31° capitolo

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Spazio autrice n°1, "mi pentirò di ciò che sto per fare?" Se vi va leggete anche il n°2, buona lettura!

Gli occhi di Malfoy erano sfrecciati sul viso della ragazza e ora la guardava improvvisamente severo.
- Se non sbaglio ti avevo chiesto di non parlarne più, mai più Hermione!- la rimproverò freddo.
Hermione adesso era più confusa della sera in cui era successo tutto, davvero il motivo del suo comportamento era solamente l'orgoglio?
-Draco io voglio solo capire, aiutarti.. quel bacio.. ti prego spiegami- lo supplicò la ragazza fissandolo dritto negli occhi, Malfoy scostò irritato lo sguardo.

Perché non vuole capire, io non posso certo..

Serrò i pugni, la mandibola tesa e lo sguardo chiaro, ora illuminato da una strana luce di rabbia, fisso sul pavimento.
-Non ti dirò nulla perché non è successo nulla, capito?! Se ti rifiuti di scordare ne faremo le spese entrambi!- quasi le urló contro, Hermione ora lo fissava in silenzio, gli occhi lucidi, le labbra socchiuse, perché si comportava in quel modo?
-No Draco..- si decise a rispondere dopo qualche secondo, la voce leggermente scossa da singhiozzi -Non posso scordare, non voglio.. Non lo farò- e dopo queste parole il biondo perse il poco colorito della pelle già lattea, si precipitò verso la ragazza con passo veloce e la afferrò violentemente per le spalle.
-Cosa?! No Hermione, non si tratta di volare, devi! Devi, mi hai capito?!- le urló strattonandola. La ragazza non rispose, dalle sue labbra sfuggì solo qualche singhiozzo strozzato, nonostante ciò scosse impercettibilmente il capo, come avrebbe potuto scordare?
Il ragazzo la mollò frustrato, voltandosi di spalle, misurando a grandi passi il corridoio davanti la porta dell'infermeria, si scompigliò i capelli biondissimi come era solito fare quando era agitato e per la mente gli balenarono parole confuse, pronunciate da una voce fredda e crudele.

Per lei ti giocheresti la vita? Pensavo che tu conoscessi le conseguenze, eppure non ti stai applicando. Ti fai condizionare troppo facilmente da propositi errati. Ultima possibilità!

Si fermó, piantò i piedi per terra e si voltò per incrociare presto gli occhi di lei, quegli infantili occhi color caramello ora arrossati, quelle guancie rosee in questo momento rigate di lacrime. Restare a fissarla non era la soluzione, se ne sarebbe pentito presto, ma era essenziale non pentirsene prima di compiere il misfatto. Avvicinò una mano tremante sotto la divisa e prese la bacchetta, la puntò contro Hermione.
La ragazza sgranò gli occhi, indietreggiando preoccupata fino a trovarsi con le spalle alla parete.
-D..Draco, cosa fai?- chiese con voce tremante, preoccupata.
-I..io Non voglio ma..- singhiozzò quello, con gli occhi lucidi, la mano tremante stretta alla bachetta, la labbra serrate in una linea retta. Hermione cercò tantoni la propria bacchetta nella tasca della divisa, ma sudò freddo ricordando di averla poggiata sul comodino a fianco al letto di Harry, in infermeria.
-Draco, io ti prego, non farlo- lo supplicò lei scoppiando in lacrime, quardandolo in uno stato pietoso.
-I..io, per favore, perdonami-disse in fine lui, evitando lo sguardo della ragazza.
- Draco no..-
- Oblivion-
E tutto finì, gli occhi di Hermione si offuscarono per qualche secondo, il viso della ragazza si rilassò in un'espressione sognante per poi battere un paio di volte le palpebre e mostrare di nuovo gli accesi occhi color caramello.
Draco lasciò andare la bacchettata che cadde con un tintinnio sul pavimento, il viso letteralmente sbiancato, gli occhi spalancati persi nel vuoto.
-Draco, tutto bene?- chiese la ragazza corrugando la fronte come se nulla fosse successo, certo, nulla per lei era successo.
-Certo Hermione- rispose lui raccogliendo la bacchetta da terra, se sarebbe ceduto ancora una volta avrebbe dovuto rifare tutto da capo ed era l'ultima cosa che desiderava in questo momento. D'improvviso la porta dell'infermeria si aprì mostrando l'anziana Madama Chips con la bacchetta di Hermione tra le dita affusolate.
-Cara, l'hai dimenticata in infermeria- le comunicò la donna porgendogliela.
- Oh, grazie! Non me n'ero neppure accorta- disse la ragazza per poi guardare l'orologio babbano che teneva al polso -Per Godric, sono già le sette! Draco devo andare a studiare, a domani!- disse e prese e correre verso il dormitorio Grifondoro per poi voltare l'angolo e sparire alla vista del ragazzo.
-Che ragazza instancabile!- commentò l'anziana donna con un sorriso, Draco non disse una parola, semplicemente anche lui si voltò e sparì dietro l'angolo.

Il ragazzo raggiunse la porta del bagno di Mirtilla Malcontenta e la varcò per poi sbattersela violentemente alla spalle. Si accasciò sul pavimento gelido e si prese la testa fra le mani nascondendo il viso sulle ginocchia. Se solo questo era stato così difficile come poteva lui svolgere il compito che gli era stato assegnato? Era terrorizzato al solo pensiero di non riuscirci, al pensiero di quello che gli sarebbe potuto succedere se avrebbe fallito. E poi d'improvviso il braccio sinistro prese a bruciare, come se in quel momento qualcuno stesse incidendo qualcosa sulla sua pelle. Alzò la manica, ancora scosso da quel che era successo, rivelando il marchio nero come pece che gli si contorceva sul braccio. Significava solo una cosa, non solo doveva farlo, doveva anche sbrigarsi.

Io vi chiedo di perdonarmi XD. L'idea del cancellare la memoria me l'ha involontariamente suggerita Tatty0523, ottima lettrice e scrittrice, in un suo commento e sottolineo involontariamente , lei non ha colpa della vostra attuale pressione troppo alta ;P spero solo che vi abbia lasciate abbastanza... sorprese? boh, ditemi voi.
Per ultima cosa volevo dirvi che sto partecipando ad un concorso su Harry Potter, a breve dovrei pubblicare una one shot sulla famiglia Lovegood (li adoro♡♡)
Quindi a presto, non vi annoio oltre, un abbraccio!!

Bad Ending- DramioneDonde viven las historias. Descúbrelo ahora