CAPITOLO 22

19 1 0
                                    

'Ed eccoci qua, mancano esattamente 30 minuti al concerto. Ce l'ho fatta. Sono arrivata fin qui senza nessuno, e questa sera dimostrerò chi sono.' Pensavo  questo, mentre fissavo da dietro le quinte il palco che avevano messo appositamente per noi musicisti e cantanti. Avevo paura, anzi, ero letteralmente terrorizzata, sentivo il cuore battere velocemente e mi tremavano le ginocchia. Ma la voglia di vedere la faccia furiosa di America quando tutti avrebbero applaudito alla ragazza che le aveva rubato il posto, sempre che lo avrebbero fatto,superava ogni mia paura.
"Hey Andrea, sei pronta?" sentii una voce dietro di me. La riconobbi subito: quanto mi mancava, aveva una voce che sapeva di casa.
"Cosa ci fai qua? E Lucas?" chiesi acida alla mia ex migliore amica Abby. Che brutta espressione.
Dio solo sa quanto mi facesse male parlarle così.
"Adesso basta! Ho sbagliato okay?! Ma per favore, senza di te fa tutto schifo"
Le scese una lacrima. Lei mi aveva rimpiazzata con uno sportivo, e avevo tutto il diritto di essere incazzata. Ma era la mia compagna di serate stupide, di pomeriggi passati a stalkerare ragazzi, e notti passate davanti a mille film con una tazza di cioccolata calda.......come potevo non perdonarla?
"Sei una stronza Abby, una grandissima stronza. Ma nonostante questo ti voglio bene" le sorrisi e mi guardò perplessa.
"Quindi mi perdoni?!" chiese euforica.
"Sì" risposi sorridendo.
Mi saltò addosso abbracciandomi e senza che mi accorgessi era già il mio turno.
"E ora ragazzi e ragazze, canterà per noi la nostra bravissima ed eccezionale.....Andrea Clark!!"
Come al solito la professoressa aveva esagerato. Ma parlare sarebbe stato inutile, così mi feci coraggio e, anche se mi ero dimenticata come si camminasse, passo dopo passo arrivai al centro del palco e presi il microfono. La sala era colma di studenti e genitori. Sorrisi al ragazzo più dolce e protettivo che era seduto in prima fila:Matthew.
Iniziai a cantare.
Quando finii di pronunciare l'ultima frase della canzone, tutti gli spettatori si alzarono applaudendo e fischiando e io sentii scorrere dentro le mie vene l'adrenalina; una sensazione meravigliosa.
Ero travolta da mille emozioni: ero felice di come stesse andando la serata, ma ero triste perché avrei volute che Jace fosse lì con me.
Quando scesi dal palco vidi Nathan che si stava avvicinando. Era da tanto che non lo vedevo al di fuori delle lezioni:
"Hey, sei stata bravissima" mi sorrise. Dio, il suo stupendo e fottutissimo sorriso.
"Grazie" dissi, cerando di essere più fredda possibile.
"Questi sono per te" e mentre pronunciava quelle parole mi diede un mazzo di tulipani legati insieme per i gambi da un nastro rosso acceso.
"Spero che i tulipani ti piacciano"
Gli sorrisi, lui ricambiò, e ovviamente diventai rossa facendo la mia solita figura di merda.
Andai dietro le quinte dopo aver ricevuto complimenti da persone che neanche conoscevo, e trovai Matthew:"Hei ciao! Complimenti, sei stata davvero bravissima."
"Grazie Matt" risposi arrossendo.
Non mi erano mai piaciuti i complimenti, ma quello fatti da lui non mi dispiacevano così tanto.
"Vuoi un passaggio per andare a casa?"
"Oh no, grazie,vado con Abby"
".....Bei tulipani"
"Me li ha regalati Nathan"
"Oh, strano. Allora vado" disse rabbuiandosi all'improvviso.
Mi raggiunse la mia prof, e dopo aver finito di parlarle, Abby mi diede un passaggio fino a casa.I miei come al solito erano via per lavoro e Ariana era andata a dormire da una sua amica. Aprii la porta con un velo di tristezza:solitamente quando i mei non c'erano Jace mi chiamava per tenermi compagnia. Andai in cucina, misi i fiori in un vaso, e accesi la luce. Presi un bicchiere d'acqua e la foto di me,Abby e Jace che era appesa al frigorifero e andai verso il soggiorno,fissandola, nella speranza che la nostalgia passasse.Quando alzai lo sguardo lasciai cadere a terra il bicchiere e la fotografia.
"Allora?Chi devo picchiare?"

I Hate Your Smile But I Love ItWhere stories live. Discover now