capitolo 32. Questo è troppo (Aggiornato)

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Dopo il brutto sogno, non riuscii più a dormire, perciò, mi alzai ed andai al piano di sotto.

Trovai Jason seduto sulla sedia che sorrideva, mi allungai per vedere che stava facendo e vidi che teneva in mano un album di foto.

Entrai in cucina e lui senza alzare lo sguardo, mi fece segno di avvicinarmi e lo feci.

Mi accarezzò la gamba, sempre concentrato a guardare una foto.

"è tua madre?" chiesi vedendo una donna che gli assomigliava molto.

"si, è bella vero?" chiese sorridendo.

"si, è davvero bella" risposi.

Si girò per guardarmi e si avvicinò facendo sfiorare i nostri nasi e poi mi baciò in modo lento e dolce.

"come mai stavi guardando queste foto?" chiesi.

"mi mancava, però, domani verrà a trovarmi" disse felice.

"tua madre sa di me?" gli domandai con attenzione.

" si, ho parlato molto di te con lei, anzi, credo che lei sia molto curiosa di vederti" disse felice.

Mi guardò e il suo sguardo cadde sulle mie braccia, notando che tenevo la manica molto stretta verso il basso.

"hai freddo?" disse confuso.

"si, ho freddo" risposi velocemente.

Avevo paura che potesse notare la lametta.

"mi abbracci?" mi chiese, ma senza aspettare una vera risposta.

Allargò le braccia, mi tuffai dentro le sue braccia per non farlo arrabbiare e lo sentì toccarmi il braccio.

Mi allontanai di scatto.

"che succede?" chiese confuso.

"niente" dissi velocemente.

Stavo per alzarmi ma Jason mi prese per il polso e mi procurò uno smorfia di dolore.

Notando il mio disagio, cercò di alzarmi la manica, ma, mi dimenai.

La fortuna non era dalla mia parte, la lametta cadde a terra e notò la benda sul braccio.

"ti sei fatta male?" domandò preoccupato.

"Jason lascia stare" balbettai.

"no! Fammi vedere" disse con rabbia.

"no!" urlai.

Con forza mi levò la benda e notò la lametta a terra.

"cosa...cosa significa? Che cazzo ti passa per la testa" urlò scioccato.

Vidi che aveva gli occhi lucidi e le lacrime minacciavano di scendere.

"è stato un errore, non è come pensi" urlai.

Inziammo a piangere insieme.

"io ti amo, non sopporto vedere qualsiasi ferita su di te" disse triste.

"i segni che mi lasci tu, però, vanno bene" dissi stanca da tutto questo.

"perché fai così? Lo so che sono una persona strana e piena di difetti, ma, darei la mia vita per te!" disse con amarezza.

"perché non mi lasci andare" sussurai triste.

"voglio che tu resti con me e voglio anche la mia bambina" rispose seriamente.

"io voglio Cameron" dissi sicura.

"Mike lo tiene in prigione" esclamò arrabbiato.

"cosa?" urlai incredula.

"si, Mike mi ha dato una mano, io l'ho aiutato in passato. È così che funziona"

Mi baciò con forza e mi guardò con ancora gli occhi lucidi.

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Sarebbe arrivata la madre di Jason a momenti.

Sentii il campanello suonare.

Io ero in bagno, andai al piano di sotto e vidi Jason abbracciare la donna.

Si girarono e mi guardarono, la madre di Jason sembrava una donna ricca.

"mamma, questa è Charlotte" disse sorridendo Jason.

"ciao Charlotte sono Maggie" salutò la donna con un sorriso.

"piacere di conoscerla" dissi.

"come vanno le cosa Jason?" chiese Maggie.

"tutto bene, sono felice di vederti e ancora più felice che tu abbia incontrato Charlotte" rispose contento.

"come va con la gravidanza?" chiese Maggie rivolgendosi a me, ma, Jason rispose al posto mio.

"tutto bene, è una bambina" rispose.

La donna annuì sorridendo.

"come la chiamerete?" chiese.

"non lo sappiamo" risposi quasi in un sussurro.

Ma Jason come se non avessi risposto, rispose di nuovo.

"la chiameremo Emily" disse con un sorriso.

La donna mi guardò e vidi il suo sguardo pieno di tristezza, poi si girò verso il figlio e sorrise.

Notai che Maggie sapesse benissimo come comportarsi con Jason.

Fingeva che andasse tutto bene, per controllare la situazione.

"Jason purtroppo questa è stata solo una visita veloce ma tornerò presto" disse la donna sorridendo.

"va bene mamma" disse Jason e l'abbracciò.

"mi ha fatto piacere conoscerti Charlotte, sei davvero una bella ragazza" esclamò Maggie.

La ringraziai.

Jason si girò per aprire la porta e Maggie mi disse qualcosa con il labiale: "stai attenta".

Come avevo intuito, Maggie sapeva tutto.

Andarono fuori insieme.

Corsi davanti alla porta che era rimasta aperta ed uscii fuori, Jason notandomi, corse da me e mi abbracciò.

"pensavi di essere astuta ma sono sempre un passo avanti a te" sussurrò al mio orecchio.

"non sono così stupida da scappare davanti a te" risposi.

Il che era vero, volevo per una volta solo stare all'aperto o magari era una semplice scusa per non ammettere il mio stupido errore.

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Salii in camera e mi coricai sul letto per dormire.

Jason mi raggiunse poco dopo, si mise subito al mio fianco e mi strinse a sè.

"dormi bene, però, sappi che da domani non ti comporterai in questo modo, non sei libera di fare quello che vuoi. Ti amo, ma, pretendo rispetto. Buona notte tesoro" disse Jason per poi stare in silenzio.

Non prendeva bene i miei tentativi di indipendenza davanti le altre persone.

Mi addormentai sentendo delle carezze.

Perché non mi lascerai mai stare Jason?

Io voglio solo che Cameron sia salvo.

Ecco a voi il capitolo 32!
Spero vi sia piaciuto.

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