28

627 53 1
                                    

Quel pomeriggio mi feci accompagnare da mio padre a casa di Giulio.
Entrai con la mia copia di chiavi.
Mi piaceva avere una copia delle chiavi di casa sua. Per me significava che lui si fidava di me. E di questo ne ero segretamente entusiasta.
-Sono quii!!- dissi entrando.
Giorgio uscí dalla cucina e quando mi vide i suoi occhi si illuminarono.
-Sei bellissima!- affermò venendomi incontro e lasciandomi un bacio sulle labbra.
-Ila!- Giulio scese correndo dalle scale e io andai ad abbracciarlo.
-Tutto okay?- mi chiese.
-Certo- risposi.
-Nano noi usciamo per un po'- annunciò a Giulio, che annuì lasciandomi andare.
-Divertitevi!- mi baciò la guancia e poi sparí in cucina.
Giorgio mi tese la mano e io la afferrai.
Mi portò fuori.
-Dove mi porti?- gli chiesi chiudendo la porta.
-A fare un giro-
-Ma dov'è la macchina?- gli chiesi.
-Macchina? Mai parlato di macchina!- disse lui entrando nel piccolo garage della casa.
-Non vorrai mica andare a piedi! Non è che sia proprio caldissimo!- sbottai.
Lui uscí dal garage e mi tappò la bocca con un bacio.
-Puoi stare in silenzio solo un momento?-
Aprii la bocca per ribattere ma poi la richiusi, ripensandoci.
Lui tornò dentro e ne uscí poco dopo in sella a una bellissima moto nera e fiammante.
Era lucida e splendente sotto i deboli raggi del sole invernale.
-Wow! È magnifica!- dissi avvicinandomi.
-Sali- mi incitò lui e io feci quanto chiesto.
Salii sistemandomi dietro di lui.
Mi porse il casco e lo indossai.
Mi aggrappai alla sua vita e poi lui mise in moto.
Partiti.
L'asfalto sfrecciavano sotto di noi.
Tutto intorno a noi aveva contorni i distinti e sfocati.
Mi strinsi più forte a lui e gli urlai per contrastare il vento
-Ti prego non correre!-
Lui mi guardò dallo specchietto.
Sentii il suo petto alzarsi e abbassarsi violentemente e capii che stava ridendo.
-Giorgioo! Ti prego!- mi strinsi di più a lui, perché in quel momento stava facendo una brutta curva.
Non eravamo più in città, ma eravamo in campagna.
Si fermò di lì a poco e quando fermò la moto tirai un sospiro di sollievo.
Scesi togliendomi il casco e per un attimo tutto il mondo sembrò girare e cadermi addosso.
Le ginocchia mi cedettero e io caddi a terra.
-Chi ti ha insegnato a guidare!- disse a metà tra l'infuriato e il divertito.
Lui rise e mi porse la mano che afferrai per tirarmi su.
Lui mi attirò a sé e posò le sue labbra sulle mie.
Dischiusi le labbra dandogli accesso.
Le sue mani passavano sul mio braccio su e giú.
Io avevo posato una mano sul suo petto e un'altra dietro il collo attirandolo sempre di più a me.
Mi trascinò giú a terra.
Io sotto di lui.
Il suo peso però non mi schiacciava.
Muoveva le sue mani sotto la mia maglietta facendomi rabbrividire.
Intrecciai le mie gambe alle sue.
Ci baciammo per un tempo che a me sembrò un'ora.
Alla fine lui si sdraiò accanto a me.
I nostri respiri affannati si riversavano fuori condensandosi in nuvolette bianche.
Attorno a noi c'era solo silenzio. Ma non era imbarazzato.
Per la prima volta dopo tanto tempo stavamo davvero bene.
Rabbrividii e misi la mia testa sul suo petto.
Lui tirò un respiro profondo e contro ogni mia aspettativa si mise a cantare.
-Stenditi di fianco a me. Condividiamo insieme il buio. Mano nella mano fra le tenebre, sento di avere la mia vita in pugno. E questi diavoli che ho intorno al letto, aspettano soltanto che io mi addormento.
La realtà degli incubi mi fa spavento.
Un coltello mi apre il petto e un intervento a cuore aperto!
Con la porta e le finestre chiuse, qui non entra più la luce! Ma se mi sfiori posso riaprire gli occhi, le lacrime si seccano, ogni ferita si richiude.
Io ti prometto che imparerò a non odiare tutto ciò che ho! Che sia pioggia o che sia neve, sia nel male che nel bene per il tuo nome io ucciderò...-
Mi alzai sorreggendomi con una mano.
-È bellissima... Non l'avevo mai sentita prima...!-
-Infatti me la sono inventata ora- mi disse.
Per me..?
-Si. Per te- aggiunse lui rispondendo a una domanda che gli avevo posto solamente con gli occhi.
-Ti amo- gli dissi, poi mi abbassai e lo baciai.

Supereroe FallitoWhere stories live. Discover now