capitolo 37

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Apro gli occhi. La luce del giorno nascente mi acceca e vedo che la finestra della mia stanza è aperta e.... Aspetta perche' la finestra della mia stanza è aperta?

di colpo cerco di alzarmi ma ovviamente la fatica non me lo permette e cado direttamente a terra... Wow bel modo di iniziare la giornata.

scendo velocemente al piano di sotto e come sempre vedo la mamma ai fornelli

"Mamma l'hai aperta tu la finestra della mia stanza!?" dico cercando di calmarmi ma proprio non ci riesco, qualcuno mi ha derubata e non vorrei per nulla al mondo che mi avessero... oh no no no no ti prego no

"No, perche'?"

"Mamma qualcuno è entrato nella mia stanza durante la notte!"

non aspetto nemmeno di vedere la sua reazione e la sua risposta che salgo velocemente le scale

apro il mio armadio e come immaginavo lo hanno preso. Ok Cloe calma, mantieni la calma, no non puoi mantenere la calma in queste circostanze!

non ci posso credere

di colpo mi butto per terra e mi metto a piangere. Era l'unica cosa che mi era rimista!, il mio unico e ultimo ricordo di lui!

Sto piangendo come non ho mai pianto, sono a pezzi e non so che fare. Sento salire rumorosamente mia madre dalle scale

"Ma che è succ... oh" si blocca non appena mi vede

"Tesoro ma che è successo" si avvicina mia madre ad abbracciarmi e a consolarmi

"Sean" mi volto verso mia madre e lei subito sbianca

"cosa centra Sean in questo momento"

"Mamma hanno rubato l'anello che mi ha regalato Sean! l'anello della notte prima che..." e scoppio in lacrime

mia madre mi abbraccia forte. Probabilmente anche perche' credo che lei stia male quanto me in questo momento

Adorava Sean... esattamente quanto lo adoravo io... a me non piaceva, io lo amavo e so che puo' sembrare strano che una 15enne sappia cos'e' l'amore e ne sono consapevole... non lo so nemmeno adesso che cos'e' ma, quando stavo con lui tutto cambiava, era come se mi tuffassi in un sonno profondo.

mi rendeva felice con nulla, non volevo nulla da lui, aveva gia' abbastanza problemi economici e familiari non volevo nulla da lui ma solo lui... ma ora non ho nemmeno questo.

mi ricordo...
faceva freddo e pioveva, ero avvolta in una giacca calda che mi ricordava le carezze di Sean... stavo tornando a casa, ero da Sean, ho sbattuto la porta di casa sua violentemente, ero incazzatissima con lui. Era tornato ad esserne dipendente.
Nell'ultimo periodo i genitori di Sean stavano sempre peggio economicamente e litigavano in continuazione urlando l'uno contro l'altro. Non gli importava di chi c'era in casa e di chi li sentiva, loro urlavano e urlavano, a volte capitava che il padre alzava addirittura le mani e Sean era sempre pronto ad abbassargliele. Era l'unico che teneva unita quella povera famiglia.
I genitori si domandavano sempre dove se ne andavano tutti quei soldi. Sean lo sapeva benissimo ma non poteva fare nulla, non riusciva a smetterla.
Sean prendeva i soldi ai suoi genitori per pagarsi la droga. Io lo sapevo e come una cogliona me ne stavo zitta. Quella sera Sean mi chiese di dargli dei soldi perche' aveva estremamente bisogno di quella schifezza. Io non glieli diedi, non per fargli un dispetto ma perche' odiavo il fatto che lui per cercare di uscire da quella gabbia utilizzava altri mezzi per liberarsene... mezzi che peggioravano solo la situazione.
Io quella notte era incazzata nera e avrei preferito dargli quei soldi e continuare a rivederlo se solo avessi saputo cosa sarebbe successo poi.
Il mattino seguente lo ritrovai disteso sul mio letto... morto.

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