Capitolo 7

460 25 0
                                    

 Lauren si sedette sul suo letto, leggendo un fascicolo di un caso che era riuscita a scippare a Ian che riguardava gli ultimi avvenimenti delle gang dei Morelli e Bryant. Era scappata dal berbecue dopo poco più di un'ora, lasciando Zayn con un veloce saluto e sgattaiolando via prima che una delle ragazze potesse costringerla a rimanere. Certo, era stato quasi divertente; ed era stato sorprendentemente bello parlare con alcune delle persone che non riusciva più a incontrare nel campus.

Sospirò, girando pagina e analizzando le informazioni su di essa. Lauren sapeva che non era una cosa intelligente ossessionarsi con le gang così tanto; le era stato detto più volte come fosse importante che stesse lontana dalle persone che l'avevano torturata. Ma non poteva farci niente. Voleva essere preparata. Voleva sapere ogni movimento che facevano entrambe le gang, in modo che se avesse riavuto in caso finalmente, li avrebbe battuti per bene.

I suoi pensieri furono interrotti da un leggero bussare, la ragazza dagli occhi verdi scese malvolentieri dal letto e si avvicinò alla porta. Quando fece per aprirla i suoi occhi ri aprirono sorpresi alla vista del suo visitatore.

"Oh, hey!" Camila sogghignò, salutando imbarazzata con la mano "Tu umh... hai lasciato il barbeque"

Lauren ridacchiò, alzando il sopracciglio "Si, è vero. Che occhi da falco"

"Sta zitta..." arrossì Camila "Posso entrare?"

"Uh, si. Certo" Lauren si spostò, permettendo a Camila di entrare nella stanza e guardandola con uno sguardo di confusione.

Camila sbirciò tutt'intorno curiosamente, essendo nella camera di Lauren per la prima volta. Alla fine si ritrovò a guardare un piccolo collage di foto appeso a una delle pareti.

Sorrise quando notò più immagini di una faccia fresca, molto più giovane Lauren con le ragazze. Camila si chiedeva come fosse stato se fosse stata al CHERUB fin dalla giovane età. Sarebbero mai state amiche?

Quasi tutte le varie foto contenevano Lauren con principalmente Normani, Dinah e Ally, e altri strani amici qua e là, c'erano molte con lei e un ragazzo. Zayn Malik. Camila aggrottò la fronte al numero di foto della coppia. Certo, sapeva che i due dovevano essere amici, vedendo che erano entrambi maglie nere e chiaramente avevano passato molto tempo insieme negli anni, ma non aveva pensato che fossero così vicini. Loro non stavano... uscendo vero? No. Certo che no. Camila trascorreva ogni giorno con Lauren. Avrebbe realizzato a quest'ora se la ragazza aveva un ragazzo che le girava intorno. No? Lauren gliel'avrebbe detto, giusto?

Cercando di essere indiscreta, Camila si schiarì la voce "Quello è Zayn Malik, vero?" chiese, puntando una foto in cui erano ritratti Zayn e Lauren quando avevano una decina d'anni accoccolati uno all'altro. La foto era certamente tenera.

Lauren sbirciò oltre le spalle di Camila "Yep" rispose in fine, muovendosi ancora verso il letto buttandocisi sopra. Chiudendo il file dei Morelli/Bryant, lo buttò sotto il letto senza dare nell'occhio, sperando che Camila non l'avesse visto quando era entrata.

"Non sapevo che voi ragazzi eravate uniti" spronò ancora Camila, sperando di far parlare Lauren senza fare troppe domande.

"Uh, si" fece spallucce Lauren "Voglio dire, lo conosco in pratica da una vita quindi..."

Camila ridacchiò, guardando la ragazza dagi occhi verdi "Lauren, tu conosci tutti al CHERUB da una vita. Non vuol dire automaticamente che siete uniti"

"A te non ti conosco da una vita" fece un appunto Lauren inutilmente, soddisfatta del sottile velo di frustrazione sui lineamenti di Camila senza rispondere proprioamente alla domanda.

