Shatter Me

Capitolo 6

Quelle parole mi spiazzano, come poteva essere stata così irresponsabile? La conosco troppo bene, non è possibile, ditemi che è uno scherzo. 

< Nicky, ma cosa stai dicendo? È uno scherzo? >

< No che non è uno scherzo cazzo, sono fottuta. Ora come faccio? Come lo dico ai miei? >

< Preoccupiamoci per come lo dirai ai tuoi più che altro, ma aspetta, non ne abbiamo la certezza ancora, quindi aspettiamo una settimana, farai il test, magari non è nulla e ti stai fasciando la testa ancor prima di essertela rotta, stai calma e rilassati, fai un respiro profondo. >

< Forse hai ragione, ora vado a letto notte tesoro.>

< Notte Nicky >

Ha staccato. Com'è possibile Nicole sia incinta? Lo sapremo solo tra una settimana.

UNA SETTIMANA DOPO 

Ormai è passata una settimana da quando è successo l'ultimo episodio con Cri, siamo ancora in buoni rapporti, ma dalla serata della spiaggia non ci siamo più visti, solo qualche messaggio di tanto in tanto. 

Oggi Nicole verrà da me per eseguire quel benedetto test di gravidanza, speriamo che il risultato sia negativo. 

Il campanello suona, guardo lo spioncino della porta e noto Nicole con un sacchettino della farmacia in mano. Apro la porta e la faccio accomodare in casa. 

Ci mettiamo sul divano, io sinceramente non so cosa dire, così aspetto sia lei a parlare

< Va bene io ti aspetto qui, credo sia meglio, poi sarà una cosa veloce >

< Non so, sulla scatola dice di attendere dai dieci ai quindici minuti, quando finisco ti dico >

Dopo queste parole la vedo sparire nel bagno.

Passano cinque minuti e ancora nulla. 

Passano altri cinque minuti e ancora Nicole non si vede. 

Ne passano altri cinque, il tempo sembra non passare mai, l'attesa comincia a diventare snervante. 

Finalmente dopo venti minuti d'attesa la vedo uscire dal bagno con il test in mano e le lacrime agli occhi. Non emette nemmeno un fiato e si siede accanto a me, mi porge il test, io lo prendo, lo guardo e vedo due linee rosse, credo che questo significhi solo una cosa, Nicole è incinta.

Non posso crederci. 

Appoggio il test sul tavolino del salotto e la abbraccio forte, la stringo a me con tutta la forza che ho, lei scoppia a piangere nuovamente bagnandomi tutta la maglietta, cerco di consolarla più che posso, ma continua a piangere ininterrottamente. 

Svariati minuti dopo finalmente si calma, la guardo dritta negli occhi e le porgo la fatidica domanda.

< Cos'hai deciso? Lo tieni vero? >

< Certo che no. Come ti salta in testa? Non mi posso permette di tenerlo! Mirea, mi dici che vita posso offrirgli? Non ho un soldo bucato in tasca, non ho un lavoro e vado ancora a scuola, chi penserà a lui?  >

Alle sue parole rabbrividisco. Ora capisco perché dicono che l'essere umano sia spietato e credule.

< Ma.. Ma è tuo figlio. Sangue del tuo sangue >

Non riesco veramente a comprenderla. Credo che avere un figlio sia la cosa più bella per una donna, ma lei non lo capisce e solo perché si è divertita senza prestare maggiore attenzione, ora dà la colpa ad una creatura che non ha colpe.