Capitolo 5

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MIREA

Sono ormai le due del pomeriggio e tra poco passerà a prendermi Nicole per andare sulla spiaggia, alla festa di Crysten e spero vivamente di riuscire a divertirmi, di staccare la spina dalla vita di tutti i gironi. 

Faremo un falò quindi decido di mettere un vestito semplice a fiori e dei sandali, visto che siamo in spiaggia le scarpe da tennis non mi sembrano ideali. Mi raccolgo i capelli in una cosa alta e mentre mi trucco sento il campanello suonare. Nicole è arrivata. 

Scendo le scale con la borsa in spalla contenta come una bambina a Natale. Arrivata in soggiorno saluto mio padre con un bacio sulla guancia, faccio altrettanto con mio fratello ed esco dalla porta verso questa nuova avventura.

Fa abbastanza caldo per essere Settembre, ma ugualmente un po' d'aria fredda mi accarezza i capelli. Vedo Nicole e salto in macchina, lei mi saluta con un grosso sorriso, mette in moto e partiamo verso quella che speriamo sia una bellissima serata. 

Arrivati in spiaggia, Crysten ci accoglie con un grosso sorriso. 

< Ciao ragazze, benvenute alla mia super festa. Spero vivamente possiate divertirvi. >

La vedo molto euforica, ma come biasimarla avrà sicuramente organizzato una festa da urlo. 

Ci siamo io e Nicole in mezzo al mare con la sabbia che ci solletica i piedi e il vento che ci accarezza dolcemente il viso. 

Tutti decidono di farsi un bagno, ma io non ne ho la voglia, intimo Nicole di andare lo stesso senza di me, io rimarrò a prendere il sole sulla spiaggia. 

Svariati minuti dopo, sento una voce molto famigliare alle mie orecchie, mi volto e vedo Javier, stranamente non è in dolce compagnia. 

Mi alzo velocemente e l'ho abbraccio senza pensarci due volte, lui ricambia stringendomi più forte. 

Quell'abbraccio mi riporta ricordi dolorosi, ma non è ora il momento di pensare a questo. 

Cristian ha indosso il mio profumo preferito, che mi entra nel naso, in questo momento farei follie con lui. Ha indosso una maglia nera attillata semplice e dei jeans lunghi strappati, da vero duro, lo guardo e non esisto a chiedere.

< Beh dove hai messo la tua dolce metà? E poi avevi detto che non ci saremo dovuti parlare, ma solo salutare con la mano? >

Alla domanda sorride, ma non mi lascia senza risposta allungo, anche perché non è da lui far attendere le persone.

< È con delle amiche, non aveva voglia di venire in spiaggia con voi comuni mortali. Comunque sei tu che mi sei saltata al collo se non te ne fossi accorta. Poi uno strappo alla regola possiamo farlo, ma che non diventi un'abitudine eh. >

A quella frase scoppiamo entrambi a ridere, come non facevamo ormai da molto tempo. 

Lo invito a sederai accanto a me e ovviamente lo fa senza esitazione. 

Il sole risplende ancora sull'acqua e si sente lo scrosciare delle onde sugli scogli. Il tutto visto da una certa prospettiva è romantico, atmosfera perfetta, un bellissimo tramonto, l'odoro salato del mare che penetra e solletica le narici, se non fosse che sono col ragazzo sbagliato, non devo fantasticare troppo. Continuo a ripeterlo a me stessa in continuazione, ma è più forte di me non riesco a non pensare alle sue labbra sulle mie, le sue mani sulla mia pelle, il suo respiro farsi affannato su di me, il suo tocco delicato, mi maneggiava come una bambola di porcellana, come se avesse paura di rompermi, ma mentre fantastico vengo interrotta dalla sua voce.

< Mirea? A cosa stai pensando? >

< Oh nulla di importante davvero, stai tranquillo. >

Mentre dico queste parole, abbasso lo sguardo involontariamente, si vede lontano un miglio che sto mentendo, infatti tartaglio, mi trovo in seria difficoltà, anche perché non so mentire a Cristian, questo lui lo sa, ma non dice nulla, forse per compassione nei miei confronti, o forse perché vede che sono già in imbarazzo non vorrà causarmene altro. 

Shatter MeWhere stories live. Discover now