"Io non conto"

"Certo che si. Sei al CHERUB, giusto?" sogghignò Lauren "O sto immaginando tutto questo?"

"Sai cosa voglio dire" Camila ruotò gli occhi "Possiamo tornare alla conversazione vera?"

Lauren schernì "Su cosa? Zayn?"

"Si" si fermò Camila "Voi siete uniti"

"Corretto"

"Ugh seriamente Lauren?"

Lauren rise "Cosa? Non so cosa vuoi che ti dica. Chiedimi solo quello che vuoi disperatamente sapere"

"Bene" sbuffò Camila "Tu e Zayn" si fermò "Siete come... una cosa? O eravate... qualcosa? O qualcosa... non lo so"

Lauren combattè un sorriso divertito al tentativo di Camila "Si. Eravamo" annuì "Eravamo qualcosa. Siamo usciti insieme quando avevamo tipo, quattordici anni o giù di li. Ora siamo solo amici"

"Oh. Giusto" Camila annuì, cercando di mantenere un'aria di nonchalance "Quindi... perchè avete rotto?"

Dio, perchè Camila era così interessata a parlare di Zayn? A lei non piaceva, no? Oh Gesù, Lauren era già infastidita da Niall, non voleva odiare anche Zayn. Aspetta - perchè dovrebbe odiare Zayn? Perchè era persino infastidita da Niall? No, non era infastidita da lui. Poteva fare quello che voleva con Camila, non le importava.

Lauren si accigliò, vedendo Camila bighellonare intorno alla stanza goffamente "Um... beh" sospirò "La ragione principale per la quale abbiamo rotto è perchè l'ho tradito"

"Ouch" arricciò il naso Camila.

"Yep. Ma ero una quattordicenne stupida, faceva parte del gioco"

Camila rise "Proverò". Sospirò, voltandosi piano mentre pressava sulla conversazione "Quindi... non hai mai provato a ricostruire la relazione dopo quello?"

Lauren ridacchiò asciutta, Camila aggrottò la fronte all'ovvio segno che si era persa qualcosa.

"Be, un'altra ragione per cui abbiamo rotto è perchè dopo averlo tradito baciando quella che sarebbe diventata la mia ragazza, ho realizzato che i ragazzi non erano molto il mio tipo"

Camila alzò le sopracciglia "Oh. Giusto. Okay" si fermò "Allora... chi era la ragazza?"

Lauren fece uscire una risata, scuotendo la testa incredula "Solo qualcuno. Perchè ti importa così tanto?"

"No..." mormorò Camila "Sono solo interessata"

"Okay, Nancy Drew" Lauren sorrise "Strano"

"Comunque" l'altra ragazza si lasciò andare sul letto, sedendosi alla fine e fissando Lauren "Perchè te ne sei andata dal barbecue?"

Lauren fece spallucce "Non avevo più voglia di restare"

"Non hai salutato" Camila le sorrise "Non è il comportamento di un nuovo amico, non puoi lasciarmi lì così" scherzò.

"Wow, sei una scema" Lauren rise "Mi dispiace tanto"

"Che stai facendo ora?"

"Non molto"

"Dispiace se sto qua?"

Lauren aggrottò la fronte "Non vuoi tornare al barbecue?"

"Nope"

"Be, va bene... credo. Se vuoi" Lauren si toccò la gamba pensierosa "Possiamo vedere film o cosa?"

Camila le sorrise, annuenso con la testa "Affare fatto!"

Lauren ridacchiò, scuotendo la testa e si alzò per prendere il portatile.

