Capitolo 12

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  "Sapevo di trovarti qui"

Lauren si voltò per guardare verso l'entrata del dojo, trovando Celine che le sorrideva.

"Hey" fece un respiro, alzando le braccia sopra la testa mentre cercava di riprendere fiato dagli esercizi.

"Sai che è sabato, vero?" sorrise Celine, prendendo il saluto di Lauren con un invito ad entrare nel dojo.

"Yep" annuì Lauren, muovendosi per prendere la bottiglietta d'acqua e ci fece un sorso "Perché?"

"Beh di solito di sabato si dovrebbe fare un pausa dagli allenamenti" scherzò Celine.

"Così mi è stato detto" mormorò Lauren, ricordandosi la simile conversazione che aveva avuto con Camila. Alzò le spalle "Ho solo tanto lavoro da fare se voglio essere pronta per una missione ancora"

"Le tue ferite sono così tanto brutte?" chiese Celine, preoccupazione si fece spazio nel suo tono.

"Uh... sai..." Lauren si passò una mano tra i capelli "Solo inconvenienti" disse "Sto iniziando abbastanza a capire come affrontarli"

"Beh, se ti servisse qualche aiuto..."

Lauren sorrise con una mezza smorfia "Si. Certo"

"Quindi, passi tutti i sabati qui in questi giorni?" chiese Celine.

"Qualche volta"

Lauren alzò le spalle. Beh, era solita fare così. Prima che lei e Camila si avvicinassero così. Ad essere onesti lei era lì ora perché stava cercando di tenersi occupata. Una Lauren annoiata portava a pensieri. Pensieri che coinvolgevano principalmente Camila. Che a turno portavano al circolo di pensieri confusi sul da farsi riguardo tutta la loro situazione. I quali portavano poi Lauren a essere più frustrata con l'intera questione. Così aveva deciso che era meglio evitare tutta questa cosa del pensare per ora. Magari Camila l'avrebbe baciata ancora e avrebbe capito di più sul da farsi.

Aspetta. No. Non vogliamo che Camila ci baci di nuovo. È per questo che è partita tutta sta cosa. Baciare Camila = cattivo. Non vogliamo baciare Camila.

"Hanno organizzato una festa per stasera" dichiarò Celine, camminando fin dove era seduta Lauren e la guardò "A quanto pare sarà divertente"

Lauren inarcò un sopracciglio "Sai che le feste del CHERUB finiscono sempre con almeno il cinquanta per cento di noi che vengono beccati e lasciati con tre mesi pieni di punizione, vero?"

"Non è parte del divertimento, allora?" rise Celine.

"Lo è se sei una di quelle persone che riescono a darsela a gambe"

"Se ricordo correttamente, eri abbastanza brava a scappare dalla sicurezza" Celine sorrise "Certamente mi ha salvata dall'essere beccata numerose volte"

Lauren ridacchiò "Si, be, sono molto più lenta questi giorni" disse "Non penso di potere sfuggire alla sicurezza così facilmente"

"Beh, ne varrebbe sicuramente la pensa scoprirlo" scherzò Celine "Andiamo. Divertiti un po' e vieni alla festa con me"

Lauren si morse il labbro inferiore, riflettendo sulla proposta. Onestamente, non le dispiacerebbe lasciarsi andare per una sera. E l'altra alternativa era stare rinchiusa nella sua stanza. Che, ancora, coinvolgeva pensieri. Riguardo una certa adorabile mora ispanica.

Pendendo una decisione, Lauren annuì ragionevolmente "Okay, certo. Vengo"

"Aspetta, seriamente?" Celine si sorprese "Non devo neanche pregarti?"

Lauren ridacchiò, scuotendo la testa e alzandosi "Però non arrabbiarti se decido di andarmene dopo dieci minuti" avvertì, prendendo la sua borsa "Mi preparo e ci vediamo al tuo dormitorio tra un'ora?"

Celine sorrise "Certo"

***
"Alzati" ordinò Dinah mentre fece irruzione nella stanza sua e di Camila, camminando verso la sua amica e strappò il libro dalle mani di Camila.

