"Non è quello..io sono felice di venire e condividere il tutto con i nostri amici però..."

"Però??" inarcò un sopracciglio, lei.

"Però..." sospirò il giocatore "preferivo qualcosa di romantico..e...da soli..."

Nel dirlo, passò una mano sul fianco della ragazza finché non la fece scivolare sotto di lui.

Victoria si mise a ridere, per il solletico provocatogli dal ragazzo con la mano sotto la sua felpa.

"Lo avremo se è questo che vuoi...mica dobbiamo condividere ogni singola cosa con tutti...presumo che l'idea sia la stessa sia condivisa da Iker e compagnia!" lo rassicurò lei, dopo avergli dato un bacio.

"Lo spero. Odio queste attività ricreative di gruppo..." fece lui, senza staccarsi dalla ragazza.

"Smettila di brontolare! Sarà un successo!"

"Come mai così entusiasta?"

"Perchè l'ho organizzato io e perché era da un sacco che non mi prendevo una vacanza.."

Sergio la guardò negli occhi, sorridendole per un attimo. Rimase in silenzio.

Victoria incrociò il suo sguardo, rimanendo per un istante a fissarlo. Il suo cuore iniziò automaticamente a battere sempre più forte nel petto, era una reazione normale e istantanea a quei due occhi scuri puntati nei suoi, quasi riuscisse a comunicare anche così, senza parole.

Prima che quell'attimo diventasse l'ennesimo bacio tremendamente dolce e desiderato, venne interrotto da un rumore "familiare" all'interfono. Sofia si era svegliata dopo il sonno pomeridiano.

Sergio inspirò, appoggiando la testa sulla spalla della moglie.

"Vado io..." sospirò la ragazza facendolo spostare.

"Lascia. Faccio io.." disse alzandosi.

"Ma che bravo papà..."

"Lo faccio solo per meritarmi un premio!!" commentò allusivo mentre usciva dalla camera entrando in quella della bambina già in piedi tra le sbarre del lettino.

Victoria sorrise rimanendo un attimo seduta sul letto a guardarsi intorno. Provava una sensazione che quasi non ricordava di aver vissuto prima. La sentiva da quando era tornata a casa, da Sergio, con la sua famiglia: una sensazione di totale felicità e benessere difficile da spiegare. Sapeva che da quel momento sarebbe stata una strada in discesa, nessuno avrebbe mai potuto toglierle di nuovo quella felicità che aveva fatto fatica a riconquistare.

Quello che non sapeva era che a volte il destino preferisce le salite alle discese, anche se la vista in cima è comunque spettacolare.

Dopo circa tre ore di macchina, le tre auto di grossa cilindrata si fermarono nel parcheggio sotterraneo del centro termale.

Appena Victoria scese dall'Audi bianca, incrociò all'improvviso lo sguardo di Cesc.

Non si erano parlati da quella sera, in ospedale, quando Cesc l'aveva spiazzata confessando di essere stato e di essere probabilmente ancora attratto da lei. Per quelle settimane, Victoria aveva deciso di non pensarci, di tenerselo esclusivamente per sé e di non parlarne a nessuno. Sapeva che era sbagliato, che per correttezza, avrebbe dovuto parlarne soprattutto con Sergio e con Ines tuttavia sapeva che sarebbe stata una bomba atomica piombata sulla testa di entrambe le coppie. Ines in più non avrebbe sopportato un'idea simile e avrebbe sicuramente riversato lo stress sul bambino che aspettava. Così, aveva deciso di sorvolare totalmente sulla questione, di provare a far finta di nulla, di trattare Cesc come sempre e di non dare peso alle sue parole dette sicuramente durante un momento di shock totale che sicuramente gli era passato poco dopo.

Trilogia con Sergio RamosWhere stories live. Discover now