***
Le due si sedettero una di fianco all'altra sul letto di Lauren, il portatile sulle gambe di Lauren e Camila si appoggiò a lei mentre guardavano il film sullo schermo. Lauren non era sicura di quello che stava succedendo in termini di trama del film, accorgendosi come dopo venti minuti Camila si era spostata per accoccolarsi contro di lei, appoggiando leggermente la testa sulla spalla della ragazza dagli occhi verdi. L'estrema invasione di spazio personale sorprese Lauren, ma non da farla andare via mentre Camila era appena a conoscenza dell'estraneo contatto tra loro.

Lauren si chiedeva come stava andando il barbecue; un sorriso comparve sulle sue labbra al pensiero che Camila aveva scelto di passare il tempo con lei piuttosto che restare con gli altri. E Niall. Non che le importasse così tanto, certo. Era solo carino.

"Allora..." iniziò Lauren, tenendo gli occhi sullo schermo dove un eroe stava appena combattendo contro dei nemici con scarse abilità in arti marziali "Tu e Niall, huh??"

"Hmm?" rispose Camila che stava per addormentarsi e si girò verso l'altra ragazza "Io e Niall cosa'"

"Niente" Lauren alzò le spalle, incontrando gli occhi di Camila per minimo un secondo prima di tornare sullo schermo "Sei... sei presa da lui?"

Camila aggrottò la fronte, voltandosi di nuovo verso il portatile mentre si accoccolava a Lauren ancora una volta "Um, non lo so..." mormorò intontita "Non penso. Non lo conosco davvero così bene"

"Non risponde molto alla mia domanda"

La ragazza più giovane sospirò "No. Non sono 'presa' da lui"

"Gli piaci" spronò Lauren.

"Cosa? NO"

Lauren schernì "Uh, si, gli piaci"

"Come puoi saperlo?"

"È così ovvio"

"Cosa?" sorrise Camila, scuotendo la testa "Non è così"

"Magari non per te. Per tutti gli altri lo è"

Camila portò gli occhi al cielo "Lui è mio amico"

"Pensavo non vi conosceste così bene?!" scherzò Lauren.

Camila prese una pausa, allungando il collo per fronteggiare Lauren "Dobbiamo discutere della non esistente cotta che ha Niall Horan per me?"

"No..." borbottò Lauren, improvvisamente consapevole di tutte le domande che aveva fatto. Perchè stava lasciando che questo la coinvolgesse così tanto?

"...Quindi non ti piace?" la ragazza dagli occhi verdi chiese, insultandosi mentalmente per aver lasciato che la domanda le uscisse dalla bocca.

Camila sbuffò "Ti rendi conto che mi hai preso in giro solo un'ora fa per averti fatto così tante domande sulla tua vita amorosa, e ora tu stai facendo la stessa precisa identica cosa a me, vero?"

"Io.." Lauren arrossì "Le ragazze ne stavano parlando al barbecue. L'ho solo trovato interessante"

"Perchè?"

"Non lo so..."

Camila la fissò per un momento prima di rivoltarsi verso lo schermo, lasciando uscire un sospiro "Smettiamola di essere stupide e guardiamo il film" ordinò, decidendo di lasciare lì la conversazione "Voglio sapere come finisce così posso spoilerarlo a Dinah"

"Bene" mormorò Lauren, sorridendo con aria mortificata e permettendo a se stessa di rilassarsi ancora una volta, portando la sua attenzione di nuovo al film.

***
"Sai, stavo pensando" Dominic disse mentre entrava nella stanza, sorridendo malignamente a Lauren "È stato davvero un peccato quando mi è stato detto di ucciderti. Ci siamo divertiti così tanto insieme, dopo tutto"

Lauren diede un'occhiava all'uomo, appena riuscendo ad utilizzare l'energia per sollevare la testa, lasciando che rispondesse da solo.

"Coma va la tua mano?" chiese lui, avvicinandosi a lei e afferrò la parte del corpo menzionata, stringendola forte. Lauren fece uscire un grido addolorato.