Camila sussultò, guardando Dinah e saltò in avanti in un tentativo di riprendersi il libro "Ridammi il mio libro!" piagnucolò, le sue mani trovarono solo aria a causa del veloce movimento di Dinah che si allontanò.

"Ragazza hai seriamente intenzione di passare il sabato sera rinchiusa in stanza a leggere?" chiese Dinah con uno sguardo inquisitorio.

"Questo è il piano" sbuffò Camila, arrendendosi nel cercare di recuperare il suo libro e ricadde ancora sul letto, girandosi sullo stomaco e nascose la faccia nel cuscino.

"Beh, non te lo lascerò fare"

"Voglio solo stare da sola"

"Che c'è di sbagliato in te?" la pressò Dinah "Sto cercando di essere carina e non chiederti cosa è successo con Lo, ma dio, Mila. Almeno dammi un motivo per il quale sei così presa male da tutta la settimana" mise un broncio "Mi manca la Mila divertente"

"La Mila divertente si è andata a nascondere"

"Perché?"

"Ha capito che le persone fanno schifo"

Dinah girò gli occhi al cielo "Qualche persona in particolare?"

"Principalmente le ragazze dagli occhi verdi" rispose Camila con uno sbuffo "Sono le peggiori"

"Sai, mi sarebbe più facile prendere una posizione se sapessi che cavolo sta succedendo tra voi due"

Camila sospirò, girandosi sulla schiena a guardare il soffitto un po' accigliata, restando in silenzio.

"Va bene" sbuffò Dinah "Non me lo vuoi ancora dire?"

Camila scosse la testa decisamente.

"Ugh, okay. Non dirmelo" si lamentò Dinah "Tutto quello che importa ora è che tu" fece un cenno a Camila, muovendosi per afferrare le sue caviglie "Alzi quel tuo bel culo e vieni alla festa con me"

Prima che Camila potesse rispondere si ritrovò senza tanti complimenti giù dal letto. Si lasciò scappare un forte urlo quando cadde sul pavimento con un doloroso tonfo.

"Dinah!" esclamò, guardando in alto all'espressione della sua amica compiaciuta con un'occhiataccia "Fa male"

"Nessun dolore nessun guadagno"

"Non ha nemmeno senso"

"Certo che ce l'ha. Comunque" Dinah alzò le spalle, andando verso l'armadio di Camila e cercò tra i vestiti. Avvistato qualcosa di accettabile, lanciò un vestito azzurro a Camila "Vestiti e mettiti qualcosa in faccia"

"Mettermi qualcosa in faccia?" ripeté Camila, guardando Dinah con un'espressione irritata.

"Si, dai. Trucco... una maschera..." scherzò Dinah tornando subito seria "Qualsiasi cosa che porti quella" Dinah fece un gesto alla faccia di Camila "A fare di nuovo conquiste"

Camila rimase scioccata "Scusami?" rispose, sentendosi insultata.

"Con tanto amore, Mila" disse Dinah "Ma è da tutta la settimana che te ne vai in giro come fossi uno zombie. È ora di ricordare a tutti che sei più di una faccia non lavata e di una che va in giro sempre in tuta"

"È bello andare sempre in giro in tuta!" protestò Camila.

"No in pubblico non molto. Ora preparati"

Camila si lamentò, prendendo il vestito e si alzò "Ti odio" mormorò, camminando verso il bagno "Non dimenticarlo"

"Anche io ti voglio bene, boo" le rispose Dinah, facendo un occhiolino scherzoso a Camila che le diede in risposta un'occhiataccia.

***
"Se questa festa viene scoperta ancora dalle maglie bianche ti butto fuori dalla camera" disse Camila, guardando Dinah mentre attraversava malvolentieri il campus con 'amica.

"Oh ti prego" derise Dinah "Ci hanno scoperti tipo una volta. E non ti hanno nemmeno beccata. Ally è finita con dei giri mattutini extra per due mesi e dopo quello viene ancora stasera"

"Si beh Ally non ha avuto la mia settimana"

"Sarei più comprensiva se mi dicessi perché hai avuto una brutta settimana" ripetè per la millesima volta Dinah.

