Capitolo 34

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Clayton's pov

"Ma sei scemo o fai finta? Avresti dovuto aiutarla invece di lasciarla lì a marcire."

"Non stava marcendo..." la correggo.

"È lo stesso." ribatte convinta. "Senti, avresti dovuto dirle la verità dall'inizio e non alimentare le sue paure. Così non fai altro che spingerla tra le braccia di Fred."

Riley ha ragione, sono un coglione, me ne rendo conto. Ero pietrificato dall'idea di averle fatto del male. Fred era lì e la mia rabbia è cresciuta a dismisura, poi Sammy mi ha urlato contro e in quel momento ho capito di dover andar via.

"Non immaginavo Fred potesse farmi una cosa simile. So che ama conquistare le ragazze ma, cazzo, con tutte quelle che ci sono proprio la mia Sammy?"

Riley in questo momento è l'unica che può capirmi perché anche lei ha subito torti da parte di Fred. Stavano insieme ma lui non è capace di mantenere in piedi una relazione. Non è capace di amare...

"L'unico consiglio che posso darti è quello di dire la verità a Sammy. Tutta la verità. Merita di sapere, così non fai altro che darle dispiaceri."

"L'hai già detto..."

"Siccome non capisci, ripetere non fa male."

Annuisco e ritorno a bere dalla bottiglia che ho davanti. L'alcol aiuta a rilassarmi, ho bisogno di eliminare i problemi dalla mia mente, anche solo per qualche ora.

È mattina, non si beve a quest'ora Clayton...

Riley si avvicina a me e poggia la testa sulla mia spalla. "Credi che lei mi perdonerà?"

"Non lo so Riley, questa volta davvero non lo so."

****

Sammy's pov

Clayton non si è fatto sentire, sto per avere un attacco cardiaco a causa dell'ansia e della paura. E se è andato da quella troia? Magari in questo momento mi starà tradendo...

No, non devo pensarci. Adesso devo concentrarmi su Clarissa e su quello che mi ha detto Fred.
Se veramente vuole portarla via da qui, lei deve saperlo.
Salgo in camera sua e la trovo sdraiata sul grande letto.

"Ciao piccola." Entro e chiudo la porta alle mie spalle.

Lei mi saluta con la manina.
"Ti sei divertita in vacanza?" le chiedo.

"Si, però sei andata via troppo presto. Era bello giocare con te sulla sabbia."

Il cuore mi è diventato piccolo piccolo, sapere che le mie scelte hanno condizionato il suo umore è destabilizzante.
Avrei dovuto agire diversamente, per il suo bene, ma me sto rendendo conto solo adesso. Ero accecata dal dolore e non ho messo al primo posto Clarissa. In fondo l'avevo portata con me per farle ritornare il sorriso, abbandonarla li non era nei miei piani iniziali.

Non l'hai abbandonata, c'erano Fred e gli altri.
Sì ma non c'ero io...

"Mi dispiace Clarissa ma non stavo bene, restare lì avrebbe peggiorato il mio stato." utilizzo la scusa che ho rifilato ai miei genitori e al resto del gruppo.

"Ho sentito Clayton litigare con mio fratello, non sono più amici?" Mi guarda con i suoi occhioni azzurri e per poco non corro ad abbracciarla.

"No Clarissa, a volte le persone si allontanano. È la vita."

Non posso dirle che il motivo del loro litigio sono io, mi guarderebbe con occhi diversi e mi riterrebbe per sempre colpevole. Anche se lo sono davvero, meglio non darle altri dispiaceri.

Un fidanzato per finta Hikayelerin yaşadığı yer. Şimdi keşfedin