Del tutto diverso il tono di questa conversazione dall'ultima "seria" avuta a casa sua.

"Ok allora se non vuoi uscire" si arrese Victoria "perché sei un pervertito" sentenziò "..girati."

Sergio scrollò il capo dandole le spalle continuando a ridere per il buffo comportamento della ragazza.

Victoria si avvicinò al letto, prese i suoi vestiti e si rivestì alla velocità della luce.

Sergio non osò voltarsi fino al suo segnale per paura che cacciasse un altro urlo da tentativo di omicidio. Nel corridoio intanto, il vociare dei compagni di squadra e i soliti scherzi da camera a camera.

"Posso?"

Victoria si voltò rapidamente verso lo specchio controllò di essere presentabile e si schiarì la voce. "Ok, girati."

Il ragazzo eseguì vedendola vestita. "Accidenti, Superman si cambia in più tempo." osservò.

"Ho imparato quando il mio ex doveva buttarmi fuori di casa perché aveva allenamento ed era in ritardo.." ribatté provocatoria Victoria.

"Davvero? La mia ex mi chiudeva nel balcone perché sua cugina veniva a portare la colazione.." fu la risposta di Sergio ricordando un divertente episodio di una mattina di Ottobre.

"E' successo solo una volta dai! Non pensavo fosse Ines!" si giustificò Victoria.

Improvvisamente l'imbarazzo era svanito e Victoria era anche riuscita ad avvicinarsi al ragazzo per parlargli.

"Di cosa volevi parlarmi?" domandò all'improvviso Sergio, facendosi serio.

"Ecco...non trovi ci siano un po' di cose da chiarire?"

"Sono tutto orecchi."

Victoria sospirò. Non si era preparata un discorso era come improvvisare a teatro, dare voce ai suoi pensieri era anche più difficile di recitare senza copione.

"Ecco...il fatto è che.." il tutto era reso ancora più ostico dal fatto che gli occhi scuri di Sergio che in quel momento sembravano essere più luminosi del solito, erano puntati su quelli chiari di Victoria.

"Queste settimane mi hanno dato modo di riflettere e..sono arrivata alla conclusione che siamo grandi abbastanza da non litigare perchè non porta da nessuna parte se non a ferire l'altro."

"Su questo sono d'accordo." rispose lui ascoltandola interessato come non mai.

"E poi...abbiamo bisogno entrambi di..un equilibrio che prima avevamo e adesso non abbiamo più. Quando è...insomma sai quando, io mi sono buttata sul lavoro esagerando e tu..ho visto che non va tanto bene in campo."

"Beh può capitare un periodo brutto per un giocatore."

"Sì ma sappiamo bene che questa.."disperazione" dipende da noi e da ciò che è successo."

"Come facciamo a trovare quell'equilibrio perso se quell'equilibrio era dato dal fatto che stavamo assieme?" domandò Sergio.

Victoria ci pensò. Sembrava che non ci fosse altra possibilità per loro che stare assieme per sentirsi "equilibrati" e forse era realmente così ma Victoria non era ancora pronta a dimenticarsi di tutto così, in un batter d'occhio.

"Io non sono pronta a..dimenticare" confessò col cuore in mano. "Forse un giorno passerà ma..ho bisogno di tempo."

Sergio ci pensò un momento prima di dirle qualcosa.

"Avevi pensato a qualcosa?"

"Si potrebbe...ricominciare da capo? Insomma a volte vorrei davvero premere rewind e tornare indietro,a quando io e te eravamo...Sergio e Victoria."

Trilogia con Sergio RamosDove le storie prendono vita. Scoprilo ora