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GIULIO POV'S

Ilaria aveva esagerato e ora ne stava pagando la conseguenza.
Giorgio aveva caricato il pugno e si stava abbattendo su di lei.
Ilaria stava provando a difendersi, urlando e coprendosi con le mani.
Dopo un attimo di sorpresa mi buttai su Giorgio e cercai di fermarlo.
Di nuovo quello sguardo.
Gli occhi sembravano completamente neri.
-Basta! Smettila Giorgio! Le fai male!- urlai.
Lui sembrò calmarsi.
I suoi occhi tornarono normali e spaventati. Come sempre quando aveva queste crisi.
Lo spostai con il corpo davanti a me e lo scossi per le braccia.
-Ora basta! Ila ha ragione. Non puoi impedirle di fare quello che vuole- cercai di parlare con voce pacata, senza emozioni. Altrimenti sarebbe successo un guaio.
-Giulio devo andarmene. Devo starle lontano, sono un pericolo per lei- aveva la voce rotta. Come mille pezzi di vetro.
Ilaria era stesa sul pavimento e aveva il viso coperto dalle braccia.
Non sapevo bene se stesse piangendo o fosse svenuta.
Era così piccola e fragile.
Mi inginocchiai accanto a lei e la presi dolcemente fra le braccia.
Aveva un occhio nero e un labbro gonfio.
L'amore prende a botte e questo tu lo sai. Un occhio nero e un labbro gonfio è ciò che ti lasciai.
Assurdo.
Le misi la mano dietro il collo e le passai il pollice sulla guancia.
-Cucciola ti prego svegliati- sussurrai.
Era così fragile.
Ma dietro quella struttura fragile c'era una ragazza con un carattere fortissimo.
Io lo sapevo.
Lo sapevo benissimo.
-Per favore. Ilaria svegliati!- continuai.
Con il pollice continuavo a tracciare cerchi e linee immaginari.
Lei aprí piano gli occhi. O meglio l'occhio dato che quell'altro era molto gonfio.
-Giorgio- provò a dire.
-Cucciola- sussurrai grato del fatto che si fosse svegliata.
-Giulio!- si alzò a sedere.
Si portò una mano alla testa e strinse forte gli occhi.
-Va tutto bene. Sono qui-
Riaprì piano gli occhi.
-Sono ridotta male?- chiese.
La guardai.
L'occhio aveva assunto un colore violaceo e il labbro cominciava a sanguinare.
-Diciamo che non sei Angelina Jolie-
-Dai smettila!- rise un po' dandomi una piccola pacca sulla spalla.
-Beh vediamo... Hai un bellissimo occhio viola e un labbro che sembra rifatto, anche male aggiungerei, che sta versando sangue- la guardai sorridendo divertito e aggiunsi -Cosí va meglio?-
Lei rise e io la seguii nella risata.
Adoravo vederla ridere.
-Verrai al tour. Nessuno te lo impedirà- le dissi, tornando serio.
-Grazie nano- mi baciò la guancia, cercando di mascherare una smorfia di dolore, poi mi chiese
-Giorgio?-
Mi girai per vedere dove fosse.
Ma lui non c'era.
Era sparito.

Supereroe FallitoWhere stories live. Discover now