Capitolo 2.05

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"Ok. Questo forse potrei riuscirci.."

"Per passo avanti intendo tu che torni a vivere da lui con Sofia e...un altro figlio."

"In tre mesi? Certo come no!!" esclamò Victoria. "E dopo cosa vuoi? Che mi tolgo un rene??"

"Ok allora una delle due. Scegli tu quale. Ora scusami ma vado a preparare i bagagli. Ti saluto Cesc."

Victoria si alzò e le saltò addosso abbracciandola. "Mi manca averti qui" mormorò.

"Anche a me. Però dai...tornerò. E voglio delle conferme!!!" esclamò ridendo.

La guardò andarsene dopo averla abbracciata di nuovo. "Fa' attenzione."

"Anche tu! E voglio un nipotino entro Dicembre!!"

Victoria alzò un pollice, ironica. "Anche due!!" esclamò ridendo.

Sì, Ines le sarebbe mancata davvero. In e per ogni cosa.

Tornata a casa dopo un po' di shopping in solitario, controllò l'orologio.

Sergio avrebbe dovuto essere lì a momenti. Sistemò qui e là la casa e guardandosi allo specchio avvertì un brivido correrle lungo la schiena. Emozione? Tensione? Ansia?

Perchè infondo..l'aveva visto anche la mattina stessa eppure non le aveva dato la stessa sensazione.

Puntuale come un orologio svizzero, il campanello diffuse il suo suono nella casa di Victoria che aprì prontamente il portone. Si ricordò della promessa di Ines.

"Passo avanti" - "Passo Avanti" - sembrava ripetersi mentre si guardava riflessa nella specchiera.

Aprì la porta, avvertendo le risate argentine di Sofia.

Allargò un sorriso spontaneo osservando la scena.

Sergio teneva la figlia a sé con una mano e la bambina stava, divertita, masticando il cinturino di uno dei suoi orologi.

Non poté non scoppiare a ridere di fronte a quell'immagine e soprattutto ala faccia di Sergio che se avesse potuto avrebbe volentieri fatto a meno di un cinturino pieno di bava.

"Ah, è divertente??" commentò entrando in casa. Anche lui sembrava più tranquillo del solito.

Sofia rideva divertita giocando con quell'orologio, attrazione magica e misteriosa che non aveva mai sperimentato prima.

Sergio la lasciò giocare arrendendosi ai morsi della bambina.

"Vuoi che la prenda io così ti liberi della morsa micidiale?" rise.

"No non fa nulla... solo che dovrò comprarmi un altro orologio." commentò.

"Le persone normali cambiano solo il cinturino o..lo lavano." spiegò Victoria guardandolo mentre il ragazzo si sedeva sul divano con la bimba sulle ginocchia che aveva spostato intanto l'attenzione sul quadrante.

"Hai visto Ines e Cesc oggi?" le domandò lui guardandola.

"Sì. Ines..dovevamo...parlare di una cosa."

"Cosa?"

"..Ehm...nulla."

Victoria ci rifletté. La sfida lanciata da Ines alla cugina non sarebbe stata per nulla facile. I due non riuscivano a dire più di qualche parola prima di ricadere - come in quel momento - in un silenzio micidiale.

Si guardarono negli occhi. Victoria sentì la morsa allo stomaco stringersi ancora più forte.

Anche Sofia rimaneva in silenzio, quasi aspettasse che qualcuno facesse la prima mossa.

Trilogia con Sergio RamosWaar verhalen tot leven komen. Ontdek het nu