Capitolo 1

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È pazzo, questo ragazzo è completamente pazzo.

"Assolutamente no, non parliamo quasi mai. Mi cerchi solo per questo?"

"Eddai Sammy, non ti sto chiedendo il mondo." risponde il ragazzo biondo.

Ma neanche morta. Non farò finta di essere la ragazza di Clayton Roger solo perché sono l'unica ragazza che i suoi genitori apprezzano.

"Ho detto no, siamo vicini di casa e rimarremo tali. Niente falsità o altro. Chiedi ad una delle tue conquiste." rifiuto.

Il ragazzo sbuffa ma continua ad insistere. "Senti, questo accordo gioverà ad entrambi. Tu non verrai più considerata sfigata dai tuoi e i miei mi loderanno a vita per avere una "ragazza come te."

Certo che il ragazzo ci sa fare..
I miei genitori sono stufi di vedermi sempre studiare e basta. Vorrebbero un bel fidanzato per me, o semplicemente qualche amico.
Io invece non ho niente di tutto questo e quello che mi sta proponendo Clayton in effetti non sarebbe così male.

"Va bene." mi arrendo "Ci sto ma ad una condizione. Niente baci."

"E come facciamo a sembrare una coppia?" mi chiede incuriosito il ragazzo.

"Semplice. Ci terremo per mano e staremo vicini vicini." spiego con aria da saputella.

"Ok, può funzionare. Ti mando un messaggio io quando avrò bisogno di te, dammi il tuo numero."

Certo, perché in dieci anni di vicinato lui non è mai venuto da me a chiedermi il numero. Eppure le nostre famiglie sono molto unite, perfino sua madre ce l'ha.
Rassegnata, glielo do e lui fa lo stesso. Ci salutiamo e ognuno per la sua strada.
Credo che questa faccenda si complicherá, conosco i miei genitori e vorranno sicuramente invitare il mio finto fidanzato alle cene di famiglia e tempestarlo di domande.
Non per niente li chiamo i nuovi Sherlock e Watson.

Ritorno in classe per seguire l'ultima lezione della giornata e prendere appunti utili per gli esami imminenti.
Manca poco alla fine dell'anno e quindi ai test finali. L'ultimo anno è il più faticoso, non si finisce mai di imparare e sgobbare sui libri. Per essere presi in una buona università bisogna ottenere punteggi pazzeschi, la borsa di studio la danno a pochi prescelti e non tutti ne hanno davvero bisogno.
Io ho fatto domanda a Yale e Harvard, vorrei studiare giornalismo e intraprendere una carriera in quel campo.
Clayton invece pensa solo a divertirsi e fare sesso, non studia e neanche gli importa. Lui avrà la sua borsa di studio, gioca a basket nella squadra della scuola e, detesto ammetterlo, è il più bravo tra i giocatori.
Suo padre inoltre è a capo di una delle imprese più ricche e sviluppate dell'America, per lui sborsare soldi è come comprare un pacchetto di caramelle. Il figlio ha sempre avuto tutto, dai giocattoli alle macchine costose.
Vivono nella super villa che si trova accanto alla normale casa dove abito. I miei genitori non sono ricchi, ma diciamo che i soldi non ci mancano. Abbiamo il necessario e questo basta e avanza.

La lezione dura più del previsto e così perdo il pranzo. La mensa della scuola è sempre affollata, quasi quasi sono grata alla professoressa per averci trattenuto ancora un po'.
Odio avere gli sguardi di tutti puntati addosso solo perché non ho amici, che si facciano gli affari loro.

Esco da scuola intenta a tornare a casa, quando una macchina che riconosco subito si ferma proprio davanti a me.
"Ehi cara, vuoi un passaggio?"

Mamma mia, ma non doveva essere per finta?

"No, caro. Vado a piedi." rispondo tranquillamente.

La macchina continua a seguirmi e per un po' credo che lo faccia apposta. Poi però svolta a destra e i miei muscoli si rilassano.
Non ha insistito, ha capito dopo anni che deve lasciarmi stare. I miei genitori sono quelli che non lo capiscono perché, insieme ai signori Roger, pensavo di poter organizzare, un giorno, il nostro matrimonio.
Illusi, non succederà mai. Non è il mio tipo, si è fatto praticamente mezza scuola e adesso siamo fidanzati per finta. Davvero adorabile come cosa.
L'unico bacio che ho dato è stato in prima superiore, con un ragazzo della mia età e più timido di me. Poi da quel giorno basta, niente rapporti o altro. Solo studio, intenso e sfiancante.

Un fidanzato per finta Where stories live. Discover now