CAPITOLO 17

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Guardai l'orologio, sono le 05:36 di mattina, non ho dormito per tutta la notte.

Misi la testa fra le mani, mi scese una lacrima, alcune volte mi viene l'istinto di uccidermi...una volta mi ero sporta nel balcone per buttarmi...ma...Alfredo...mi fermò.

Oppure, dove avevo le ferite dei tagli me le grattavo, facevo di tutto e di più pur di farmi male.

Sentì dei passi scendere, le lacrime non vogliono smettere di scendere cazzo!

"Cosa-cosa?"chiese John, mi fece alzare lo sguardo verso lui, tirai su col naso"cos'é successo?"chiese dolcemente, scossi la testa"niente"dissi con voce rotta, mi asciugai la lacrima con il dorso della mano.

Mi prese il mento e mi fece guardare verso lui"Jade...puoi parlare con me"sussurrò, feci un sospiro"Alfredo..."mi fermai per prendere un respiro"...e io, abbiamo litigato...ora passeranno settimane prima che mi parli ancora"spiegai e lui fece una faccia confusa"e quindi? Capita di litigare"disse ovvio, scossi la testa"non posso stare senza di lui"mi asciugai un'altra lacrima.

Appoggiò una mano sulla mia guancia"allora...oggi, io devo andare da mia sorella...vuoi venire?"chiese dolcemente, annuì"quando?"chiesi a mia volta"alle 09:00,bene hai due ore per riposare, perché si vede da lontano che non hai dormito"sorrise e lo feci anch'io, lo abbracciai e lo fece anche lui, oggi c'era sciopero.

"Io vado a prepararmi"disse e si alzò, lo feci anch'io"dormo nel tuo letto"dissi, Salimmo le scale, mi buttai nel letto, era ancora caldo!

Tolsi i vestiti, non posso dormire vestita.

La porta del bagno si chiuse, ora posso dormire!

*****

Qualcuno mi scosse, aprì gli occhi all'improvviso, vidi la faccia di John davanti la mia"dimmi, ti vesto io o lo fai da sola?"chiese, sorrisi"accetterei volentieri, ma non sai che vestiti voglio"dissi per poi alzarmi,

Aprì piano la porta della mia stanza, mi guardai intorno e notai che Alfredo non c'era, sará in bagno.

Andai verso la scrivania, c'era un quaderno, avevano lasciato compiti?

Ha delle goccioline, Cioé, avete presente quando vi cade un pò d'acqua nel quaderno? Ecco in quel modo.

Mi allontanai e andai verso l'armadio, presi dei jeans skinni bianchi, un maglioncino bianco e delle converse bianche, oggi mi andava il bianco.

Uscì dalla mia camera e andai in quella di John, aprì la porta del bagno, era davanti lo specchio che si guardava il ciuffo"levati"dissi, posai i miei vestiti sul comodino affianco al lavandino.

Si girò verso me, mi guardò, perché mi guarda?

Mi guardai anch'io, ah! Sono in intimo!

"Sbrigati"disse prima di uscire, si chiuse la porta alle spalle.

Iniziai a lavarmi, finito il tutto iniziai a vestirmi, misi prima il maglioncino, poi i jeans, mi guardai allo specchio, oggi sono particolarmente bianca.

Uscì dal bagno, dove le avevo messe le scarpe?

Eccole, me le misi, sono pronta!

Andai verso John e lo abbracciai"sei pronta?"chiese e io annuì, aprì la porta e io uscì, scese le scale e io lo seguì a ruota.

Lo abbracciai da dietro, continuò a camminare, si fermò davanti la cucina"io sto andando"annunciò, vidi Alfredo, fermo e zitto che fissava il vuoto, John incominciò a camminare, uscimmo di casa, aprì la ferrari nera, entrai e lo fece anche lui.

*****

La macchina si fermò, finalmente!

John mi guardò"dimmi"dissi, si morse il labbro"potresti fare finta di essere la mia ragazza?"chiese, e?

DAD unkown- Justin D. BieberWhere stories live. Discover now