52° capitolo

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-Malfoy- salutò cordiale il preside di Hogwarts. Aveva fatto un passo verso il ragazzo ma questo, ansioso, fece balzare la bacchetta alla mano ed esclamò un "Expelliarmus", cosicché la bacchetta dell'anziano venne scacciata a parecchi metri dai due. Draco la fissò ticchettare sul terreno finchè Silente non continuò a discutere con tranquillità passeggiando avanti e indietro vicino i bordi della parete come se nulla fosse successo.
-Sei molto più bravo- gli sorrise il preside, fissandolo come si fissa un alunno lodevole.
-Sei riuscito a condurre i mangiamorte ad Hogwarts- constatò -Come? Se posso chiedere.- concluse.
Draco esitò un momento fissando il preside poco fiducioso, la risposta sarebbe forse stata un modo come un altro per ritardare l'inevitabile?
-Con l'armadio svanitore, nella stanza delle necessità- spiegò senza potersi contenere, dentro di sè sperava che qualcosa accadesse durante i minuti  prima del momento per lui fatale. -Se ne trova un gemello da...-
-Magie Sinister- lo interruppe Albus smettendo di passeggiare. -Davvero ingegnoso- bisbigliò fra sé e sé tornando poi a fissare il ragazzo. Per tutto il tempo Draco aveva tenuto la bacchetta levata e seguiva il preside in ogni suo movimento. Eppure aveva la sensazione che fra i due in quella stanza, il più confuso fosse proprio lui.
Decise di scoprire le carte.
-Lei sa perchè sono qui- esclamò. Il preside annuì lentamente in conferma.
-Perchè non ha paura? Io... devo ucciderla o lui ucciderà me- bisbigliò e in quella parole sembrava incisa ogni sua incertezza. La sicurezza del ragazzo precipitò nel vuoto.
Dal piano di sotto provenivano urla e scoppi e il pensiero del ragazzo tornò per un momento ad Hermione.
-Ti capisco ragazzo- bisbigliò il preside, distogliendolo dai suoni preoccupanti sotto di loro. -Ma tu non sei un assassino, Draco.-
A quelle parole la mano divenne più salda attorno alla bacchetta e più tremante.
-Cosa glielo fa pensare?- sbottò irato -Io potrei stupirla!- urlò mentre stentava a puntare la bacchetta direttamente contro l'anziano.
Era stufo di sentirsi ripere quelle parole. Non era debole, non era caritatevole, lui era un Malfoy!
-Noi possiamo proteggerti, sai? Te e tutta la tua famiglia. Posso nasconderti agli occhi di Lord Voldemort- lo rasserenò il preside.
A quelle parole Draco stava quasi per intimare sprezzante all'anziano di tacere,  ma si bloccò di colpo.  Poteva davvero o lo stava solo illudersi per salvarsi la pelle?
Sotto di loro i boati erano sempre più forti, sembravano sempre più vicini.
In un unico momento nella quale Draco si voltò verso la porta sorpassata pochi minuti prima, senza la minima premonizione una forte esplosione fece fischiare le orecchie ai due presenti nella stanza e sicuramente anche a chi si trovava dietro quella porta ormai ridotta i  piccoli cocci di legno pungenti. Il ragazzo mise un braccio davanti agli occhi per proteggerli dall'enorme polverone scaturito e dalle schegge di legno aguzze le quali sentì scorticargli il viso. Un enorme polverone si  issò in quella direzione, così oscuro da impedire al ragazzo di riuscire a scrutare il colpevole di quella grande confusione al proprio interno.
Draco aveva quasi scordato  completamente il preside per concentrarsi su quello strano evento. La polvere si diramò poco a poco mentre le figure scure al loro interno camminavano con passi felpati verso il ragazzo.
Sbucò per prima dall'oscurità una chioma inspida e più nera della pece che incorniciava il viso folle e cadaverico della mangiamorte Bellatrix Lestrange.
Al ragazzo vennero i brividi anche solo al fissare il sinistro ghigno giallognolo della donna nel vedere l'anziano preside disarmato e sciupato.
-Bravo Draco- sibilò la donna ponendosi esattamente dietro di lui dandogli un sudicio bacio sulla spalla destra, al ragazzo sembrò uno dei gesti più contorti di quella pazza.
-Ora vai Draco, uccidilo!- bisbigliò sadica la donna.
Il ragazzo tornò con i piedi per terra, il braccio balzò teso rivolto in direzione di Silente, anche più tremante di poco prima. Non sentiva altro che il battito impazzito del proprio cuore.
Nel frattempo altre figure erano venute fuori dal polverone sollevato dall'esplosione, due mangiamorte e il lupo mannaro Greyback lo fissavano in attesa che quell'agognato lampo verdo abbandonasse la punta di quella stessa bacchetta tesa. Ma altra due figure si mostrarono infine agli occhi degli altri presenti: un mangiamorte al ragazzo sconosciuto con il viso tarchiato e i capelli rasati e, fra le sue mani, una figura più bassa e gracile, col capo penzolante su un lato mentre i capelli castani  nascondevano in parte il viso sciupato.
Se prima i battiti di Draco erano incontenibili, adesso il cuore si fermò immediatamente e un brivido freddo di terrore attraversò la schiena del ragazzo mentre il mangiamorte gettava senza  ripensamenti il corpo ferito di Hermione in un angolo per terra. Draco la fissava con occhi sgranati e per una seconda volta scollegò da sé il mondo.
Hermione era esausta, riusciva appena a tenere gli occhi aperti con uno sguardo spento che si posò esattamente su quello sbalordito del ragazzo. Stavano comunicando, non serviva alcuna parola.
-Draco!- lo richiamò la voce di Bellatrix facendolo tornare alla realtà - uccidilo Draco!- gli intimò severa.
Il ragazzo fissò la spaventosa donna che teneva un dito puntato al cuore dell'anziano ancora immobile con le mani dietro la schiena.
-Fallo adesso!- sbraitò la mangiamorte perdendo la pazienza.

