Iker lo guardò. - Lo stava facendo di proposito, lo stava provocando per tirare fuori un po' di carattere che sembrava aver dimenticato.

"E così? Ti arrendi?" esclamò di nuovo.

"Non si tratta di arrendersi. Si tratta di....fissare il muro." tornò al tono di voce apatico di prima, tornando a fissare il muro.

"Le palle ti sono rotolate per il campo oppure le hai ancora?!" chiese Iker, corrugando la fronte.

Sergio sbuffò. "E' inutile che continui a provocarmi" per quanto fosse devastato, a Sergio non sfuggiva nulla. Conosceva bene il suo amico e sapeva che lo stava incalzando di proposito.

"Non ti sto provocando. Sto dicendo la verità. Devi reagire Sergio. Fallo per i tuoi figli se non vuoi farlo per te."

A quella frase non rispose, si voltò dall'altra parte dandogli le spalle.

"Chiudi la luce quando esci." disse dopo poco.

Iker rimase lì seduto a guardarlo poi si alzò sospirando. Ogni sforzo era vano, non c'era niente da fare.

"Lotterai Sergio. Un giorno ti alzerai da lì e lotterai." disse prima di chiudere la porta dietro di sé.

Ines aveva appena finito di parlare al telefono con sua cugina. Da quando le aveva raccontato cos'era successo e come si erano evolute le cose, chiamava Victoria ogni giorno per sapere come stesse. Inutile dire quanto fosse devastata e quanto nascondesse tutto dietro un sorriso di pietra per non far pesare la situazione ai bambini che apparentemente sembravano tranquilli mentre si adattavano alla nuova casa.

Alma dormiva nella sua culla, accanto a lei, mentre Victoria e Carlos giocavano silenziosi in camera.

Ines era lì, in silenzio, a fissare la televisione spenta: si domandava come fosse potuto succedere, come aveva potuto Sergio tradirla con la sua ex, come aveva potuto ferirla in questo modo dopo tutto ciò che era successo dopo la loro storia meravigliosa dopo i due bambini perfetti che avevano avuto. Era come se si sentisse in colpa anche lei.

I suoi pensieri vennero interrotti da Cesc che arrivò e le sorrise. Si sedette accanto a lei, lasciando che la moglie si appoggiasse a lui.

"A che pensi?" fece, dandogli un bacio sulla tempia.

"A Vicky." sbuffò.

"L'hai sentita?"

"Sì. Poco fa."

"E come sta?"

"Sotto un treno. Come vuoi che stia.."

Cesc la guardò un momento poi la strinse a sé con un abbraccio.

"Hey, smettila di pensare che sia colpa tua" fece il marito, conoscendola bene.

Ines si strinse nelle spalle. "Non lo so è che..è tutto così strano..perché l'ha fatto? Perché..?"

"Il guaio è che non lo sa nemmeno lui" osservò Cesc. "Ma vedrai che si sistemerà tutto."

"E come?! Victoria è furiosa e fa bene, Sergio non ha diritto di replica, si allontaneranno e.."

"Ci sono i bambini di mezzo. Non può finire così. Sono una famiglia e si amano, Sergio la ama forse più di prima e Victoria..lo amerà di nuovo."

"Tu dici? Conoscendo Vicky gli darà fuoco all'Audi."

"E poi lo amerà di nuovo." disse convinto.

In quel momento prima che Ines potesse aggiungere altro, il telefono che teneva tra le mani squillò.

Trilogia con Sergio RamosDove le storie prendono vita. Scoprilo ora