"Vicky davvero non capisco perchè tu non voglia provare questa stessa sensazione." esordì diretta Sara vedendo la sua espressione cambiare.

Victoria si sedette di fronte a lei sospirando. "Sara ne avrò parlato ormai mille volte con voi, con te, con Iker, con Ines, e anche con Sergio!! Non è che io non mi voglia sposare semplicemente trovo sia...."

"Cosa? Presto? Non ti senti pronta? Beh la verità è che come tutte le cose belle della vita, non saprai mai se ti senti pronta o meno finché non lo provi. Nessuno è pronto! Pensi che io sia pronta ad andare all'altare e sposare Iker??" domandò quasi arrabbiata.

Victoria si rialzò in piedi continuando a camminare su e giù nervosa mentre discuteva per l'ennesima volta.

"Io... non dico di non essere pronta ma..così, su due piedi, è difficile sai? E' davvero...io non sapevo cosa dire quando me l'ha chiesto, ero al telefono, non mi ha nemmeno dato il tempo di..pensarci..riflettere."

"Ma è sempre così! Se tu lo ami come io credo,come tutti crediamo allora non puoi avere dubbi!"

"Non è un dubbio, io amo Sergio, lo amo davvero e forse sarei pronta a stare con lui per l'eternità ma la verità è che....sono spaventata..." confessò per la prima volta. Non era mai riuscita a dirlo: la voce iniziò a tremarle le lacrime che non erano scese per tutto quel tempo cominciarono a scendere sciogliendole lentamente il trucco.

"Anche io ho paura. Ho paura adesso" disse Sara prendendole le mani e guardandola negli occhi "avrò paura quando dirò sì, avrò paura sempre...ma una persona forte i dubbi li ha dopo aver preso una decisione e non prima! E' così che funziona e tu sei forte Sara...devi provarci, devi dire solamente ciò che pensi. Non so se sarà un sì o sarà un no ma dopo tutto questo, dopo quest'anno passato insieme...non puoi non dargli una risposta. Lui sta soffrendo quanto te, e forse ancora di più perchè si sente in colpa quasi avesse rovinato tutto con questa proposta...e credimi era l'ultima cosa che voleva!"

"Chi te l'ha detto questo?" domandò corrugando la fronte.

"Iker ha parlato con lui. Non dire che te l'ho detto ma era necessario che lo sapessi."

In quel momento qualcuno bussò alla porta. Victoria indietreggiò verso lo specchio, sistemandosi il trucco.

"Sì?" domandò Sara.

"E' arrivata la macchina. Esci dal retro." disse la voce di Sergio alla quale corrispose subito un brivido lungo la schiena di Victoria.

La ragazza doveva uscire dalla porta e probabilmente incrociare Sergio dopo tutti quei giorni, mentre Sara doveva arrivare dall'altra parte dove l'aspettavano con la macchina.

Un grande trambusto si sentiva fuori dalla chiesa gli invitati erano già seduti, la chiesa si stava riempiendo di brusio.

I testimoni di sposo e sposa si radunarono fuori dall'entrata della chiesa.

Victoria fu costretta ad uscire dal camerino e come lo fece così incrociò lo sguardo cupo di Sergio.

"Ciao." disse lei timidamente.

"Ciao." rispose lui, secco e gelido come non mai.

Forse se lo meritava e le parole di Sara rendevano il tutto ancora più pesante da sopportare. Non poteva permettere a Sergio di soffrire di nuovo né di caricarsi del peso di quella decisione quando colei che lo stava facendo soffrire era solamente lei. Victoria doveva assolutamente parlare con lui, in un modo o nell'altro, doveva risolvere questa situazione smettendo di scappare e prendendo una decisione.

Gli camminò vicino, in silenzio, si scambiarono qualche occhiata ma nessuno aveva davvero il coraggio di guardarsi negli occhi e vedere l'altro.

Si allinearono con gli altri invitati, si guardarono un momento e Victoria provò a sorridergli senza avere riscontri. Sergio, nel suo perfetto smoking, si voltò verso la porta senza nemmeno risponderle.

Trilogia con Sergio RamosWhere stories live. Discover now