"Abbiamo fatto davvero un bel lavoro, non è vero?" Dominic rise "Non penso sia rimasto un'osso intatto"

"Comunque" continuò con uno spaventoso sospiro felice "Stavo pensando, e tu sei davvero il mio miglior lavoro ancora" affermò, facendo qualche passo indietro e guardò Lauren "Stai durando più di quanto pensavo riuscissi. Mi sto quasi affezionando al tuo piccolo tenero viso"

Lauren guardò Dominic, restando in silenzio. Aveva imparato che parlare dava all'uomo solo più materiale con cui lavorare. Voleva solo farlo annoiare e ucciderla subito; togliendola da qualla miseria.

"E sai, gli artisti di solito lasciano una firma sui lavori di cui sono fieri" disse, la sua voce con una punta di arroganza "Quindi penso che sia giusto che lasci la mia firma con te, non pensi?"

Gli occhi di Lauren si soffermarono sul coltello che Dominic le fece vedere. Era grosso, affilato, dentellato lungo il lato. Si era abituata al familiare attrezzo da ormai molti giorni, settimane, o mesi che era stata in quel posto. Le continue violenza non la spaventavano più. La paura era solo una perdita di tempo a questo punto.

Dominic si avvicinò, strappando gli stracci sul torso dal corpo e guardando la pelle pestata orgogliosamente.

"Ora, dove dovremmo metterla?" chiese "Qui?" Dominic puntò su una precedente ferita sul corpo di Lauren, facendola sibilare dal dolore "Oh, aspetta. Quella parte è stata usata"

L'uomo ridacchio profondamente, la fredda lama del suo coltello correva lungo la pelle di Lauren mentre la derideva.

Il coltello arrivò a uno stop al suo stomaco, appena sopra l'anca di Lauren.

"Che ne dici di un piccolo marchio, uh? Proprio sull'anca?" suggerì "Si, lì starà bene"

Facendo la sua decisione l'uomo si appoggiò giù, forzando il coltello a incidere la pelle di Lauren.


"Lauren?" mormorò una delicata voce.

Lauren fece uscire un gemito acuto, i suoi respiri veloci mentre tratteneva le grida di dolore che supplicavano di lasciare la sua bocca. Il braccio di Dominic avvolto intorno alla sua vita, portando il corpo di Lauren verso di lui per fermarla nei suoi tentativi di allontanamento.

"Va bene, piccola. Quasi fatto" sogghignò mentre Lauren gemette per il dolore, il coltello che andò più in profondità mentre lo muoveva e lacerava la sua pelle.


"Hey, Lauren - Lauren, svegliati"

Lauren si svegliò con un sussulto acuto, spingendo via il corpo al suo fianco e tenendosi lo stomaco per il dolore, sentendo la ferita sull'anca come se fosse ancora fresca.

Gli occhi di Camila si spalancarono per la paura mentre guardava una Lauren terrorizzata, avvicinandosi ancora una volta e afferrando le braccia della ragazza dagli occhi verdi, prendendo le sue mani nelle sue "Lauren - calmati!" ordinò, tirando le mani di Lauren e forzando la ragazza a guardarla "Sono solo io - sono Camila, okay?"

Lauren ansimò, finalmente registrando la presenza di Camila e sentendo il battito del cuore rallentare "Camila" ripetè, cercando di riprendersi dal mondo dei sogni. Si. Camila. Era nella sua stanza, era al CHERUB. Era al sicuro.

"Si, Camila" annuì la ragazza più bassa, portando una mano al viso di Lauren per rassicurarla, il pollice le asciugava le lacrime che rigavano il viso di Lauren.

"Camila" Lauren chiuse gli occhi, facendo un respiro profondo e calmandosi un po'.

Le due sedettero in silenzio per un po' mentre Lauren riprendeva fiato, le mani di Camila strette nelle sue. Alla fine riaprì gli occhi, trovando Camila che la guardava con preoccupazione.

"Va tutto bene ora?" le chiese dolcemente.

