Guardian

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Mi girai verso di lui appoggiandomi al lavandino mentre incrociavo le braccia. Finalmente avremmo potuto chiarire la situazione e saremmo giunti ad una conclusione, perché io non ne potevo veramente più. Lui mi fissava senza dire una parola. Visto che non mi rispondeva gli posi un'altra domanda sperando di allentare la tensione.

-Sai che non puoi entrare nel bagno delle ragazze, vero?

Lui si avvicinò ancora di più con passo felpato e si chinò mettendo le sue mani ai lati del lavandino. Era vicino, troppo vicino. Riuscivo a sentire il suo buono odore, un odore dolce. Sapevo che avrei perso la lucidità e la sicurezza che avevo ottenuto con tanta fatica se lo avessi guardato negli occhi. Fissai il pavimento con fare noncurante. Lui mi prese il mento e mi fece girare il suo viso.

-Guardami.

Mi costrinse a incastrare i miei occhi nei suoi. Mi persi in quel mare profondo che erano le sue iridi e persi la capacità di ragionare.

-Che cosa è cambiato Lucy, in così poco tempo? Non eravamo così all'inizio, che ti è successo?

Quella fu la goccia che fece traboccare il vaso. Riuscii a ritrovare la mia sicurezza e lo allontanai da me spingendolo dal petto mentre scuotevo la testa. Ora non poteva dare la colpa solo a me. Non dovevo farmi ingannare, sembrava così vulnerabile, dispiaciuto ma sapevo che in realtà stava facendo di tutto per completare il suo incarico ed evitare che fossi tentata.

-Io? Io ,Loki, sono sempre la stessa. Non sono io ad essere cambiata, se tu. Anzi, tu sei sempre stato così, quella che mi mostravi era solo una maschera. La persona che mi veniva a prendere tutte le mattine, che mi aiutava a studiare, che mi faceva i complimenti non eri tu, eri quello che mi facevi credere che fossi. Fino ad ora non ero stata con la persona che da poco ho avuto modo di conoscere. Appena ti ho raccontato la verità sei sparito, non hai pensato ad aiutarmi o a fare il tuo vero ruolo da angelo custode. Mi hai praticamente abbandonata e sai che ti dico? E' stato meglio. Ho capito che in realtà stavi con me solo per completare il tuo incarico ed evitare che mi avvicinassi al male. Di me in realtà non ti importava.

Non ero riuscita a trattenere le lacrime che erano fuoriuscite come una cascata. Tentai di asciugarle con le mani inutilmente mentre lui mi guardava sbigottito e totalmente incredulo. Cavolo, dì qualcosa!

-Ma che cosa stai dicendo?

Tra tutte le cose che avrebbe potuto dire disse la più stupida. Aveva cambiato espressione, ora mi sorrideva amorevolmente mentre mi prendeva il viso tra le mani.

-Quello che penso.

