18° capitolo

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Passarono i giorni che precedevano la festa di Lumacorno, Hermione era davvero emozionata. Per l'occasione avrebbe indossato un bellissimo abito rosso, regalatole dai genitori, che gli arrivava appena sopra le ginocchia con una scollatura ampia sulla schiena e una fascia nera e larga che cingeva sotto il petto. Indossó l'abito e permise a Ginny di sistemarle i capelli, il risultato fu spettacolare. Ginny indossava un abito giallo pastello poco più lungo e altrettanto bello.
-Sei bellissima Hermione!- esclamò Ginny soddisfatta del risultato.
-Anche tu, ancora grazie mille- disse lei all'amica, infine si salutarono ed Hermione scese in sala comune dove trovò un Harry stranamente in orario con un elegante smoking bianco e nero, il ragazzo, sentendo i passi di lei scendere i gradini fino alla sala comune si voltò.
-Wow Hermione, sei fantastica!- disse Harry avvicinandosi a lei e porgendole la mano.
-Anche tu- disse lei felice del complimento ricevuto dall'amico. Così i due andarono verso l'ufficio di Lumacorno.
-Io non capisco- disse Harry mentre attraversavano un lungo corridoio - come è possibile organizzare una festa nell'ufficio del professore?- riflettè Harry scordandosi di essere in compagnia della strega più brillante di Hogwarts.
-Mi pare ovvio- rispose subito lei -incantesimo di estensione-, Voltato l'angolo del settimo piano i piedi si piantarono a terra e i due si trovarono faccia a faccia con Draco Lucius Malfoy, quasi gli finirono addosso.
-Potter, la giornata va di male in peggio!- sbuffó questo, aveva un viso frustato, infastidito, forse per quello sgradito incontro. Aveva portato gli occhi al cielo, solo quando tornò a fissare il ragazzo in tiro difronte a lui sembrò notare con chi fosse in compagnia, al fianco destro Hermione Jean Granger, bella come Draco non l'aveva mai vista. Il vestito era rosso, di un tessuto morbido, lasciava visibili le sottili gambe dalle ginocchia in  giù fino alle ballerine nere come la fascia che le cingeva il busto sotto il seno, non più i capelli crespi e informi, ma lucenti e legati con un fermaglio dietro il capo lasciando sfuggire qualche ciuffo ribelle che incorniciava il viso fine.
-Malfoy, cosa fai qui?- la disprezzevole voce di Potter portò Malfoy alla realtà, si era reso conto di aver scrutato la mezzosangue per troppo tempo e soprattutto con troppa attenzione.
- Se mai facessi qualcosa pensi che lo verrei a dire a te?- rispose a tono il ragazzo con un mezzo ghigno, poi sorpassó i due dando una beffarda spallata al ragazzo dai capelli color pece.
-Harry la festa!- gli ricordò Hermione afferrandolo per la manica dell'abito, infatti il ragazzo si era lanciato verso Malfoy, e lo avrebbe schiantato o peggio se la ragazza non l'avesse trattenuto lì, con riluttanza rinunciò all'idea.
Una volta arrivati alla festa era proprio come Hermione aveva ipotizzato, l'ufficio era decine di volte più grande, con al centro della sala un grande spazio dove ballare, sulla parte destra un lungo tavolo coperto da una tovaglia candida e colmo di cibo e ragazzi e ragazze sorridenti ed eleganti che si servivano.
-È fantastico!- esclamò Harry, la ragazza notò che più che la sala l'amico guardava il ben di Dio sulla tavola e le ricordò tanto Ron, probabilmente in questo momento  avvinghiato a Lavanda, o meglio Lav Lav. I due ragazzi stavano per buttarsi nella mischia quando...
- Signorina Granger! Potter!- la voce di Lumacorno era apparsa davanti ai due, il professore indossava un semplice abito grigio e nero con una cravatta a strisce che scendeva fino allo stomaco paffuto.
-Buongiorno professore- dissero i due all'unisono.
-Ma signorina Granger, è uno spettacolo per gli occhi!- disse allegro l'insegnante, Hermione ringraziò con un sorriso solare.
-Ehm.. signor Potter, vede, ho qui un caro amico che intenderebbe conoscerti, sai, questione di minuti- nel mentre che diceva ciò aveva messo un braccio attorno alla spalla di Harry e camminava obbligando il ragazzo a seguirlo. Harry guardó Hermione da dietro la spalla mimando con le labbra la parola "aiutami". Hermione rise sotto ai baffi ma, non potendo strappare Harry dalle mani del professore decise di attenderlo seduta su una delle sedie bianche.

