CAPITOLO 7

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Dopo il suono della campanella io,Abby e Maggie ci dirigemmo in mensa.
Arrivai dalla cuoca,e,una volta preso del polpettone,stavo per dirigermi a un tavolo vuoto insieme alle mie amiche,ma Maggie mi fermò:"No no,non potete scegliere a caso,se non volete farvi dei nemici. Soprattutto non dovete andare in un tavolo vuoto. Dopo verrete etichettate come sfigate,o peggio:asociali."
"Maggie,senza offesa,ma non ci interessa niente di quello che pensano gli altri" affermò Abby.
In effetti aveva ragione,ma quando mi girai per dirigermi al tavolo vuoto,quello era già stato occupato da sei ragazzi. Splendido.
Mi guardai intorno, e vidi solo un tavolo disponibile,dove erano sedute due ragazze e un ragazzo.
Lo indicai e Abby e Maggie,e ci incamminammo verso quel tavolo.
Una volta difronte a quei ragazzi,dissi:"Scusate,ci possiamo sedere qui? Sono tutti occupati."
"Oh certo" si affrettò e rispondere il ragazzo.
"Grazie"
"Allora voi siete le ragazze nuove.
Piacere,io sono Anne"si presentò una ragazza bionda,un po' più alta di me,con gli occhi talmente scuri da sembrare neri"e lei è Drea" continuò poi Anne,indicando una ragazza bassina con i capelli lisci rossi.
"Ciao,noi siamo Abby e Andrea."
" E io sono Lucas. È un piacere donzelle" disse il ragazzo ridendo. Era alto,biondo,occhi verdi. Cavolo,complimenti.
"Hahahah è un piacere anche per noi"
"Voi avete tutte 17 anni?" ci chiese Drea.
"No,io ne ho 16" prese parola Maggie
"Che bello! Allora non sono l'unica!" esclamò la rossa.
"Allora; a quanto pare,Andrea,hai rubato la scena ad America" disse Lucas.
"Già,ma non era mia intenzione. Ma comunque,come fai tu a saperlo?"
"Le voci corrono,mia cara Andrea,soprattutto se si tratta di America. E poi si stava lamentando con Nathan in corridoio. E dire che stava urlando è dire poco."
"Ah"
Anne scoppiò a ridere:"hahah immagino la scena,è un peccato che me la sia persa".
Finito il pranzo mi preparai per affrontare l'ora di arte,che fortunatamente passò velocemente.
Abby mi riaccompagnó a casa in macchina, e durante il tragitto parlammo e commentammo i professori e il cibo.
Arrivammo davanti a casa mia e scesi,ringraziando la mia migliore amica.
Salii i gradini e presi le chiavi dallo zaino,ma quando le misi nella toppa,notai che non era chiuso a chiave.
Entrai cauta,e persi un battito quando sentii dei rumori dalla cucina. Poi sentii dei sussurri:"fai in fretta,Paul, è già arrivata."
La voce di mia madre?!?!
Paul?!?!
Perché i miei genitori erano già a casa? Solitamente tornavano molto tardi!
"Mamma,papá?" chiamai.
"Ciao tesoro!" disse mio padre
"Che ci fate qui?" chiesi
"Be',volevamo esserci il tuo primo giorno alla Los Angeles Art. Come è andata? Come sono i professori?" 
Raccontai tutto ai miei genitori, escludendo ovviamente Nathan
Alla fine della conversazione mangiammo una torta buonissima preparata da mia madre. Era imbattibile in cucina.
Dopo due grandi fette li ringraziai e andai in camera a studiare,cosa molto difficile dopo aver ingerito un chilo di torta al cioccolato. Ma comunque ci provai,e alle sette avevo finito. Mi feci una doccia e mi misi il pigiama giusto in tempo per la cena. Quando arrivai in sala da pranzo,i miei genitori mi sorridevano in modo strano.
"Che cosa volete dirmi? Siete inquietanti con quel sorriso" dissi io ridendo.
Mia madre prese parola:" tesoro,abbiamo una bella notizia.
Ci hanno accorciato l'orario di lavoro,quindi la sera torneremo molto prima,e non dovremo uscire di casa alle 6 del mattino."
"Davvero?!?"
"Sì!"
Corsi ad abbracciarli. Li vedevo poco anche stando nella stessa casa,quindi ero al settimo cielo.
Finita la cena salii in camera,preparai lo zaino,i vestiti, e andai a dormire.

I Hate Your Smile But I Love ItWhere stories live. Discover now