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Passammo il resto del giorno a girare per Roma.
La sera andammo a prendere una pizza e una birra poi tornammo a casa.
Era una buona compagnia la sua, ma rimaneva il fatto che era irritante.
Quando varcai la soglia di casa venni investita dagli urli di mia madre.
-Ilaria Smith! Dove ti eri cacciata! Ho provato a chiamarti ma non rispondevi!- posò lo sguardo su Giorgio e aggiunse -E questo chi diamine è?!-
-Ma vuoi stare calma!- sbraitai.
-Dimmi dove sei andata!-
-Allora smettila di urlarmi addosso! Non ti sopporto! Ogni volta la stessa storia!- urlai.
-Va bene!- si sedette e io presi un grande respiro per calmarmi.
-Mentre voi eravate a fare spesa io sono uscita e sono andata al parco. Giorgio- lo indicai con un pollice -Mi ha raggiunto. Lui è il ragazzo che la nonna ha ospitato. Mi ha portata a vedere il Colosseo che avrei voluto visitare da tanto tempo e poi siamo andati a prendere una pizza- conclusi passandomi una mano tra i capelli biondi con le sfumature rosa.
-Scusa- la mamma si alzò e mi abbracciò. Abbozzai un mezzo sorriso e mi diressi di sopra in silenzio.
Mi buttai sul letto stremata da quella giornata. Ero davvero stanca e non ci misi molto ad addormentarmi.
Caddi in un sonno agitato. Pieno di incubi assurdi.
Mi svegliai di colpo, ansimante.
Diedi uno sguardo alla sveglia: 7:00.
Sentii una musica provenire da fuori così presi la felpa dalla sedia e la indossai sopra il pigiama.
La cucina era deserta, come il salone e il resto delle altre stanze.
Sul frigo c'era un bigliettino scritto frettolosamente da mia madre:
Siamo dovuti andare a prendere alcune cose a casa. La nonna è voluta venire. Saremo di ritorno stasera.
Un bacio.
La mamma.
-Grandioso!- sbuffai accartocciondoando il biglietto e gettandolo via.
La musica sembrava provenire da fuori così esco in giardino.
Giorgio era lì con un portatile in mano e la base di una canzone.
Lui faceva le parole.

-...Volevo lasciare il segno in ogni mia canzone. Volevo ispirare altre persone a dare il meglio ma io come posso fare del bene, io non posso Dio guardami, io sono un Mostro! La musica mi ha reso grande e ora non trovo le parole all'altezza della mia arte. Non credo più in me stesso sto impazzendo, sto perdendo tutto. Ho messo in dubbio il mio talento vi prego vi chiedo aiuto! Sembra che tutto stia cedendo su di me. Tu mi conosci, io non sono niente senza il rap!-
Un brivido mi percorse la schiena.
Sembravano così spontanee quelle parole...
Mossi un passo in avanti e calpestai qualcosa che si spezzò facendo sobbalzare Giorgio.

Supereroe FallitoWhere stories live. Discover now