Camila sbuffò, roteando gli occhi mentre raggiungevano il vecchio edificio degli allenamenti dove era stata organizzata la festa. Da fuori sembrava silenzioso come sempre, non il minimo presentimento a un occhio esterno di quello che stava accadendo all'interno. Naturalmente gli agenti del CHERUB avevano sviluppato dei metodi per non essere rintracciati dai loro superiori nel tempo. La maggior parte delle feste finiva con loro che facevano chiudere bottega, era diventato quasi un gioco negli anni per i ragazzi vedere quanto poteva andare avanti la festa prima di essere scoperti. Nella sua breve permanenza, Camila stava ancora aspettando una festa del CHERUB il cui risultato non fosse una corsa impazzita verso i propri dormitori senza essere beccati.

Arrivando alla grande porta dell'edificio, Dinah tirò fuori il telefono per mandare un messaggio a Ally e Normani, facendo sapere loro del loro arrivo e chiedendo loro di farle entrare nell'edificio blindato.

"Gli conviene che abbiano i telefoni dietro" mormorò Dinah, appoggiandosi alla parete mentre aspettava una risposta.

Camila si guardò intorno con uno sguardo assente, ridacchiando alla vista di strane persone che sgattaiolavano per raggiungere l'edificio. Quando i suoi occhi finirono su una particolare coppia, il suo stomaco si ritorse. Certamente. Sarebbe stato troppo facile per Camila iniziare la serata in maniera positiva.

Quando Celine e Lauren le raggiunsero, Camila fece finta di non averle notate, voltandosi dall'altra parte verso la porta.

"Hey Dinah" Celine sorrise quando lei e Lauren arrivarono.

Dinah guardò avanti, sorrise quando riconobbe le due "Da tanto che non ci si vede, ragazza!" esclamò, stringendo immediatamente Celine in un abbraccio.

Camila si voltò malvolentieri, i suoi occhi incontrarono brevemente quelli di Lauren prima di distogliere lo sguardo. Seriamente? Lauren era seriamente andata a quella festa con Celine? Incredibile. La ragazza dagli occhi verdi probabilmente non ci aveva pensato due volte al loro bacio. Probabilmente era troppo rapita da quello che trovava così affascinante di Celine. Ugh.

"Ciao, io sono Celine" la ragazza presente salutò Camila, stendendo la mano per presentarsi.

Camila forzò un sorriso a labbra strette sul volto, stringendo la mano di Celine "Camila"

Lauren guardava Camila un po' accigliata, odiando l'ovvio tentativo che l'altra ragazza stava facendo per evitare il contatto visivo. Faceva schifo. Sapeva che non sarebbe dovuta andare a quella stupida festa.

La ragazza dagli occhi verdi non potè fare a meno di guardare Camila, presa dal ben accessoriato abito azzurro e notò il modo generoso in cui le avvolgeva i fianchi. Camila aveva sempre avuto delle gambe così belle?

Cercando di mantenere uno stato di nonchalance Camila finalmente guardò Lauren, beccando la ragazza nel mezzo di un sorriso che la osservava e causò l'arrossimento istantaneo delle sue guance.

"Ciao" lei mormorò rigidamente.

Gli occhi di Lauren incontrarono quelli di Camila, uno sguardo sorpreso sul volto per non esserselo aspettato.

"Um- ciao" le sorrise nervosamente, Dinah e Celine guardavano curiosamente l'imbarazzante scambio tra le due.

"Allora..." iniziò Celine "Tu e Lauren vi allenate insieme, giusto?" chiese a Camila, sorridendole dolcemente.

"Um... si" rispose Camila gentilmente, anche se dentro fremeva dalla voglia di entrare per uscire da quella situazione.

Celine annuì, sentendo l'imbarazzo del momento "Figo"

Finalmente, la porta si aprì, una Ally e una Normani già un po' brille urlarono al gruppo entusiasmate.

"Ce l'avete fatta!" esclamò Normani, facendole entrare velocemente e richiuse la porta alle loro spalle.

Le orecchie di Camila furono invase immediatamente da musica altissima, il posto pieno di facce familiari che ballavano e si intrecciavano gli uni con gli altri, bicchieri rossi in mano che senza dubbio contenevano qualsiasi tipo di alcol economico che gli agenti del CHERUB erano riusciti a prendere.

