capitolo 25. Lasciami (Aggiornato)

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Ritorno pov. Charlotte

"Cameron" lo chiamai.

"dimmi Lottie" rispose Cameron.

"Pensi che lui verrà mai a prendermi?" gli chiesi ditubante guardandolo in faccia.

"no, non verrà. Prima o poi lo troveranno e morirà. Prima deve pagare per quello che ha fatto" rispose con una faccia seria.

Dopo averne parlato, decidemmo di andare a trovare mio padre in ospedale.


POV. JASON

È difficile comprendere il perché venga sempre abbandonato.

Charlotte è davvero andata via e sono ricercato dalla polizia. Non poteva andare peggio di così.

Non mi troverà la polizia, prima ho qualcosa di molto importante da fare, uccidere Cameron.

Charlotte... Io verrò per te, questa è una promessa.

Ricordo ancora il nostro prima incontro.

#Inzio flashback

"ragazzi questa festa è uno sballo" urlò Ryan.

Era un ragazzino a quel tempo ed era una delle sue prime serate ad una festa.

"Ryan, Jason sembra annoiato invece" esclamò Alfredo ridendo.

"Jason, dai andiamo a ballare" urlò Ryan.

"Va bene Ryan" risposi contrariato.

Ad un certo punto Alfredo vide una ragazza che parlava con altre due ragazze.

"wow, quella ragazza bionda. Sembra una bella scopata" disse Alfredo attirando mia l'attenzione.

"la conosco si chiama Ashley, è nella mia stessa scuola. La rossiccia credo si chiami Rachel e la mora è la più solitaria delle tre, a scuola è sempre silenziosa. Non ho idea di come si chiami" disse Ryan rispondendo ad Alfredo.

La ragazza mora era di spalle ma quando si girò, la vidi.

Ero paralizzato, non riuscivo a staccarle gli occhi di dosso. È come se mi avesse fulminato.

"Jason? Ti sei imbambolato?" chiese Ryan fissandomi confuso.

"cosa?" chiesi non prestandogli attenzione.

"ti piace quella ragazza vero?" chiese Alfredo maliziosamente.

"smettetela, non mi interessa ed è solo una ragazzina" dissi velocemente.

Alfredo andò a salutarle, mentre io, rimasi imbambolato a guardare quella ragazza.

Osservai Alfredo parlare con loro, poco dopo la ragazza si girò verso di me, le sorrisi e lei ricambiò timidamente.

Alfredo tornò da noi.

"allora?" chiese Ryan.

"la moretta era in imbarazzo, perché Jason la fissava" disse ridendo.

I due ragazzi si cambiarono delle occhiate, come per comunicare.
Feci finta di nulla.

"che bella" dissi con occhi sognanti.

"Jason....alla fine non è così bella" disse Ryan cercando di farmi tornare in me.

"non dirmi cosa devo fare!" urlai infastidito.

"Ryan lascialo stare, sai che non possiamo farci niente" sussurrò Alfredo.

"vorrei conoscerla" proseguii.

"Jason da quando non vai a fare le sedute?" chiese Alfredo.

"non sono cazzi vostri" dissi di mal umore.

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