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Capitolo quarantasei

Robin's Pov

Busso alla porta di Meg.
Sono super emozionato, non vedo l'ora di vedere il bellissimo sorriso che mi prende l'anima e il cuore.

È da ieri sera che non ci vediamo e mi è mancata la sua presenza.

So che non è passato nemmeno un giorno e che potrei sembrare sdolcinato, ma è la verità.

Megan é diventata la mia colonna portante; talmente determinante nella mia vita che non resisto nemmeno più un giorno senza di lei.

Busso piano e lentamente la porta si apre.
Automaticamente sorrido come un ebete.

É bellissima, mi perdo completamente in lei.
Con gli occhi, passo in rassegna ogni centimetro del suo corpo: le sue forme sono delineate dal vestito che le ho regalato, la stoffa rosa le arriva fino a metà coscia e le sta un incanto. Ha i capelli sciolti e un velo di trucco sul viso. Sembra uscita da un dipinto.

Mi guarda con quei suoi meravigliosi occhi ambrati, che mi ricordano tanto il caramello"Ciao" mi sussurra dolcemente, mentre un sorriso si fa largo sul suo viso.
Si appoggia alla porta.
Mi avvicino a lei e le prendo una mano, intrecciandola con la mia; i miei occhi sono fissi nei suoi.
Ho quasi paura a toccarla.

Ho davvero bisogno di lei in questo momento, mi abbasso e la bacio.
È quasi impercettibile, ma di grande significato.
Megan si sporge verso di me e incrocia le braccia dietro al mio collo, premendo di più sulle mie labbra.
Le mie mani vagano per la sua schiena.
Il suo corpo è caldo e profumato; la stringo e le sue braccia mi avvolgono sempre più, come se mi volesse assorbire dentro di lei.
Siamo una cosa sola e, ancora una volta, provo una nuova sensazione.

Titti si stacca, ma prima mi abbraccia forte.
La guardo fissa negli occhi per capire se sta bene.
Colto alla sprovvista dal suo gesto, rimango per un momento immobile; poi, il mio cervello si collega e le mie braccia si chiudono sulle sue spalle.

Ci stringiamo; abbiamo bisogno l'uno dell'altra per rimettere insieme i pezzi rotti della nostra vita.
Le prendo una mano e la trascino giù per le scale.
Megan mi segue ridendo.

"Robin, rallenta! Cadrò dalle scale." Mi dice ridacchiando, ma dalla sua voce capisco che è preoccupata.
Mi fermo di colpo e lei sbatte contro la mia schiena.
Mi giro e la vedo massaggiarsi il naso. Senza darle spiegazioni, la prendo in braccio e scendo le scale.

La mia bimba comincia a ridere e si aggrappa al mio collo, temendo di finire in terra, ma non la farei mai cadere.
La faccio scendere, poi mi chiudo la porta alle spalle lasciando Meg in casa, che mi guarda stranita.
Voglio che sia una serata speciale.

Mi aggiusto i capelli e suono al campanello.
Megan apre la porta con un'espressione interrogativa sul volto.

Mi appoggio alla porta e le sorrido. "Volevo far finta di essere in uno dei libri che ami, in cui il ragazzo bussa alla porta della ragazza e la invita ad uscire." Le spiego, sperando di aver fatto centro.

Lei, alza gli occhi al cielo e scuote la testa e mi regala un bellissimo sorriso."Un vero gentiluomo" dice sarcastica.

Chiude la porta e mi sorpassa, sventolandomi la sua meravigliosa figura davanti alla faccia.
Non posso non rimanere con la bocca spalancata, nel vedere quanto è sexy.
Mi riprendo e la seguo avvolgendole il mio braccio intorno al fianco.

"A quanti uomini dovrò spaccare la faccia?" Le chiedo irritato, ma orgoglioso del fatto che la sua autostima sia cresciuta.
Lei non mi risponde, mi rifila solo un'occhiataccia e poi continua a ridacchiare.

Shut up and Kiss me! [Completo]Where stories live. Discover now