Mentre Ally e Normani le guidavano verso l'area dei drink Camila sentì una mano che la fece fermare, la mora si girò per incontrare un paio di ansiosi occhi verdi.

"Cosa?" disse Camila scocciata, tenendo uno sguardo freddo verso Lauren.

Lauren si ritrasse al tono arrabbiato della ragazza "Um... non ti preoccupare" mormorò, rilasciando la mano di Camila.

Camila aggrottò la fronte "Okay"

"Mi dispiace" sbottò Lauren.

"Per cosa?"

"Solo... mi dispiace" mormorò Lauren.

"Okay, allora" sbuffò Camila, scuotendo la testa per il disagio "Be, meglio che torni da Celine" disse pungentemente "Sono sicura che ti sta aspettando"

"Camila, non è come sembra"

Camila guardò Lauren, i suoi occhi si socchiusero leggermente mentre cercava di leggere l'espressione della ragazza.

"Certo che non lo è" mormorò, voltandosi per raggiungere di nuovo il gruppo.

***
Lauren era seduta sul fondo contro un parete, facendo sorsi dal bicchiere che aveva in mano e guardava la festa che andava avanti intorno a lei. Aveva tentato di lasciarsi andare e divertirsi, ma tutto quello a cui poteva pensare era Camila. Non sapeva cosa fare per migliorare le cose. Non poteva dare a Camila quello che voleva, era troppo. Ma poteva mai essere semplicemente amica con la ragazza dopo l'ultima settimana? Camila aveva lasciato la sua testa appena prima del loro primo bacio, ora era letteralmente l'unica cosa nella sua mente.

"Ti stai annoiando?"

Lauren alzò lo sguardo, trovando Celine che si era seduta di fianco a lei.

"No" Lauren sorrise svogliata "Solo... riprendendo"

"Bello" annuì Celine "Be, la pista da ballo stava diventando un po' troppo incasinata per i miei gusti" aggiunse giocosamente "Ho pensato fosse tempo di venire a trovarti"

Lauren ridacchiò "Come mai?"

"Normani stava ballando stranamente con Camila e Dinah. L'ultima volta che ho intravisto Dinah stava twerkando" sorrise Celine "Sono sempre state così pazze?"

La ragazza dagli occhi verdi rise all'immagine che si era creata nella sua testa e alzò le spalle "Hmmm, Dinah è sempre stata decisamente pazza" scherzò "Penso si che tirino fuori la stranezza l'une dall'altre. Incolpo chiunque abbia messo Camila e Dinah nella stessa stanza"

Celine rise, le due rimasero in un piccolo silenzio prima che parlasse ancora.

"Allora che succede a Camila?" chiese.

Lauren aggrottò la fronte "Umm... che cosa intendi?"

"Non lo so" Celine fece spallucce "Non penso di piacerle molto"

"Oh" Lauren spostò lo sguardo, tenendo una certa nonchalance "Davvero?"

"Si" annuì Celine "Voglio dire... è stata abbastanza una stronza"

Lauren sbuffò, ridendo "Camila non è capace di essere una stronza"

"Beh, non è stata esattamente carina"

"Probabilmente te lo sei solo immaginato" dichiarò Lauren, sentendo il bisogno di difendere Camila.

"Praticamente mi ignora ogni volta che cerco di avere una conversazione con lei" spinse Celine.

"Non devi piacere a tutti" scherzò Lauren, volendo portare a una veloce conclusione la conversazione.

Celine sospirò in sconfitta "Comunque" mormorò "Sta succedendo qualcosa tra voi due?"

Lauren si pietrificò, arrossendo "Um- non...io-io non davvero..." cercò di parlare, prendendo un bel respiro "No. Io... no. Non sta succedendo... niente"

Celine la fissava "Sei sicura?"

"Si"

"Non sembri cosi sicura però" prese in giro Celine, facendo un mezzo sorriso.

Lauren scosse la testa "Siamo solo... solo amiche"

"Okay, figo" annuì Celine "Beh... è una buona cosa allora"

Lauren corrugò la fronte "Buona?"

