capitolo 8. Tu non puoi... (Aggiornato)

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Rimasi in camera per tutto il pomeriggio, prima di cena sentii la porta aprirsi e vidi Jason.

Si avvicinò a me, mi alzò il mento con la mano, così da permettergli di guardarmi negli occhi.

"tesoro, so che in questo momento mi odierai, ma sono sicuro che presto andrà tutto bene" disse con un debole sorriso e con lo sguardo leggermente assente.

Era come se volesse dirlo a sé stesso più che a me.

"se sai che ti odio, allora lasciami andare via" risposi, guardandolo con freddezza.

"no, la nostra relazione è importante per me" esclamò con agitazione.

"no Jason, tu ed io non siamo nulla" dissi seria.

Mi prese dai fianchi e mi avvicinò a lui, iniziando a baciare con foga.

Mi dimena nel tentativo di allontanarlo.

"vuoi farmi arrabbiare per davvero" disse serio.

Risi amaramente per il suo stupido comportamento.

Jason non contento della mia reazione, prese il mio polso e mi sbatté contro ilmuro.

Urlai per la sorpresa.

Mise la sua mano sulla mia bocca per impedirmi di parlare.

"ricordi le mie regole? ne hai già infrante 3. Se le infrangerai tutte, farò in modo che tu rimanga incinta, così non te ne potrai andare via" disse fissandomi negli occhi.

"pazzo" cercai di dire sotto la sua mano.

La tolse e mi baciò a stampo e se ne andò lasciandomi sola, ero davvero sorpresa e spaventata.

I ricordi felici mi tornarono in mente ed iniziai a piangere.

Pochi secondo dopo ritornò Jason, sentendo il mio pianto, venne vicino a me e mi abbracciò.

"sono io la tua famiglia" sussurrò al mio orecchio.

Negai con la testa, sciolse l'abbracciò e si avvicinò a me, cercò di levarmi le lacrime dal viso.

Appoggiò la fronte sulla mia, fissandomi.

E poi mi fece appoggiare la testa al suo petto, dandomi delle carezze sulla testa.

"che ne dici di fare un giro al centro commerciale?" chiese all'improvviso con un sorriso.

Incredula gli chiesi se fosse serio e lui annuì

Il tutto sarebbe accaduto ad una condizione: avremmo dovuto mimetizzarci ed usare dei finti nomi per non destare sospetti.

Accettai la condizione pur di uscire.

Velocemente mi cambiai e scesi al piano di sotto.

Finalmente avrei visto il mondo esterno nuovamente e forse avrei potuto provare a scappare.

Jason mi porse un cappello e gli occhiali da sole.

Ci incamminammo verso l'auto e dopo una mezz'oretta, arrivammo al centro commerciale.

Mi prese la mano e la strinse leggermente.

Entrammo in un negozio dove venne un commesso da noi.

"vi serve aiuto?" chiese il ragazzo. 

Non so se Jason se ne fosse accorto ma quel commesso mi lanciava sguardi.

Presi una maglietta e poco dopo andammo alla cassa, jason prima di porgere i soldi al commesso, si avvicinò leggermente a lui.

"sai ho notato come guardi la mia ragazza, se lo fai ancora non finirà bene" disse a denti stretti, con uno sguardo glaciale.

"mi scusi, non sapevo foste una coppia" sussurrò il commesso.

A disagio abbasai la testa e mi accorsi che Jason prestava attenzione ai dettagli ed osservava tutto.

"stronzo..lo ammazzo" sussurrò Jason arrabbiato, uscendo dal negozio.

"a me non piace per niente quel ragazzo" dissi velocemente, non che iniziasse qualche rissa.

Al mio commento, sorrise.

Il giro per il centro commerciale continuò per qualche oretta e poi decise decise fosse il momento di andarsene, controvoglia annuii.

Prese la mia mano e ci dirigemmo verso l'auto.

Appena tornai in quella gabbia ala casa di Jason, mi stesi sul divano sospirsndo, chiusi gli occhi per qualche secondo fin quando sentii un peso sul mio corpo, Jason era sopra di me.

Mi baciò e dopo vari minuti si alzò.

"vado a farmi una doccia" esclamò allontandosi da me.

Annuii in risposta.

Dopo mezz'ora uscì dalla doccia solo con un asciugamo in vita, oggettivamente Jason non era un brutto ragazzo, aveva anche un bel fisico ma non mi interessava niente di ciò, la sua mente era troppo corrotta.

Notando il mio sguardo, Jason lo intraprese in un altro modo.

" amore, ti piace la vista?" disse lui ridendo.

Alzai gli occhi al cielo e negai.

Mi venne incotro e mi baciò passo a baciare il collo.

Mi allontai velocemente ed andai in bagno e misi qualcosa di più comodo.

Mi coricai sul letto e Jason mi avvicinò a lui e mise il suo braccio sul mio fianco e la sua testa era appoggiata all'interno del mio collo e mi diede anche un bacio.

"ti amo tanto Charlotte" sussurrò nel mio orecchio.

Feci finta di nulla e chiusi gli occhi.

Ecco il capitolo 8!!!!
Spero vi sia piaciuto

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