Lost Paradise

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Dopo tantissimo tempo eccomi ancora qui. Scusatemi ancora per il mio immenso ritardo ma non ho abbandonato questa storia e intendo continuarla. Vi chiedo di non eliminarla dalla biblioteca, anche se dovesse passare parecchio tempo da un aggiornamento ad un altro. Un bacione, Clari.

Nella foto: Laxus

Nonostante tutti i problemi che avrebbero potuto affliggermi, tra cui un vampiro maniaco assetato disangue,  precisamente del mio sangue, e un angelo altrettanto pervertito che iniziava a diventare una specie di mamma elicottero, l'unica personaa cui avrei voluto tirare un pugno in pieno viso era Gajeel. Levy era la mia migliore ed unica amica e lui le aveva spezzato il cuore per stare con una bionda ossigenata dotata di poca intelligenza. A tutto questo si era aggiunto Midnight, ragazzo alquanto viscido e sospetto,che sembrava aver messo gli occhi sulla mia compagna di stanza.Ripensai a quando Natsu gli aveva cancellato la memoria e fatto in modo che non si avvicinasse a me, non riuscivo nemmeno ad immaginare che cosa sarebbe successo se lui non fosse intervenuto. La reputazione dei ragazzi di quel gruppo non era di certo la migliore ma io non ero nella condizione di poter giudicare qualcuno,considerate le mie conoscenze. Sbuffai e mi diressi verso la biblioteca. Non volevo vedere Natsu, anzi, non volevo proprio vedere nessuno. Desideravo avere un po' di tempo per me, leggere qualcosa di interessante e distrarmi dagli avvenimenti che si erano concentrati in questi pochi giorni. L'azienda di mio padre che rischiava il collasso, lo strano personaggio con cui mi sarei dovuta fidanzare, la partenza del mio migliore amico. Una volta arrivata feci scorrere la mia mano sulle copertine dei vari libri che si trovavano sullo scaffale, indecisa, non sapendo quale scegliere, finchè un titolo non catturò la mia attenzione: "Il paradiso perduto". Risipensando a quanto bene queste tre parole descrivessero la mia situazione attuale. Sempre più lontana dal bene, sempre più attratta dalle tenebre. Aprii il tomo e lessi ad alta voce le prime frasi che vidi:


"Ma qui signori,

Arbitri di noi stessi almen saremo;

Perocchè non creò l'Onnipotente

Questo loco infernale, onde pentito.

Poi ne lo invidi e ne respinga. Intutta

Sicurtà regneremo; una corona

Degna è d'alti pensieri, ancor che

splenda

Su questo abisso di dolori".

Chiusi il libro e rinunciai a leggerlo,non avevo la minima voglia di concentrarmi su qualcosa di cosìcomplicato, pur essendo alquanto intrigante.


"Oh meglio Re nell'Inferno che vassallo in cielo!" Disse una persona con una voce profonda, a mesconosciuta.


Mi voltai all'istante e vidi, con mia immensa sorpresa due pozzi neri scrutarmi con grande intensità.


"Ho sempre adorato questa parte esoprattutto quest'ultima frase. Mi piace John Milton, non riesco a capire perché i giovani come te non apprezzino il suo genio"affermò con una punta di acidità, per poi prendere il libro che avevo ancora in mano e riporlo con cura.


Non l'avevo mai visto prima, altrimenti me ne sarei certamente ricordata. Mi sarei ricordata di quei capelli biondo cenere, di quegli occhi ipnotici e di quel fisico statuario.Era decisamente imponente, superava di gran lunga il metro e ottanta,non riuscivo a non sentirmi un topolino in confronto a lui. In quel momento mi stava rivolgendo un sorrisetto sprezzante che mi irrito parecchio.


"Chi sei?" Chiesi incrociando le braccia come se ciò bastasse a conferirmi una certa autorità.


"Mi chiamo Laxus, penso che hai sentito parlare di me, almeno una volta, no?" domandò ironico.

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