Lauren annuì "Si. Si" fece un respiro, muovendo una mano dalla stretta intorno a quelle di Camila e passandosela tra i capelli "Sto bene. È solo - ho degli incubi a volte"

Camila la guardò preoccupata "Hai bisogno che faccia qualcosa?"

"No" Lauren si schiarì la voce, sciogliendo la stretta dalle mani di Camila e si sedette sul bordo del letto "Umh - che ore sono?"

"Non lo so. Mezzanotte passata" rispose Camila calma "Ti sei addormentata durante il film"

"Oh. Scusa, dovrai - dovrai probabilmente tornare nella tua stanza allora"

Camila aggrottò la fronte "Posso restare"

"No, è tutto a posto"

"Lauren, sto qua" affermò pronta Camila.

Lauren la guardò per un momento, trovando conforto nelle dolci espressioni di Camila e infine annuì timidamente.

Riprendendosi un attimo Lauren si sdraiò di nuovo sul letto, restando sulla sua schiena e fissando il soffitto mentre la memoria continuava a invadere la sua mente. Le sue dita tracciarono la cicatrice a forma di 'D' che era incisa sopra la sua anca, uno spaventoso ricordo del suo rapitore.

Camila si stese vicino a lei, mantenendo dello spazio tra loro e si girò sul fianco per guardare Lauren.

"Li hai spesso?" chiese dolcemente.

Lauren annuì, aggrottando la fronte al soffitto "La maggior parte delle notti"

Camila guardò Lauren tristemente, desiderando di avere un modo per aiutare la ragazza.

"Ne vuoi parlare?"

"No" rispose Lauren immediatamente, lasciando uscire un sospiro e voltandosi sul fianco per fronteggiare Camila.

Le due tennero lo sguardo fisso sull'altra per un momento, e Camila cercò di afferrare le mani di Lauren con le sue, stringendole confortevolmente e mantenendo la presa.

"Mi parli di qualcosa?" richiese Lauren alla fine.

"Tipo di cosa?" Camila sorrise.

"La tua famiglia?"

Il volto di Camila si spense leggermente.

"Scusa" Lauren fece marcia indietro "Non preoccuparti. Non devi"

"No" Camila strinse la sua presa "Va bene"

Camila si schiarì la voce "Be... non so se ti è stato detto, ma ho una sorella minore" affermò.

"Si?" Lauren aggrottò la fronte, non ricollegando di aver letto di questa informazione.

"Yep" sorrise Camila "Vive con i miei zii a Miami. Quando i miei genitori iniziarono ad aiutare l'FBI con la missione decisero che era meglio tenerla lontana da quello"

"Non sapevo avessi una sorella"

Camila fece spallucce "I miei genitori fecero in modo che fosse decisamente ben protetta"

Lauren liberò una mano dalla presa di Camila, distrattamente portandola su per spostare una ciocca di capelli dal viso dell'altra ragazza.

Camila si ritrasse appena al contatto, permettendo a Lauren di tracciare leggermente i suoi lineamenti. Era un movimento delicato e pigro; Lauren era rapita da entrambi i suoi due mondi quando parlò.

"Come si chiama?"

"Sofi" sospirò Camila, mordendosi il labbro inferiore "Quando avrò finito con questa missione, vedrò se il CHERUB la lascerà stare qui con me"

Lauren annì "Si, è una bell'idea" sorrise.

"Almeno fino a quando non mi diplomo qui. Poi penso che possa decidere se diventare un agente o no"

"Be, sarà in buona compagnia" ridacchiò Lauren, togliendo la mano dal viso di Camila "Essere una maglia rossa è la cosa più bella del mondo. Ti diverti e aspetti il tuo turno finchè non sei grande abbastanza per provare a qualificarti come agente"

"Lo adorerebbe" sorrise Camila "Non vedo l'ora di farle vedere in giro"

Lauren sorrise, le due stettero in silenzio per un po'.

"Ti mancano?" chiese Lauren alla fine "I tuoi genitori?"

