32° capitolo

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La porta si spalancò e ancora una volta Malfoy si trovó a fissare gli occhi preoccupati color caramello di Hermione.
- Draco, cosa succede?- aveva chiesto preoccupata la ragazza, probabilmente il ragazzo aveva ancora gli occhi arrossati e umidi dal piangere. Malfoy si mise le mani fra i capelli
"Non poteva succedere una seconda volta!"
-Va via!- le urló contro alzandosi in piedi
- Credimi, io posso aiutarti, devi solo dirmi cosa succede- lo incitò Hermione, Draco non capiva come era potuto succedere ancora.
-Avanti Draco, puoi dirmelo, io posso aiutarti, ascolta...-
Hermione precipitò per terra dopo il violento schiaffo ricevuto da Malfoy e ora lo fissava impaurita tenedo la mano sulla guancia arrossata.
-GUARDA!- le urló il ragazzo alzando la manica della camicia bianca mostrando finalmente il marchio nero davanti gli occhi stupiti dalla ragazza.
-Ora dimmi, come puoi aiutarmi?!- la schernì -Non puoi! Nessuno può!-

Draco...

-Tu e i tuoi amichetti che vi improvvisate supereroi, non potete fare nulla, capito!-

Draco...

-Non puoi fare nulla!-

Draco!
Il bagno di Mirtilla Malcontenta dove Malfoy aveva appena colpito Hermione era sparito e davanti agli occhi aveva il viso delineato dall'ombra del compagno di stanza Blaise.
-Finalmente, è ore che tento di svegliarti!- commentò il ragazzo sollevato -pensi di aver finito con gli incubi per questa notte?- chiese beffardo.
Malfoy non rispose, tentando di far passare il fiatone. Quando Blaise si allontanò, lui si tirò su la coperta fino alle spalle e si voltò dal lato opposto.
Sospirò di sollievo, era solamente un sogno, Hermione non ricordava nulla di quella sera, neppure immaginava cosa fosse lui, tutto era celato dal silenzio. Sfiorò con le dita il marchio nero sotto la pelle sentendo il serpente contorcersi. Si passò una mano sulla fronte imperlata di sudore per poi sentire Blaise tornare sotto le coperte e spegnere la lampada sul comodino.

La mattina seguente la sala grande era piena di ragazzi allegri e bisbiglianti, infatti quel giorno qualunque studente già diciassettenne avrebbe potuto partecipare all'esame di materializzazione che si sarebbe svolto quel pomeriggio nel villaggio di Hogsmeade.
Quella mattina Hermione arrivó di buon'ora in sala. La ragazza, già sveglia da un paio d'ore, si era dedicata allo studio teorico della materia dall'alba fino ad allora.

-Ciao ragazzi!- salutó non appena raggiunse i posti dove stavano seduti Harry e Ron, dimessi dall'infermeria un paio di giorni fa.

-Ciao!- salutarono all'unisono i due.

-Allora Ron, pronto per gli esami di materializzazione?- chiese allegra. Al ragazzo andò un boccone di cibo di traverso e per qualche secondo non fece che tossire mentre riceveva forti schiaffi nelle spalle da Harry.

-Ecco... Hermione, so che ti avevo promesso di andare ad Hogsmeade con te oggi, ma Lav ha insistito perché andassimo solo io e lei e...- tentò di spiegare quello.

-E..?- lo incitò la ragazza incrociando le braccia sotto al petto.

-Può comunque accompagnarti Harry- tentò Ron guardando speranzoso l'amico che si sentì tirato in ballo.

-Sai bene che Silente mi ha chiesto di andare nel suo ufficio questo pomeriggio- disse rivolto al rosso -Davvero Hermione, mi spiace- precisò Harry all'amica.

-Tranquillo Harry- disse Hermione versandosi il suo succo di zucca mattutino e lanciando un'occhiataccia a Ron -posso andare da sola-

I tre parlarono del più e del meno finché non dovettero andare a lezione e, dopo le stressanti ore di difesa contro le arti oscure, pozioni e storia della magia, si diressero verso Hogsmeade.

Bad Ending- DramioneWhere stories live. Discover now