Capitolo 4

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MIREA

Sono le cinque del pomeriggio e il sole è ancora alto, non come il mio umore. Mi sento felice e triste allo stesso tempo e non capisco come sia possibile provare due emozione così diverse nello stesso tempo. Forse in realtà non sono poi così diverse se consideriamo che a volte piangiamo per la felicità o per la tristezza.

Continuo a fissare l'orologio appeso al muro. Fisso le lancette che piano piano si spostano. Rimango a fissarle così tanto a lungo che si fanno le cinque e quaranta.

Sono ancora distesa sul pavimento freddo, quando sento il mio cellulare squillare. Mi alzo controvoglia, mi avvicino al divano e sullo schermo leggo " Nicole". Non ho voglia di parlare, ma se non le rispondo so che continuerà a tartassarmi di telefonate.

< Ciao Nicole >

Le dico. Mi accorgo che il mio tono è spezzato si sente lontano due chilometri che ho pianto poco prima Cerco di schiarirmi la gola, ma lei se ne accorge. Ora so che mi riempirà di domande

< Mirea! Perché stai piangendo? >

< Cosa ti fa credere che io stessi piangendo? >

Ora sono nella merda. Non so veramente che scusa inventarmi, così decido di dirle la verità anche se non so veramente come dirglielo.

< Ho visto Cri poco fa, si è presentato qua a casa. Nicole è meglio se vieni qua. te lo voglio spiegare di persona. >

Non faccio in tempo a finire la frase che mi butta giù il telefono.

Sono davvero molto confusa non so davvero cosa pensare, sono davvero innamorata del mio migliore amico? Perché mi ha baciata? Devo stare calma, sono certa che tutto si sistemerà, tornerà tutto come una volta.

Sento il campanello suonare, corro ad aprire e vedo Nicky che mi salta al collo e mi abbraccia, la faccio entrare e inizio a raccontarle tutto nei minimi dettagli e mi accorgo solo mentre parlo che forse, sto un po' esagerando.

Mentre sono lì che le racconto quello che è successo, ho le mani che mi sudano e sento le vampate di calore. Mi si sta attorcigliando lo stomaco su se stesso e ho le classiche farfalle nello stomaco che prova una persona quando è innamorata

Noto anche che mi sto sfregando le mani nervosamente ed è una cosa che non ho mai fatto in vita mia. Cristian che cosa mi stai facendo inconsapevolmente.

Finisco il mio racconto e l'unica cosa che Nicole ha captato è il fatto che ci siamo baciati, il resto non l'ha minimamente seguito.

< Amica mia.. Ti stai rendendo conto che, primo hai baciato un ragazzo fidanzato, secondo, ti rendi conto di CHI hai baciato? >

Purtroppo mi rendo conto di tutto e a mente fredda, quasi mi pento di quello che ho fatto, ma ha parlato il mio istinto in quel momento, non ho sentito il bisogno di allontanarmi da lui, anzi tutto l'opposto, sentivo il bisogno di baciarlo.

Non voglio rispondere a quella domanda, mi farei del male da sola se ammettessi i miei sentimenti verso il mio migliore amico, ma non voglio neanche mentire a Nicole, ma infondo so che lei l'ha capito, non è stupida come a volte può sembrare, mi conosce fin troppo bene e poi ho un brutto "difetto" non so mentire, non mi viene proprio naturale.

Decidiamo di comune accordo di andare a fare un giro per liberare la mente dai brutti pensieri e quale luogo migliore della vecchia stazione ferroviaria.

Il panorama che si può ammirare da là è qualcosa che toglie veramente il fiato, l'unica cosa è che la stazione è dismessa da anni, non la usa più nessuno. Si dice che di notte sia infestata dai fantasmi, ma sinceramente, ci credo ben poco.
La solita leggenda per spaventare i bambini e non farli cacciare nei guai.

Shatter MeWhere stories live. Discover now