Ancora una volta era lui, solo, la bacchetta tesa e un individo indifeso  di fronte.
Vigliacco!
Gli rinfacciò una voce sprezzante nella propria mente, scosse il capo per scacciarla via.
Se prima uccidere il preside era difficile, ora con gli occhi della ragazza addosso era impossibile. Quelli erano occhi di una persona consapevole di aver riposto le proprie  speranze nella persona sbagliata, in una persona indegna di esse.
La sucidia mano di Bellatrix si poggiò sulla spalla del ragazzo, incoraggiandolo.
Adesso tutto il suo corpo tremava, il ragazzo chiuse gli occhi serrandoli il più possibile.
"Due parole" si disse. "Due parole e tutto avrà fine, ogni anzia, ogni debolezza... tutto passerà".
Con un profondo respiro il ragazzo riempì i polmoni d'aria, prese il coraggio a due mani e inclinò appena le labbra.
L'incantesimo stava quasi per sfiorargli le labbra, ma una voce tuonò dal fondo della stanza.
-No-.

CIAO A TUTTIIIII!!!♡
Ragazzi, come va? Cosa mi raccontate di bello? :)
Sono finalmente riuscita a pubblicare il capitolo con tanto di gif♡, com'è? Vi è piaciuto?
Fatemi sapere che sono curiosa ;).

GRANDE CURIOSITÀ, PREPARATEVI:
-Per un momento aveva pensato che in questa esatta scena nessuno sarebbe arrivato in tempo e Draco avrebbe scagliato l'incantesimo contro...se stesso! Togliendosi la vita davanti ad Hermione e mettendo fine alla sua vita vincolata dalla vigliaccheria O.o.
ODDIO. Sarei morta io in primis hahahahah.
Ma, dato che molte di voi vogliono un sequel, ho scartato l'idea.

Allora vi saluto con un grande bacione, aspetto i vostri pareri :).
Un abbraccio,
~Miriam♡

Bad Ending- DramioneOù les histoires vivent. Découvrez maintenant