"Si" sorrise nervosamente Celine "Voglio dire... mentirei se dicessi che non ho ancora dei sentimenti nei tuoi confronti, Lauren" disse "Non abbiamo mai avuto una vera e propria fine, no?"

"...Beh, è stata una decisione comune, no?" Lauren si accigliò.

"Lo so. E penso fosse la decisione migliore per noi di rompere allora" annuì Celine "Stavamo entrambe lavorando sui nostri allenamenti, e tu eri sempre fuori in missione. Ha senso" concordò "Ma...ecco... le cose sono cambiate molto da allora"

"Parlamene" ridacchiò Lauren "Sono segregata in questo fottuto campus da non so quanto"

Celine sorrise, avvicinandosi a Lauren e si spinse oltre per prendere la sua mano nelle sue.

"Quello che sto cercando di dire" iniziò Celine, facendo un bel respiro "È che penso... penso che dovremmo fare un altro tentativo. Noi"

Lauren abbassò lo sguardo sulle loro mani intrecciate, prendendo in considerazione l'idea. Non è che non lo sapesse. Sapeva che Celine provava ancora qualcosa per lei, nell'ultima settimana l'ha abbastanza confermato. Erano state bene insieme una volta, cosa poteva dire che non potessero esserlo anche adesso?

Forse per il fatto che ti piace incredibilmente Camila.

Ma Camila non era un'opzione. E Lauren aveva avuto sentimenti verso Celine, sentimenti che era sicura fossero da qualche parte. Non si può cancellare la loro storia. Lauren avrebbe avuto sempre un debole per Celine. Garantito che fosse molto infondo nei suoi pensieri questi giorni grazie a Camila, ma ancora... era vagamente lì. Con il tempo si sarebbe potuta innamorare di nuovo di Celine. Forse.

"Mi piaci ancora Lauren" mormorò Celine dolcemente, guardo Lauren con sincerità "E voglio esserci per te. Come più che un'amica"

Lauren sospirò, la fronte aggrottata "Io non..." sbuffò, cercando di mettere insieme i suoi pensieri "Um... ho bevuto un po'. Quindi è davvero difficile per me mettere insieme tutto ora"

"Beh" iniziò Celine, spostandosi ancora più vicina a Lauren e avvicinò leggermente il volto "Magari posso aiutarti a renderlo più facile"

Celine portò un dito sotto il mento di Lauren, guidando la ragazza a guardarla in maniera chiara. I suoi occhi caddero sulle labbra di Lauren brevemente e l'altra ragazza sussultò alla registrazione dell'azione.

"Celine..." avvertì Lauren, le sue mani allentarono la presa su quelle di Celine e si preparò per allontanarsi solo per premettere a Celine di andare più vicina.

"Solo... lasciati andare, okay?" la supplicò Celine, i suoi occhi onesti incontrarono quelli di Lauren.

"Okay?" mormorò Celine, il suo respiro colpiva le labbra di Lauren.

"Io non-" sbuffò Lauren "Celine io non-" prima che Lauren potesse finire la frase si trovò le labbra di Celine contro le sue.

Lauren rimase immobile, la sua testa girava a mille giri al minuto mentre Celine la baciava dolcemente. Chiudendo gli occhi, Lauren si fece prendere dal bacio, cercando per una specie di sentimento. Giusto qualcosa.

E per sua sorpresa, non c'era niente. Un piccolo accenno, una forma di conforto che la familiarità delle labbra di Celine le offriva.

Ma niente come il bacio di Camila. Onestamente, neanche lontanamente vicino a quello di Camila.

Portandolo a una fine Lauren si ritrasse da Celine, la ragazza più giovane la guardava con un'espressione confusa.

"Mi dispiace..." Lauren scosse la testa "È che..." rapidamente si alzò, guardando in basso verso Celine scusandosi "Solo... dammi del tempo, okay? Per pensarci su. Ho bisogno di tempo"

Senza aspettare una risposta da parte di Celine Lauren velocemente scappò, dritta verso l'uscita dell'antico edificio, non riuscendo a non notare gli occhi marroni feriti di Camila che la seguivano dall'altra parte della stanza.  

Undone (Traduzione Italiana)Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora