciamo stare..andiamo."

In effetti..ho deciso di cambiare, voglio cambiare tutto, da come avete ben notato tutti, si, non voglio dire di essere grande, ma prima ero più bambina, una ragazza facile, molto facile.

E siccome non posso riavere le cose indietro, cambierò, cambierò il mio carattere.

Non so il motivo, ma voglio essere diversa.

Forse, sto crescendo? Sto maturando? Naaah, sono io che voglio cambiare.

"Sali" mormorò John, io obbedì.

Avvolsi le mie braccia intorno al busto di John e lui partì.

Questo casco mi sta rompendo, mi scombina le trecce!

Dopo svariati minuti la moto si fermò.

Mi guardai intorno, stiamo andando al centro commerciale?mh..ok

Mi fece scendere dalla moto.

Restai zitta, sono le 22.45 perché è ancora aperto?

"Oggi chiudono alle 02.00" disse come se mi avesse letto nel pensiero.

Annuì.

"Mi dai la mano?"chiese.

Lo guardai, sopsirai e gli diedi la mano e lui iniziò a camminare.

Entrammo, c'era tantissima gente.

C'era una bella atmosfera, si.

*****

"Jade, lo vuoi?" Chiese John alla mia destra.

Guardai l'oggetto da lui indicato, scossi la testa e lui annuì.

Eravamo in una specie di gelateria artigianale, sempre dentro al centro commerciale.

Ci sedemmo in un tavolino.

Per un istante sentì una voce a me familiare.

No cazzo è troppo uguale...

Mi partì un brivido lungo la schiena.

Presi un poco di coraggio e mi girai verso la voce, sgranai gli occhi.

No..non poteva essere lui.

Si girò verso me e io mi girai di scatto verso John..cazzo No.

No, no! Mi ha visto, non che mi dasse fastidio, ma..lui è la persona che mi è stato accanto durante quel momento e io manco mi sono degnata di cercarlo.

"Hey..che Hai?" Mi risvegliò dai miei pensieri John.

"Ehm..devo andare un attimo in bagno, sto arrivando" lui annuì e io mi alzai sotto lo sguardo di due persone.

Andai verso un corridoio che porta verso il bagno.

Sentì dei passi dietro me, no...lo so che è lui.

Infatti dopo un paio di secondi la mia mano di afferrata da lui.

Mi girai, i suoi occhi  azzurro cristallino mi scrutarono.

"J-jade" mi sorrise.

Io rimasi zitta.

"Sei con..dal-"lo bloccai"John.. si chiama John"

"Ehm..ok..sei con John, visto..te lo avevo detto che tuo padre veniva a prenderti.." mi sorrise.

"Stai parlando di questo fatto come se fosse una cosa di tutti giorni essere presa come ostaggio"feci un ghigno.

Mi guardò"si scusa" mi abbracciò.

Mi lasciai abbracciare e dopo vari secondi ricambia i l'abbraccio.

Mi strinse"quando riavrò il telefono...ti scrivo..va bene?" Dissi, lui annuì.

Mi staccai dall' abbraccio, lo salutai con la mano e uscì dal bagno e andai verso John.

"Facciamo..un giro" dissi prendendogli la mano e trascinandolo fuori la gelateria sotto lo sguardo attento di Robert.

Strinsi la mano di John.

*****

John aprì la porta di casa, era solo l'una di notte, e solo mio padre e Marco erano svegli.

Non li salutai neanche e salì le scale, andai nella mia stanza, volevo solo dormire.

Mi misi il pigiama e mi buttai nel letto.

Chiusi gli occhi.

Mi addormentai dopo non molto.

°•.°•.°•.°•.°•.°•.°•.
ALLLLLUUURAAAA, VE PIASE??😂
@martina_centore    lllllei mi ha dato idea😂 lei essere stata... Commentateee

DAD unkown- Justin D. BieberWhere stories live. Discover now