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Conoscevo fin troppo bene casa sua.
Una villetta bianca fuori dal centro.
I mobili dentro erano quasi tutti bianchi. Il divano, in sala, era nero.
Adoravo il nero.
Andai in camera sua senza neanche aspettarlo. Ormai era un'abitudine.
Il letto aveva una trapunta nera.
La scrivania era bianca e anche la sedia.
Il contrasto tra il bianco e il nero era qualcosa di meraviglioso.
Per terra c'erano due sacchi a pelo celesti.
Mi diressi all'armadio vicino alla scrivania. Lo aprii e cercai una canotta da mettere per la notte.
La indossai buttando i miei vestiti sulla sedia della scrivania.
Scesi di sotto.
-Ei! Allora vieni a dormire! Sto morendo di sonno!- dissi guardandolo chiudere il telefono.
-Oh si... Doveva venire anche Giorgio. Tra dieci minuti sarà qui- mi annunciò.
-Oh beh... Okay- ero agitata all'idea che sarebbe venuto anche lui. Non sapevo bene il motivo ma non mi piaceva.
-Intanto andiamo- andò di sopra e io lo seguii.
Lo trovai dentro il sacco a pelo. Entrai anche io nel mio e mi avvicinai a lui per non sentire freddo.
Mi sdraiai e dopo poco suonò il campanello. Giulio prima di alzarsi mi lasciò un bacio sulla guancia e poi andò ad aprire.
Li sentii salutarsi e poi i loro passi risuonarono sulle scale.
-Ciao Giorgio!- lo salutai una volta entrato. Lui accennò un sorriso.
-Puoi dormire sul mio letto se vuoi- Giu si rivolse a Giorgio indicando il letto.
Lui aprí la bocca per ribattere ma la richiuse dato che Giulio si era infilato nel suo sacco a pelo.
Guardai Giorgio scivolare sotto le coperte e mi ricordai del bacio che la mattina mi aveva lasciato. Quasi senza accorgermene portai una mano alla guancia, dove le sue labbra si erano posate calde e morbide.
Nessuno sembrava avere sonno.
-Mettiamo su un film?- propose Giu.
-Ancora?-
-Perché no..- diede un'alzata di spalle e si alzò per prendere un CD.
-Horror?- chiese.
-Andata- approvò Giorgio.
Io ero abbastanza riluttante all'idea, ma ero persa nei miei pensieri e non riuscii a dire di no.
Ci sistemmamo entrambi sul letto, Giulio piuttosto infondo mentre io poggiai la schina contro il muro, accanto a Giorgio.
Il suo profumo mi investì e mi riscosse dai miei pensieri.
Lo vidi posare lo sguardo qualche secondo di troppo sulle mie gambe seminude e io arrossii violentemente.
Per riprendermi decisi di alzarmi e prendere una coperta. Nulla da fare, il suo sguardo continuava a restarmi addosso.
Presi una coperta dall'armadio e mi avvolsi. Era morbida.
Tornai a sedermi accanto e lui, completamente avvolta dal quel tessuto morbido e caldo.
Verso la metà persi qualsiasi interesse per il film e appoggiai la testa sul muro e poi scivolai sulla spalla di Giorgio. Non sembrò dispiacergli così mi sistemai meglio.
Ero tranquilla, ma una strana sensazione si faceva largo nel mio petto.
Cercai di ignorarla fino a fine film quando andai a coricarmi nel sacco a pelo, molto vicina a Giulio.
Ci furono un paio di -Buonanotte- piuttosto assonnati e poi più nessun rumore.

Supereroe FallitoWhere stories live. Discover now