CAPITOLO 4

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Lo vidi entrare nel soggiorno e mi guardò, si avvicinò e si sedette.

Girai lo sguardo dalla parte opposta.

Mi prese il mento e mi costrinse a guardarlo"scusa..."disse solo.

No, no mio caro, ora ne paghi le conseguenze.

Girai di nuovo la testa.

Mi toccò la spalla e io tolsi la sua mano.

"Scusa, non volevo"

Mi alzai e andai nell'altro divano.

Mi guardò con sguardo dispiaciuto.

Prima hai fatto il danno e ora cazzi tuoi.

Girai la testa verso Marcus e lui scosse la testa.

Andai in camera mia e accesi la luce e mi sedetti nel mio puf.

La porta si aprì ed entrò John.

"Ho detto scusa, non volevo!"chiuse la porta.

"Ti stavo facendo un favore e tu che fai? Mi urli in faccia? No, non si fa così!"risposi a tono,

Si avvicinò e si inginocchiò fra le mie gambe.

"Infatti ho chiesto scusa!"disse dispiaciuto.

Mi sa che sto esagerando, ma vediamo a che punto arriva pur di farsi perdonare.

"Scusa, scusa, scusa!"disse e mi diede un bacio nella coscia, poi nel fianco poi su tutta la pancia, poi sul petto, e arrivò al collo.

"Non, volevo...ero arrabbiato, non volevo prendermela con te!"si giustificò.

"Però l'hai fatto"dissi.

"Scusa, scusa, scusa ti prego"mi supplicò.

Si avvicinò con il viso e premette le labbra sulle mie.

Iniziò il bacio passionale.

Gli chiesi l'accesso e lui stupito dal fatto, esitò.

Infilai la lingua nella sua bocca.

Sará la mia rovina.

Infilò la lingua nella mia bocca e incominciò ad assaggiarla, poi le nostre lingue si toccarono e iniziò la guerra per la dominanza che ovviamente vinse lui.

Mi prese in braccio e io allacciai le gambe intorno alla sua vita.

Mi appoggiò al letto e ora ci trovavamo sdraiati.

Spinse il suo bacino contro il mio e sentì la sua erezione premere.

Iniziò a muovere i fianchi e istintivamente lo feci anch'io, le nostre zone continuavano a toccarsi.

Nel frattempo la sua lingua stava esplorando la mia bocca.

Ad un certo punto il mio corpo iniziò a tremare e nello stomaco mi si formò qualcosa di inspiegabile.

Gemetti e poi venne anche lui.

Dopo di che si staccò dalle mie labbra e si accasciò su di me.

Nella stanza si sentivano solo i nostri respiri pesanti.

Avevo il fiatone.

"Scuse...accettate"dissi ancora ansimando.

Cercai di sistemare il mio respiro e un pò ce la feci.

Si alzò un poco per guardarmi si avvicinò al mio viso"credevo che tu non avessi mai fatto niente con nessuno"

"Infatti!"

DAD unkown- Justin D. BieberUnde poveștirile trăiesc. Descoperă acum