"Io non faccio il tifo per lui, io penso che tu stia sbagliando e siccome ti voglio bene e per me sei una sorella, te lo dico. Stai sbagliando. Di grosso. Quel bacio non rappresenta un addio ma l'amore che ancora provate uno e per l'altro. E' palese. Se fossi così arrabbiata non lo avresti baciato, non lo avresti lasciato fare. Se una parte di te non lo volesse perdonare lo avresti cacciato fuori prima che ti baciasse e invece...ti sei lasciata baciare e sei qui scossa a raccontarmelo. Non ti lascia indifferente, non può lasciarti indifferente, è tuo marito, avete due bambini, non puoi dire "gli dico addio con un bacio e arrivederci", queste cose te le dico perché le so, le ho provate..ricordi?" fece Ines, tutto ad un fiato, quasi stesse ragionando da sola.

Dall'altra parte dello schermo, Victoria sentiva che ogni parola di Ines era un ago infilato nel braccio, un dolore sottile ma acuto che le penetrava fino al midollo, fino al cuore che a stento batteva ancora.

Sospirò. "Sto solo cercando..la luce infondo al tunnel" fece, sconsolata, Victoria.

Ines la guardò negli occhi attraverso lo schermo. "E la troverai. Ma devi ragionare."

"Ad ogni modo qualcuno dall'alto ti ha ascoltato"

"Perché?"

"Il mio avvocato mi ha chiamato dicendo che la pratica di divorzio è stata perduta. Vai te a sapere come."

"Vedi?!" sorrise Ines "QUESTO è un segno!" fece.

Victoria sospirò. "Beh ad ogni modo io non torno indietro. Lui mi ha tradito e io voglio separarmi da lui. Sono arrabbiata e ferita."

"Ti passerà."

"No."

"Sì. Per me ti è già passata."

"No. Non lo è."

"Te ne accorgerai quando sarà il momento." sorrise, fiduciosa Ines.

Victoria roteò gli occhi. "Comunque se ti può interessare, stasera vado a cena con Javier."

"Di nuovo?"

"Non ci sono mai andata!"

"Oh certo, sei andata a prendere i bambini con lui.. ora manca la cena.." fece, sarcastica.

"Ma perché ti sta tanto antipatico? Che ti ha fatto? Se lo conoscessi capiresti che.."

"Che voi due non c'entrate niente. Grazie, l'ho già capito."

Victoria scosse il capo. Ines aveva la testa più dura di lei - si vedeva proprio che erano parenti.

"Bene ora ti lascio, preferisco evitare le tue frecciatine pro-Sergio."

"Viva l'amore sorella!" rispose sorridendole prima di chiudere la conversazione.

Victoria spense il computer rimanendo a guardare lo schermo nero di fronte a sé.

Ripensò improvvisamente a quel bacio, alla forza di quel bacio e a cosa le aveva lasciato dentro. Abbassò gli occhi, sentiva ancora addosso le sue labbra, il suo profumo, le sue mani, mentre era lì stretta contro il muro, con il cuore che batteva di nuovo.

"Che hai oggi Sergio?!" domandò perplesso Xabi avvicinandosi al difensore.

Sergio correva da una parte all'altra del campo, prendendo e passando tutti i palloni che arrivavano da tutte le parti. Sembrava avesse assunto qualche sostanza stupefacente.

"Troppa caffeina?!" domandò Iker in porta, che difficilmente riusciva a parare le cannonate che l'amico tirava in porta senza fermarsi.

"Troppa droga ve lo dico io!!" commentò Higuaìn comparendo alle spalle.

Trilogia con Sergio RamosWhere stories live. Discover now