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Il freddo mi penetrava dentro, nonostante la felpa.
Nella luce del lampione potevo vedere Giorgio e insieme a lui c'era una ragazza.
Era alta poco più di lui per via dei tacchi, aveva dei leggins e una maglietta aderenti. Le labbra rosso fuoco e uno spesso strato di eye-liner e mascara.
La ragazza sussurrò qualcosa all'orecchio del mio ragazzo e poi si scostò di qualche passo.
Mi guardava con sguardo felino e predatore. Sembrava volesse spazzarmi via con lo sguardo.
Giorgio cadde a terra, riverso su un fianco.
La ragazza lo guardava con sguardo trionfante, si abbassò e gli disse qualcosa.
Quando si rialzò gli brillò qualcosa in mano.
Ci impiegati un attimo a capire di cosa si trattava.
Mi slanciai in una corsa sfrenata per inseguire la ragazza che se ne stava andando.
Il sangue mi pulsava forte nelle vene e lo sentivo sin dentro le orecchie.
La raggiunsi, le afferrai il braccio e lei si girò sinceramente stupita.
Dettata dalla follia del momento le tirai un pugno.
-Brutta troia! Che cosa gli hai fatto!- urlai.
-Mi hai rovinato la faccia- scandì le parole con rabbia.
Mi si annebbió la vista dalla rabbia.
Lei lo aveva pugnalato, e non era la prima volta, e aveva il coraggio di dire che le avevo "rovinato la faccia"!!
Le tirai un altro pugno e lei cadde, sbilanciata sui tacchi.
Le sputai addosso e corsi da Giorgio.
Scivolai sulle ginocchia strappando i pantaloni.
La ferita non era profonda.
La lama era affondata solo di qualche centimetro.
-Giorgio! Amore ti prego... Guardami!- gli misi una mano sulla ferita per chiuderla e una sotto il mento.
Toccando mi accorsi che la lama era affondata proprio nel punto in cui lui l'aveva affondata lui.
Il cuore mi batteva a mille.
Lui aprí gli occhi.
-Oddio! Giorgio!- stavo tremando e la mia voce non era particolarmente alta.
-Ila- riuscì a dire.
-No, non parlare. Quella puttana ti ha colpito dove avevi i punti ed ha affondato-
-Portami a casa...- disse e io annuii.
Lo tirai su a che se a fatica e gli feci mettere il suo braccio sulle mie spalle.
A fatica riuscii a trovare la strada e a portarlo nell'albergo.
Quando aprii la stanza lo adagiai sul divano cercando di non sporcarlo.
Presi uno straccio e glie lo prometti sull'addome.
Ero arrabbiata con lui, ma allo stesso tempo preoccupata.
Sapevo che mi tradiva!
-Ila fammi spiegare ti prego...- cercò di dire.
-No Giorgio stai zitto!- sbottai, stavo armeggiando con delle bende e le feci scivolare. Le raccolsi spazientita e urtai l'acqua ossigenata che cadde rovesciando il contenuto.
-Merda!- la misi in piedi prima che si consumasse tutta e mi lasciai scappare delle lacrime.
Lacrime amare e di frustrazione.
Ero riuscita a farmi scappare l'unica cosa a cui tenevo davvero.
-Ei ei ei- Giorgio si sporse a fatica verso di me -Smettila di piangere e fai quello che devi fare. Poi dammi la possibilità di spiegare...- buttò la testa all'indietro visibilmente stanco e affaticato.
Asciugai le lacrime con il dorso della mano e ricominciai a medicarlo.
Volevo avere spiegazioni.

Supereroe FallitoWhere stories live. Discover now