Era già passata un'ora, la ragazza teneva il capo pesantemente appoggiato alla mano, ormai neppure sperava che Lumacorno mollasse la sua preda prima della fine della festa. sospiró.
Ciò che Hermione non sapeva era che qualcuno notava il suo malumore, che qualcuno la fissava ormai da quasi un'ora e che questo qualcuno aveva iridi verdi che non si staccavano dalla meravigliosa ragazza seduta su quella semplice sedia. Dopo l'incontro con la Granger, Draco si era accorto di quanto quella ragazza attirasse la sua attenzione, e quell'abito era come una maestosa cornice che incorniciava il più bello dei quadri, così decise di intrufolarsi al party per il solo piacere di osservarla. Malfoy si diceva di andare a fare ciò che doveva ma i piedi incollati al pavimento e gli occhi fissi sulla ragazza non gli obbedivano.
Hermione sbuffó sonoramente, stufa di quell'attesa, come se ciò non bastasse McLaggen, anche lui del Lumaclub, da quando si era accorto della sua presenza non le staccava gli occhi di dosso ignorando la ragazza invitata che ballava accanto a lui. Dopo poco si avvicinò ad Hermione.
-Tutta sola Granger?- chiese come la scorsa volta scrutandola centimetro per centimetro.
-Sì- disse Hermione in un sospiro.
-Il tuo accompagnatore?- chiese McLaggen curioso, troppo.
-Impegnato- tagliò corto Hermione.
McLaggen sembrò soppesare la situazione in silenzio, all'improvviso e senza preavviso prese Hermione per il polso, obbligandola ad alzarsi e trascinandosela dietro.
-Lasciami McLaggen!- gli urlò contro Hermione divincolando il braccio, ma la presa ferrea non se lo lasciò sfuggire e McLaggen non sembrava avere intenzione di obbedirle.
Malfoy era allerta, cosa era successo? Perché Hermione e McLaggen si allontanavano dalla festa? Decise di seguire i due senza farsi notare.
Arrivati alla fine della sala, dietro una parete abbastanza lontano dagli altri ragazzi Comarc lasciò andare Hermione.
-Ma che ti passa per quella testa bacata!- le urlò contro lei massaggiandosi il polso dolorante. McLaggen le era di fronte, fin quando non cominciò ad avvicinarsi lentamente verso di lei. Questa era confusa, indietreggió preoccupata fino a che la parete non glielo impedì e si trovò di fronte Comarc,sempre più vicino.
-Volevo stare un po' solo con te- gli sussuró questo all'orecchio quando fu abbastanza vicino da sfiorarglielo con le labbra.
Da sopra i capelli bruni del ragazzo Hermione notò sbocciare foglioline di vischio e il cuore perse un battito.
-C..cosa..a- stava per chiedere, McLaggen decise di farla tacere premendo le sue labbra su quelle di lei.

Prima di tutto, vorrei dedicare un piccolo pezzo di questo "spazio autrice" al fantastico uomo a cui dobbiamo davvero tanto, l'uomo che ha interpretato il nostro stimato Severus Piton. Credo ormai sappiate che Alan Rickman è morto il 14 gennaio 2016 a causa di un cancro. Tutto quello che posso dire è che sicuramente questo uomo sarà per sempre il nostro amato professore e soprattutto condoglianze per tutti i parenti e amici che lo hanno visto spegnersi. Alan, sempre e per sempre il migliore. Rip.

Riguardo il capitolo è più lungo del solito, vi avevo promesso che sarebbe successo qualcosa di inaspettato e credo (spero) di esserci riuscita. Ringrazio tutte e vi saluto con un grande abbraccio.

Bad Ending- DramioneWhere stories live. Discover now