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Capitolo quarantacinque

Megan's Pov

Credo di stare per morire!

Mi è bastata una forchettata di questa fetta di cheesecake ai lamponi, per sentirmi in paradiso.

Ho adocchiato questo bar ieri sera, durante la passeggiata tra le strade di Londra con Robin, Allyson e Michael.
Abbiamo visto tanti luoghi, preso la metro e mangiato davvero tanto.
Malgrado ciò, amo sempre di più questa città, che ha soddisfatto a pieno la mia immaginazione.

Robin è stato tanto dolce con me, mi ha portata ovunque.
Mi ha scattato anche tantissime foto. Per la prima volta in vita mia, mi sono sentita euforica.
Lo amo sempre di più.

Stamattina purtroppo aveva da fare, perciò sono venuta qui.
Mi piace la compagnia di Allyson e di Michael, però ho bisogno di stare un po' da sola.

Accompagna questo prelibatissimo pezzo di torta, una tazza di tè al cocco.
È tutto delizioso.

Tiro fuori il telefono dalla borsa e controllo se Robin mi ha mandato qualche messaggio.
Sblocco il cellulare e, come pensavo, ce ne sono diversi.

"Buongiorno piccola, mi hanno detto che sei uscita." Sorrido leggendo le parole del mio ragazzo super protettivo.

"Starò fuori fino a stasera, perciò se hai bisogno chiama Michael." Dice il secondo messaggio.

Ce n'è un terzo.
"Ho in serbo una sorpresa per noi stasera, perciò vedi di non perderti e stai attenta!
Ti amo
Robin."

Mi batte fortissimo il cuore nel leggere le sue parole.
Stringo le labbra tra i denti, in un sorrisetto. Sono curiosa di sapere quale sia la sorpresa che ha un serbo per questa sera.

Gli rispondo di stare tranquillo, gli chiedo di essere più preciso riguardo alla misteriosa serata e infine scrivo che lo amo e che lo terrò aggiornato sui miei spostamenti, così da non farlo preoccupare.

Mentre ridacchio pensando al Robin protettivo, non posso fare a meno di ascoltare la conversazione dei due uomini seduti al tavolo dietro di me.

Mi giro per osservarli, avranno entrambi una cinquantina d'anni. Sembrano usciti da un film di gangster. Quello dall'aspetto più inquietante ha una cicatrice sull'occhio, barba incolta ed i suoi vestiti sono un po' trasandati. L'altro invece ha un aspetto elegante, sbarbato e pettinato, con una camicia grigio pallido e occhiali da sole.

Dopo averli squadrati ben bene, mi giro verso la mia colazione, perché non voglio fare la curiosa e farli innervosire.
Non mi sembrano delle brave persone e, se sono così minacciosi come il loro aspetto, devo stare attentissima e anche alla larga.

"Deve portare assolutamente quei fottutissimi soldi!" dice uno dei due con uno strano accento, penso sia australiano."Lo voglio morto, voglio quel pezzo di merda... Morto!" Continua scandendo ogni parola ma abbassando la voce.

La sua ira é palpabile, sta cercando di controllarsi.

Alle sue parole sussulto, di chi diavolo sta parlando?
Ho imparato, grazie ai polizieschi in TV che, in questi casi, l'unica cosa giusta da fare è registrare. E se ne accorgono?

Senza riflettere, alzo le spalle e, senza farmi prendere dal panico, accendo il registratore del cellulare. Poi, come se niente fosse, continuo a mangiare la mia colazione sperando di non essere scoperta.

Goccioline fredde bagnano la mia schiena, sono terrorizzata. Se dovessero scoprire ciò che sto facendo, chissà cosa accadrebbe!
Provo a tranquillizzarmi, concentrandomi sul mio tè.

Shut up and Kiss me! [Completo]Where stories live. Discover now