capitolo 20. Perdere (Aggiornato)

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Aprii gli occhi lentamente, mi accorsi di essere coricata sul letto, era una stanza diversa.

Sentii un forte dolore alla testa e alle gambe, all'improvviso mi tornò alla mente gli eventi passati prima di svenire.

Mi girai e vidi seduto su una sedia affianco al letto, Jason che piangeva.

La porta si aprì e Jason alzo lo sguardo velocemente.

"Jason mi dispiace molto" sentii la voce di Lucas.

"il bambino è... No non può essere" esclamò con la voce spezzata Jason, mettendo le mani sul viso.

Capii tutto il quel momento, avevo perso il bambino.

Toccai la fronte e notai di avere una benda avvolta intorno alla testa.

Lucas mi lanciò uno sguardo no tanto che mi fossi svegliata.

"Charlotte, come ti senti?" chiese con sguardo preoccupato.

"male" sussurai con dolore.
Ero debole non riuscivo a parlare.

Lucas fece un piccolo sorriso di incoraggiamento e guardo Jason facendogli capire che mi fossi svegliata.

Quest'ultimo si sedette sul letto e avvolse le mie mani con le sue.

"amore...come stai?" chiese Jason attentamente.

Aveva gli occhi lucidi e il naso rosso, causato dal pianto.

"mi fa male tutto" risposi solamente.

"è tutta colpa mia" disse piangendo più forte e appoggiò la testa sul mio petto.

"è se fosse ancora vivo?" chiese con speranza Jason alzando lo sguardo per guardare Lucas.

"Jason purtroppo non c'è niente da fare, hai visto anche tu il sangue e l'ecografia" rispose Lucas con un sospiro.

Jason ritornò a piangere, si riavvicinò e mi baciò sulle labbra e toccò la pancia.

"adesso non c'è più niente qui" sussurrò con dolore.

"è meglio che sia andata così" risposi forzando di far uscire la voce.

Jason era in uno stato di shock, solo il tempo avrebbe potuto aiutarlo a riprendersi.

Arrabbiato dalle mie parole, si avvicinò al mio viso e mi diede uno schiaffo.

"mi fai male" sussurai con dolore, scioccata che avesse avuto il coraggio di farmi del male in quelle condizioni.

Rentendosi conto della situazione, per scusarsi mi baciò la fronte.

Lucas notando lo stato di Jason, lo portò via dalla stanza.

Dopo qualche ora, Jason tornò più tranquillo.

"sono così triste, ti prego di qualcosa" chiese con disperazione.

"sono stanca, mi fa male la testa" risposi non volendolo vicino.

Ovviamnete lui questo non lo capiva e fece l'esatto opposto.
Si coricò sul letto al mio fianco.

"riposati. Il nostro bambino adesso è in cielo, abbiamo ancora tutta la vita per riprovare" disse più tranquillo.

Iniziai a piangere sentendo le sue parole, era tutto troppo da sopportare.

"amore non piangere" disse triste.
Mi strinse forte in un abbraccio.

"anche a me dispiace averlo perso" proseguì triste.

Dopo poco smisi di piangere e guardai negli occhi Jason.
Mi accarezzò la guancia, sentendo il mio sguardo su di lui.

"adoro i tuoi occhi sono così belli, mi fanno impazzire. Quando ti guardo, mi sento così bene" disse dolcemente.

Non risposi, mi limitai a mettermi comoda e poco dopo mi addormentai con lui che mi abbracciava.

Mi svegliai varie volte per via dei dolori, guardai Jason dormire.

Sembrava quasi innocente per via del suo viso dolce, qualche secondo dopo, lo sentii sussurare qualcosa nel sonno.

Sembrava stesse avendo un incubo, appogiai la mano sulla sua guancia e poco dopo si tranquillizzò.

Si mosse leggermente ed aprì gli occhi.

Notando che fossi sveglia mi baciò dolcemente ma quel bacio lentamente si trasformò in un bacio più profondo.

Lo spinsi lontano da me, non era il momento di un bacio e mai lo sarebbe stato.

"scusa forse ho esagerato" disse sentendosi in imbarazzo.

Lo guardai male senza rispondere.

Si alzò dal letto ma prima di uscire dalla stanza mi diede un bacio sulla fronte.

Mi chiesi dove stesse andando a quell'ora.

Jason era un punto di domanda alla qualche non riuscivo a trovare risposta.
Sapevo solo, che fosse alla interminabile ricerca d'affetto ed era più debole di quello che voleva far credere.

Ecco a voi il capitolo 20!!!

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