Lo vidi entrare nel soggiorno e mi guardò, si avvicinò e si sedette.
Girai lo sguardo dalla parte opposta.
Mi prese il mento e mi costrinse a guardarlo"scusa..."disse solo.
No, no mio caro, ora ne paghi le conseguenze.
Girai di nuovo la testa.
Mi toccò la spalla e io tolsi la sua mano.
"Scusa, non volevo"
Mi alzai e andai nell'altro divano.
Mi guardò con sguardo dispiaciuto.
Prima hai fatto il danno e ora cazzi tuoi.
Girai la testa verso Marcus e lui scosse la testa.
Andai in camera mia e accesi la luce e mi sedetti nel mio puf.
La porta si aprì ed entrò John.
"Ho detto scusa, non volevo!"chiuse la porta.
"Ti stavo facendo un favore e tu che fai? Mi urli in faccia? No, non si fa così!"risposi a tono,
Si avvicinò e si inginocchiò fra le mie gambe.
"Infatti ho chiesto scusa!"disse dispiaciuto.
Mi sa che sto esagerando, ma vediamo a che punto arriva pur di farsi perdonare.
"Scusa, scusa, scusa!"disse e mi diede un bacio nella coscia, poi nel fianco poi su tutta la pancia, poi sul petto, e arrivò al collo.
"Non, volevo...ero arrabbiato, non volevo prendermela con te!"si giustificò.
"Però l'hai fatto"dissi.
"Scusa, scusa, scusa ti prego"mi supplicò.
Si avvicinò con il viso e premette le labbra sulle mie.
Iniziò il bacio passionale.
Gli chiesi l'accesso e lui stupito dal fatto, esitò.
Infilai la lingua nella sua bocca.
Sará la mia rovina.
Infilò la lingua nella mia bocca e incominciò ad assaggiarla, poi le nostre lingue si toccarono e iniziò la guerra per la dominanza che ovviamente vinse lui.
Mi prese in braccio e io allacciai le gambe intorno alla sua vita.
Mi appoggiò al letto e ora ci trovavamo sdraiati.
Spinse il suo bacino contro il mio e sentì la sua erezione premere.
Iniziò a muovere i fianchi e istintivamente lo feci anch'io, le nostre zone continuavano a toccarsi.
Nel frattempo la sua lingua stava esplorando la mia bocca.
Ad un certo punto il mio corpo iniziò a tremare e nello stomaco mi si formò qualcosa di inspiegabile.
Gemetti e poi venne anche lui.
Dopo di che si staccò dalle mie labbra e si accasciò su di me.
Nella stanza si sentivano solo i nostri respiri pesanti.
Avevo il fiatone.
"Scuse...accettate"dissi ancora ansimando.
Cercai di sistemare il mio respiro e un pò ce la feci.
Si alzò un poco per guardarmi si avvicinò al mio viso"credevo che tu non avessi mai fatto niente con nessuno"
"Infatti!"
CITEȘTI
DAD unkown- Justin D. Bieber
Fanfictionleggi per scoprire... fanfiction scritta nel 2017 in revisione.