"Certo" annuì Camila, sorridendo tristemente "Voglio dire, è strano, sai? Crescendo pensi che i tuoi genitori siano sempre lì"

Lauren annuì in comprensione "Non ho mai davvero conosciuto i miei" mormorò in risposta.

"Che gli è successo?"

La ragazza dagli occhi verdi sospirò "Furono coinvolti in un incidente stradale quando avevo sei anni. Morti sul colpo" affermò "Io umh... cioè ricordo certe cose. Come piccole, strane cose. Come mia mamma che odiava cucinare, e papà che ci voleva far ascoltare musica spagnola nei giorni di pulizia" Lauren alzò le spalle "Ma oltre a questo, credo di aver dimenticato il resto col passare del tempo"

"Ho così tanta paura di dimenticare" mormorò Camila, i suoi occhi leggermente luccicanti "Voglio ricordare ogni cosa"

Lauren rimase in silenzio, il suo pollice sfiorava la testa di Camila per confortarla.

"Mi dispiace così tanto" disse Lauren alla fine, la sua voce con tracce di colpevolezza.

"Non devi scusarti" disse Camila dolcemente "Non è colpa tua"

Eccetto che lo fosse. E Lauren ricordava a se stessa ogni singolo giorno di quel fatto. Le erano stati dati degli ordini, e lei li aveva ignorati. Se solo avesse fatto quello per cui si era allenata a fare e avesse seguito gli ordini immediatamente, non avrebbero sparato ai genitori di Camila. Era colpa di Lauren.

Non volendo litigare con Camila dell'argomento, sospirò, girandosi sulla schiena e fissando il soffitto.

"Sono stata frustata"

Camila si accigliò, sedensosi leggermente e guardò Lauren "Scusa?"

"Quelle cicatrici sulla mia schiena di cui mi hai chiesto?" elaborò Lauren "Sono di una frusta. Be, quelle più grandi"

Camila era in silenzio, e Lauren le diede un'occhiata, notando l'espressione turbata sul volto della ragazza e immediatamente rimpianse la decisione di averglielo detto.

"Scusa, non avrei dovuto dirtelo. Pensavo solo... non lo so, sembrava che volessi sapere cosa fosse successo"

"No - no. Voglio saperlo" annuì Camila "Voglio che mi racconti, se vuoi, tutto qua. È solo... ti hanno frustata?"

Lauren annuì, alzando le spalle e guardando di nuovo al soffitto, la fronte aggrottata mentre i ricordi iniziarono a riempire la sua mente ancora una volta.

Sentendo il disagio che causava a Lauren, Camila decise di lasciar perdere quell'argomento.

L'attenzione di Lauren fu distolta dai suoi pensieri quando Camila si avvicinò a lei, la piccola ragazza si accoccolò al suo fianco e avvolse un braccio intorno a lei.

"Scusa" mormorò "So che non migliora le cose, ma mi dispiace. E sono contenta che tu sia qui"

"Si, anche io" Lauren sorrise, permettendo a se stessa di farsi confortare dall'abbraccio di Camila "Grazie" mormorò sinceramente.

Camila la guardò, sorridendo dolcemente "Quando vuoi" disse, sospirando e lasciando la sua testa sulla spalla di Lauren "Notte, Lo" mormorò intontita.

Lauren ridacchiò alla voce stanca di Camila, notando l'uso del suo nickname felicemente.

"Buonanotte, Camila" rispose infine, spostandosi leggermente vicino alla ragazza quando la sorprese il sonno. Sapeva che domani sarebbe stato imbarazzante. E sapeva che aveva definitivamente condiviso molto più di quello che avrebbe voluto con Camila. Ma per ora, non era male. Per ora, non si sentiva a disagio a condividere dettagli così personali con la ragazza. E anche se fosse cambiato la mattina seguente, proprio ora, Camila era la cosa che la teneva insieme. E per ora, non si stava preoccupando per se stessa più di quanto non abbia mai fatto.  

Undone (Traduzione Italiana)Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora