43° capitolo

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Hermione non ricordava ciò che di preciso stava sognando; era piccola, circa cinque anni, e scorrazzava tra gli alberi di un bosco mentre la madre la rincorreva allegra e il padre, poco lontano da loro, montava una tenda bianca, sporca in parte da terra e fango.
Riposava tranquillamente quando un rumore, come di vari oggetti pesanti che piombavano per terra, la fece riscuotere.
Il sogno si rimpicciolì nella mente della ragazza mentre questa apriva a stropicciava gli occhi. Era distesa sul letto ricoperto dalle rosse e dorate coperte mentre, dopo essersi tirata su con i gomiti, si guardò in giro per capire quale fosse la causa di quel frastuono e presto, infatti, incrociò lo sguardo smeraldino di una ragazza dal viso lentiginoso e i lunghi capelli rossi, ai suoi piedi erano sparpagliati in modo caotico i suoi libri, alcuni chiusi con la copertina rivolta verso il pavimento, altri aperti in una pagina a caso.

-Mi dispiace- disse Ginny sorridendo impacciata per poi raccogliere da terra, uno per uno, i vari libri appena caduti.

-Di... nulla- la tranquillizzò Hermione mentre stiracchiava i muscoli intorpiditi dal riposo e faceva un sonoro sbadiglio. -Che ore sono?- chiese la riccia, abbandonato il tanto invitante materasso per chinarsi ad aiutare l'amica.

-Le 20:00- rispose Ginny frettolosamente alzandosi, una volta aver raccolto tutti i libri.
-Hermione- cominciò la rossa una volta che anche l'altra fu in piedi, questa la fissò un momento, invitandola a continuare.

-Devo dirti una cosa..- aggiunse mentre un sorriso imbarazzato le affiorava alle labbra e le guance le si tingevano appena.

-Sì?- chiese Hermione, poggiando i libri sul comodino lì vicino, Ginny la imitò.

Questa abbassò lo sguardo, cominciando a incrociare e giocare con le dita sottili.

-Ecco..- cominciò -questo pomeriggio io e Harry ci siamo baciati-

Lo disse tutto d'un fiato, sospirando alla fine e mostrando all'amica un enorme sorriso da un orecchio all'altro.

-Cosa?- chiese Hermione, sorridendo anch'essa, mente Ginny annuì più di una volta.

-In sala comune, dopo la partita- spiegò -Grifondoro ha vinto la partita! Eravamo tutti in sala comune, per festeggiare. Tutti acclamavano Harry, urlavano il suo nome. Io ci sono andata incontro, l'ho abbracciato forte ma...- il viso ora era dello stesso colore dei capelli,lo seppellì fra le mani sorridendo imbarazzata ed emozionata -..mi ha baciata!- concluse con la voce soffocata dai palmi che nascondevano il viso rosso.
Hermione portò entusiasta le mani alle bocca.

-Sono felicissima per te- disse all'amica e, ancora per un po', le due parlarono di tutto ciò e di come, secondo Hermione, era palese il forte sentimento che li legava l'una all'altro.

Passarono parecchi minuti, ormai la sala grande doveva essere ghermita di studenti in attesa della loro succulente cena ed Hermione e Ginny non facevano certo eccezzione. La prima scese subito, mentre l'altra disse ad Hermine che sarebbe arrivata tra qualche minuto.

Così, presto, la riccia raggiunse l'enorme sala. I piatti e le stoviglie stregate erano già disposte sulle superfici scure dei quattro tavoli posti uno di fianco all'altro, ma ancora erano sprovviste delle mille delizie che presto li avrebbero colmati. Centinaia di studenti parlavano, scherzavano, ridevano e bisbigliavano, seduti ai loro posti nei rispettivi tavoli delle quattro casate. Così Hermione si diresse nel proprio e si sedette nel posto che occupava di solito.

Forse istintivamente o forse solo per caso, lo sguardo di Hermione si posò lontano, su di lui. Quel ragazzo che diceva di odiarla e che lei... doveva odiare.

Ciò che Hermione provava in quel momento per Draco era ben diverso dall'odio, forse più simile alla paura. Era preoccupata, per lui e per lei. Per loro.

E poi il ragazzo alzò lo sguardo, non lo poggiò su Hermione ma si guardò in giro, come se non volesse dare nell'occhio o come se volesse accertarsi che nessuno lo seguisse, dato che subito dopo si alzò.
Hermione notò la pelle più chiara del solito, piccole gocce di sudore che gli imperlavano la fronte e la mano serrata attorno al braccio sinistro, un gesto che ormai sembrava abituale per il ragazzo.

E poi si allontanò, senza dire nulla, senza guardare nessuno negli occhi, diventando quasi invisibile agli occhi di tutti.

Ma, senza che lui lo sapesse, quelli di Hermione lo seguivano e studiavano e, proprio mentre stava per raggiungere l'uscio della porta che conduceva al corridoio, Hermione si alzò in piedi. Senza distogliere lo sguardo si diresse verso il ragazzo, sorpassando alcune ragazze Corvonero, ignorando la voce della professoressa McGranitt che dava inizio alla cena e il mormorio delle centinaia di ragazzi nella sala.

Andava verso di lui, anche quando al ragazzo mancavano solo pochi metri per varcare la soglia della porta e, quando anche lei stava per raggiungerla...

-Hermione-

Qualcosa le si poggiò sulla spalla costringendola a fermarsi. La ragazza non si voltò per accertarsi di chi si trattasse, tenedo ancora lo sguardo sul biondo, finché questo non varcò la soglia della porta, sparendo alla sua vista.

-Hermione- chiamò ancora la persona che l'aveva fermata, facendola voltare verso di se.

-Hermione stai bene?-

La ragazza si costrinse a mettere a fuoco, due accesi occhi verdi la fissavano attraverso due sottili lenti rotonde, mentre il viso di Harry era incorniciato dai capelli corvini, più scompigliati del solito.

-Sì, sì Harry sto bene. Io dovrei...-

-Devo dire una cosa molto importante a te e Ron- la interruppe Harry fissandola serio. Hermione esitò un momento, nel quale era tentata di ignorare l'amico e uscire dalla sala, anche se non era certa che ormai sarebbe più stata in grado di trovare Draco. Non lo fece, annuì ad Harry che la ricondusse al tavolo Grifondoro dove stava già seduto Ron, che salutò Hermione con un cenno del capo. La ragazza lo ricambiò mentre gli si sedeva di fronte, Harry fece lo stesso accanto a lei.

-Allora- cominciò Ron che, stranamente, non sembrava ancora aver toccato cibo -di cosa ci devi parlare?- chiese.

Harry sospirò, fissando negli occhi prima l'uno poi l'altra.

-È tutto programmato- bisbigliò -è tutto certo. Questa sera andrò con Silente per recuperare un Horcrux.-

In teoria ancora prima di cominciare lo spazio autrice dovrei scusarmi infinitamente con voi, davvero, mi spiace avervi lasciato senza capitolo per più di due settimane, sono pessima. Ma tra scuola e quei cinque minuti di svago (che dedico al fangirling *rido*) non ho avuto il tempo materiale per scivervi. In teoria non lo avrei nemmeno oggi, ecco perché sono davanti lo schermo di questo cellulare alle 02:10, altrimenti non sarei riuscita a pubblicare neppure oggi. Riguardo al prossimo aggiornamento, se ce la faccio, proverò a farvelo arrivare prima di una settimana, per farmi perdonare♡.

Passando al capitolo, spero tanto che vi sia piaciuto, ormai i nostri protagonisti hanno preso le loro decisioni e tutti i nodi stanno per venire al pettine. Con un abbraccio fortissimo vi saluto e mi butto sul letto. Un bacio e buonanotte,
~Miriam♡

Ps: come avrete già visto, questo capitolo ha una gif, vi piacerebbe se continuassi a metterle. Fatemelo sapere!

Bad Ending- DramioneWhere stories live. Discover now