"Amori miei!!!!" esclamò Victoria sorridendo abbracciando i due bambini.

"Ciao mamma! Ci sei mancata mamma!" disse Sofia contenta.

Victoria li strinse forte e in quel momento due lacrime scesero lungo le guance. "Vi amo bambini miei, vi amo" disse con voce tremante. Si asciugò rapidamente le lacrime rimettendosi la maschera di ghiaccio che aveva deciso di indossare da quel maledetto giorno in cui aveva saputo la verità.

Nuestro amor se està yendo a pedazos

se esfuma se pierde su voz

nuestro amor se està yendo al azul de los cielos

donde naciò

en la manos de Dios...

"Bambini, andate a giocare ora, che tra un po' andiamo.." sorrise lei guardando i suoi figli.

I due bambini si guardarono, avrebbero voluto entrambi chiedere perché se ne dovevano andare e lasciare la loro casa, ma non lo fecero; corsero via insieme verso il salotto.

Rimaste da sole in corridoio, Paqui si avvicinò alla nuora appoggiandole una mano sul braccio.

Victoria fece un rapido scatto, girando la testa, quasi spaventata da quel gesto.

"Che vuoi fare ora?" domandò, a bassa voce.

"Ho già una casa. Porto con me i bambini."

Paqui abbassò la testa come se quella risposta fosse quella che temeva più di tutte.

"Non posso rimanere qui, Paqui." spiegò con voce algida.

"Lo capisco. Se è questo che ritieni giusto per i bambini..."

"Non lo ritengo giusto." precisò interrompendola "E' l'unica soluzione. Vado di sopra a prendere le mie cose. Verrò tra qualche giorno per finire il trasloco."

"Capisco. Ser....."

Victoria la bloccò. Sapeva cosa stava per chiederle.

"Non lo voglio sapere. Non voglio sapere nulla, se non ti dispiace."

"Come vuoi. Le valige dei bambini sono pronte, te le porto vicino all'auto." fece Paqui sospirando addolorata.

"Grazie."

Nuestro amor se està yendo a pedazos

se esfuma se pierde su voz

nuestro amor se està yendo al azul de los cielos

donde naciò

en la manos de Dios.

Entrò in camera. Nella sua camera. Nella loro camera. Testimone di un paradiso tanto cercato, alla fine trovato....che si era trasformato in un inferno. Di nuovo le lacrime scesero lungo le guance, per un momento. Victoria chiuse gli occhi rivivendo quegli ultimi anni sotto forma di brividi che le avvolsero tutto il corpo come fiamme improvvise. Non poteva permettere alle emozioni di intralciarla, di farle dubitare della sua decisione. Non poteva. Ciò che lui le aveva fatto era imperdonabile e incredibile. E sebbene fosse devastante rivivere tutte le emozioni in un solo momento, doveva essere forte. Si asciugò di nuovo le lacrime. Aprì l'armadio, prese il borsone abbandonato vicino ad esso ed iniziò a riempirlo.

Tù dices que tù

crees que tù

dijiste todo

esto puedo

y asì debe acabar...

La porta della camera si aprì lentamente. Sergio vi entrò, e la vide.

Era lì, di fronte al letto, con il borsone e tutti i suoi vestiti e oggetti piegati uno vicino all'altro, pronta a metterli via. Se ne stava andando. Se ne stava andando e avrebbe portato via con sé i bambini. Non poteva credere di essere arrivato a tanto, ed era tutta colpa sua. Solo colpa sua.

Trilogia con Sergio RamosWhere stories live. Discover now