Capitolo 18

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"nooooo, lasciamiii" urlo

quegli occhi così scuri, così profondi

"lasciamiii" urlo

"perchè!?, perchè mi hai fatto questo!!" mi urla in continuazione

"ti rendi conto che è tutta colpa tua e io non sarò mai più la tua schiava, non me lo merito" gli urlo io a sua volta

vedo le immagini troppo sfocate, mi sento troppo male, troppa confusione c'è davanti a me, le immagini diventano sempre più confuse, sento solo una voce che mi chiama.

Subito dopo apro gli occhi e tutto mi è più chiaro, era solo un incubo, uno dei tanti ormai.

Mi manca il respiro e sono sudata, alzo gli occhi e ritrovo Nash davanti a me.

Improvvisamente vengo sopraffatta da lacrime impetuose. Abbraccio forte Nash e lui ricambia accarezzandomi i capelli.

"Ehi Cloe stai tranquilla era solo un incubo. Stai tranquilla è tutto ok" Mi dice.

Io non rispondo. Continuo a piangere, perchè capisco che è solo un incubo, ma questa paura che mi invade è straziante, la paura di rivivere quel giorno.

Mi stacco da lui e prendo un fazzoletto, mi asciugo le lacrime e mi soffio il naso. 

"Succede spesso che fai incubi riguardanti Cameron?" 

Lo fisso come per dire - come fai a saperlo? - e lui mi risponde dicendomi che urlavo continuamente il suo nome. 

Io tendo ad annuire sperando che Nash non mi rifaccia la domanda, ma ovviamente sembra che la fortuna oggi non sia dalla mia parte. "Non hai risposto alla domanda"

"Nash ti prego non ne voglio parlare" dico io sospirando

"No Cloe ti prego, ho bisogno di sapere i tuoi problemi, in una relazione bisogna dirsi tutto, ma non perchè voglio fare il ragazzo iperprotettivo, ma perchè voglio aiutarti in qualche modo. Non voglio fingere che vada tutto bene perchè questa cosa di Cameron mi sta facendo impazzire, quindi te lo chiedo per l'ultima volta, cos'è successo tra te e Cameron?" dice lui

"Va bene. Dopo esserci lasciati, uscii una notte a farmi una passeggiata da sola, era tardi e ormai non c'era nessuno per le strade di Miami, vidi in lontananza Cameron, feci finta di non vederlo e proseguii per la mia strada, sfortunatamente per me non fu facile evitarlo. Mi spinse contro un muro bloccandomi, continuò a urlarmi contro dicendomi che sono solo una stupida, che sono solo una troia, e non capiva il perchè della nostra rottura, continuò a urlare ed io terrorizzata, non riuscivo a neppure a rispondere, avevo paura di quel che avrebbe potuto farmi. Lui tuttora non vuole ficcarsi in quella testa che la colpa è sua, è sempre stato dolce e carino con me, ma quando lo vidi baciare una sconosciuta e lo lasciai, tutto cambiò, glielo ripetevo sempre di lasciarmi in pace e di dimenticarmi ma lui non riusciva ad accettarlo e ancora adesso non ci riesce, da quando sono tornata a Miami ho sempre il terrore che tutto ciò possa riaccadere"

Nash's pov

Le sue parole mi colpiscono, sento i sentimenti che prova, nei suoi occhi le si legge la paura, e la tensione.

Non gliela farò passare liscia a Cameron, non dopo ciò che ha fatto a Cloe.

Non posso accettare che lei stia così male, voglio solo che lei sia felice, lei mi piace da impazzire, ma non mi piace come le altre, lei mi piace per davvero.

Le prendo la mano e le dico.

"Cloe, devi stare tranquilla, gliela farò pagare cara a Cameron, costi quel che costi"

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