-Ed è sbagliato, sei così ingenua Lucy. Noi angeli non siamo perfetti, nonostante quello che voi umani dite di noi. Siamo esattamente come voi, persone che hanno dei sentimenti, che provano delle emozioni. Ovviamente abbiamo anche qualche potere in più e viviamo in un'altra dimensione, ma per il resto siamo uguali a voi terreni. Quando ci viene affidato un nuovo umano da accudire, dall'alto pensiamo sempre a lui, a come allontanarlo dal male, a come difenderlo. Non possiamo vederlo o sentirlo, ma è come se vivessimo in lui, sentiamo cosa prova, se è felice, triste e percepiamo quando viene in contatto con il mondo della Notte. In questo caso, l'angelo, è costretto ad attraversare la sua dimensione per poi scendere sulla Terra. E' stata la stessa cosa che è successa a me, come tu già sai. Ho capito subito chi eri: la ragazzina con in capelli color grano e gli occhi color cioccolato. Da come ti comportavi avevo subito intuito che eri tu, non ascoltavi in classe, avevi pochi amici, ti sentivi sola. Quando un angelo scende sulla Terra perde il collegamento con il terreno, poiché si trovano nella stessa dimensione. Non puoi capire come ci si sente, come se avessi perso una parte di me. Non riuscivo più a capire cosa provavi, che sentivi. In compenso potevo però vedere che persona eri e non puoi immaginare la felicità che ho provato la prima volta che ti ho vista. Il Loki che hai conosciuto è quello vero, non c'è stata nessuna maschera. Io sono solo io, gli angeli sono così. Quando ho capito che eri caduta nella ragnatela di uno dei vampiri ho perso la testa. La mia piccola Lucy era entrata in contatto con il male. La mia non è una missione, è un bisogno. Proteggerti è la prima cosa a cui penso. Non sono entrato in contatto con te perché era il mio compito, ma perché lo volevo io. Io volevo conoscerti, sapere chi eri. Un angelo può scegliere se farlo o se lasciare tutto invariato facendo in modo che il terreno scelga il male. Non mi sono allontanato da te, mi sono chiuso in me stesso per riflettere e capire cosa dovevo fare. Sono venuto a parlarti per dirti che io sarò sempre con te, ti proteggerò sempre, in fondo sono la persona che ti conosce meglio di tutte. Non fraintendermi, continuerò a cercare di allontanarti dal male e se non vuoi dirmelo scoprirò io chi è il vampiro.

Non avevo capito veramente nulla. In questo momento era sincero, riuscivo a capirlo dai suoi occhi, dalla sua espressione. In effetti non lo conoscevo da molto, ma mi sembrava di essergli stata accanto da una vita. All'inizio avevo creduto che ,alla fine, sarei riuscita a portare avanti la parte della menefreghista ma forse ero consapevole che non ci sarei mai riuscita. Ero felice che , alla fine, a Loki importasse veramente di me, che ci fosse qualcuno che pensava a me. Speravo solo che non sarebbe riuscito a scoprire il mio piccolo "segreto" (che poi tanto piccolo non era). Natsu mi usava, ormai ne ero a conoscenza, ma non riuscivo a non tenere a lui. In fondo, anche se non l'avrebbe mai ammesso, forse, un po' teneva a me. Non riuscii a fare a meno di scoppiare in un pianto privo di senso e mi lanciai tra le sue braccia. Non osai immaginare cosa avrebbe pensato qualcuno che fosse entrato.

-Scusami Loki, sono stata una stupida.

-Fa niente, piccola.

Piccola. Quella parola mi fece sorridere, mi piaceva essere chiamata così.

-Posso fare una cosa?

Il bacio dell'angelo, sicuramente. Annuii, non volevo di certo rimanere ancora priva di forze per colpa di Natsu. Lui si avvicinò con una calma sovrumana, era molto diverso dal vampiro, sembrava quasi timido. Poggiò le sue labbra sulle mie: fu un bacio casto, innocuo. Non potevo considerare i baci di Loki come i miei "primi baci", perché li utilizzava solo per proteggermi. Un po' mi sentivo in colpa, perché di giorno stavo con Loki e di notte con Natsu, ma io cosa potevo farci? Lui mi sorrise e uscì subito dopo dal bagno. Io cercai di asciugare le lacrime in qualche modo e poco dopo notai che Levy mi stava aspettando. Ero troppo felice per rintanarmi in giardino così le proposi di andare a mensa, ma la sua risposta mi stupì.

-Veramente, dovrei parlarti di una cosa, possiamo andare in camera?

*leggetel'angolinodell'autrice

Loki sta cominciando a piacermi *-* Ho cambiato la copertina, fa abbastanza schifo perché non sono un genio nella tecnologia, ma è sempre meglio dell'altra. Volevo continuare con le domandine, che poi non ho fatto più ( si vede che non ho niente da fare) , qual è il personaggio di questa fanfiction che vi piace di più?

*ANGOLOPUBBLICITA'*

WikedSins e Kingdom hearts-oltre l'amore di MikeleStranieri

Bacioni :-*

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