Un fidanzato per finta

Capitolo 23

"Ti amo."

Cazzo, l'ha detto. L'ha fatto davvero, mi ha detto che mi ama.

Mi alzo a sedere e lo guardo negli occhi. "Ripeti."

"Ti amo, Samantha Grace Douglas." ripete.
"Ti amo più di qualsiasi altra cosa al mondo e non dire che è presto perché ti amo da tempo."

"Da...da tempo?" chiedo confusa.

"Mi correggo, da anni." prende una pausa e si mette a sedere come me. " Da piccoli mi stavi antipatica ma quando sei cresciuta è cambiato tutto, ti ho vista alla finestra e il mio cuore ha smesso di pensare ad altre ragazze."

"Ma te le scopavi lo stesso..." il mio di cuore invece è ferito dalle sue innumerevoli scappatelle. Ero io quella che vedeva le ragazze entrare ed uscire da casa sua o sul balcone con lui.

"Lo so e mi dispiace, ma l'ho fatto per cercare di dimenticarmi di te. Pensavo di non meritarti ma poi ho capito che senza di te non posso stare." si avvicina e mi bacia. Un bacio delicato, quasi bisognoso.

Lui innamorato di me da anni, è difficile da assimilare. Quando ci siamo messi insieme mi ha accennato qualcosa ma non pensavo fosse innamorato da così tanto tempo.

"Invece di rimuginare sulle mie parole, potresti semplicemente ricambiare?"

Un colpo al cuore. Ha ragione, perché sto facendo tutte queste domande invece di risponde "anche io"?

"Io..." le parole mi muoiono in gola. So di amarlo ma non sono pronta a dirlo ad alta voce. Che strano, fino a una settimana fa l'avrei urlato a squarciagola mentre adesso l'insicurezza regna sovrana nella mia mente.

"Io..." ci riprovo ma con lo stesso risultato. "Mi dispiace." sussurro.

"Ehy, va tutto bene. Me lo dirai quando ti sentirai pronta."

Grazie Clayton per aver capito, grazie per non mettermi pressioni o altro. Grazie per essere semplicemente tu.

Grazie per avermi riempito la testa di dubbi per un mese, per aver scopato metà scuola per "dimenticarmi". Grazie per avermi​ fatto soffrire come un cane con i tuoi sbalzi d'umore.

"Okay." mi limito a dire, sono troppo confusa per il momento.

Restiamo abbracciati e nessuno dei due osa parlare. Che situazione, troppo imbarazzante.

"Clayton non credi di dover andare? Ho sentito i miei genitori salire in camera da letto."

Non voglio averlo intorno, ho bisogno di riflettere sulle mie azioni e su quello che mi ha detto al parco.

Senza salutare, esce dalla mia stanza in punta di piedi. È arrabbiato anche se mi ha detto di non preoccuparmi. So di averlo ferito ma non posso farci niente, non ho mai detto ti amo a nessun ragazzo, e sento di dover aspettare ancora.

Mando un messaggio a Rachel per sapere dove sono e poi mi chiudo in camera.
Invece di uscire con gli altri, Clayton ha pensato bene di rimanere a casa con me. Non che mi dispiaccia, ma avrei preferito passare del tempo a divertirmi.

Prima avresti ucciso pur di passare del tempo da sola con lui...
Lo so, cazzo. Cosa mi sta succedendo?

Sento che sto cambiando, in una sola settimana le mie azioni e i miei modi di pensare sono cambiati radicalmente. La timida ragazza della porta accanto sta svanendo per lasciare il posto a Sammy la festaiola. Sono uscita molto in questi giorni e non me ne sono pentita per niente. Ho provato cosa vuol dire divertirsi sul serio, magari è questo che mi ha spinto a cambiare mentalità.
Ma come si può cambiare in una sola settimana?