Capitolo 3

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  "Ne ho fottutamente abbastanza di questo posto" lasciò uscire Lauren sedendosi accanto a Dinah nella caffetteria, Normani e Ally sedute di fronte a loro.

Il rumoroso suono dei chiaccherii riempì la grande entrata quando gli agenti del CHERUB andarono a cenare. Dopo la sua 'discussione' con Ian, Lauren aveva completamente dimenticato il suo piano di rimanere fuori da occhi indiscreti per un po', andando dritta alla caffetteria per cena. Ora notando tutti gli occhi sorpresi su di lei, si lasciò uscire un forte grugnito, alzò gli occhì e scavò nella pasta di fronte a lei.

"E perchè cazzo tutti mi stanno fissando? Sono tornata. Che sorpresa. Fatevene una ragione" Lauren guardò un tavolo vicino al loro che era occupato da un gruppo di maglie-grigie a bocca aperta "Seriamente, la gente non ha tatto per niente?"

"Wow" borbottò Dinah "Cos'è che ti ha fatto diventare come Hulk?"

"Anche per me è bello rivederti Lo" prese in giro Ally "Bentornata"

"Scusate" sbuffò Lauren "Oggi è stata una merda"

"A causa di tutti gli sguardi?" chiese Normani conoscendo la risposta "Solo ignorali, se ne faranno una ragione in tipo, un giorno. Ci saranno altri gossip su cui accanirsi. Sono solo curiosi"

"No" scosse la testa Lauren "Con gli sguardi posso cavarmela. Be" guardò un gruppo di persone che la stavano fissando "Quasi"

"Allora qual'è questo grande problema?" esortò Dinah.

Lauren si accigliò "È Ian" sbuffò "Senza nemmeno chiedermelo, ha offerto i miei servizi per allenare nuove reclute. E quando gli ho detto di no mi ha detto che non avevo opzioni" disse quasi gridando "Gesù, e anche chi è la recluta! È una stronzata. Non voglio avere niente a che fare con lei - lei non dovrebbe essere neanche qua! Così ora dovrei passare tutti i giorni con il fottuto ricordo di quello che ho passato... se non fosse stato per lei non sarei in questa cazzo di situazione..."

"Woah, okay, contieniti non puoi dare la colpa a Mila" la interruppe Dinah "Non aveva il controllo degli ordini che ti sono stati dati"

Lauren rimase a bocca aperta "Scusa... Mila?" fissò Dinah "Ti dispiace spiegare da quando la chiami così?"

"Io... be" disse Dinah a bassa voce "Camila è la mia compagna di stanza" spiegò "Lei è una specie di mia... be, nostra -" guardò Normani e Ally per supporto "Amica"

"Amica" ripetè Lauren.

"Non pensavamo ti saresti arrabbiata per questo..." disse Normani con attenzione "Cioè, Camila non conosceva nessuno a parte Dinah quando è venuta qui... ed è molto carina, Lo. Ti potrebbe piacere"

"Perchè non mi avete detto che era stata reclutata?" chiese Lauren incazzata "Durante tutte le fottute visite in ospedale, non avete pensato di menzionare per un secondo che lei era qua?"

"Ci era stato detto di non dirlo..." Ally guardò Lauren impotentemente "Eri ossessionata dalla missione, Lauren. Parlarti di Camila avrebbe solo peggiorato le cose"

"Quindi? Siete diventate già diventate migliori amiche con lei?" schernì Lauren "Sapevate che la devo allenare?"

Dinah si ritrasse "Forse un po'..."

"Wow. Bene" scosse la testa Lauren a disagio "Okay, grazie per la dritta, ragazze" ringhiò.

"Pensavamo lo sapessi" disse Normani, lasciando uscire un sibilo "Senti, Lo. Non pensi di stare un po' esagerando? Camila non è una cattiva persona; le persone che ti hanno presa lo sono"

"Si" annuì Dinah "Ha perso tanto anche lei in quella missione, Lauren" affermò debolmente.

"I suoi genitori. Lo so" disse Lauren fissando Dinah furiosamente "Ero lì, ricordi? Sono quella che non è arrivata in tempo per aiutarli" disse "Sono una delle ragioni per cui sono morti ora -"

Dinah sbuffò "No - non intendevo così, intendevo solo..."

"No. Va bene" borbottò Lauren, alzandosi dalla sedia "Ho capito. Camila ha perso la sua famiglia quel giorno e non smetterò mai di sentirmi in colpa per non essere arrivata in tempo, okay? Mi soro ripromessa di tornare al campus e dimenticare che quella missione, e tutto quel cazzo che è successo non sia accaduto" rise sarcasticamente "Chiaramente posso essere arrabbiata per il fatto che mi abbia seguito qua. Non so a che cazzo stavo pensando"

Non lasciando le sue amiche rispondere, Lauren si voltò solo per trovare una pallida Camila dietro di lei con la sua porzione di cibo, chiaramente intenzionata a sedersi con loro.

"Io - um..." Camila si morse il labbro inferiore imbarazzata e Lauren alzò un sopracciglio "Scusa - posso sedermi da qualche altra parte..."

Lauren sbuffò, scuotendo la testa incredula "Non ti preoccupare, me ne sto andando" le rispose, girandole intorno e camminando fuori dalla caffetteria.

***
Lauren guardava il manichino di legno davanti a lei, le braccia si muovevano veloci per la pratica di combattimento contro esso. Il respiro si faceva pesante e il sudore le gocciolava sulla fronte ogni volta che si allenava. Era il modo in cui Lauren aveva trattato il suo temperamento; se avessi mai fatto incazzare Lauren Jauregui, l'avresti definitivamente trovata al dojo fingendo che il manichino fosse la tua faccia.

La ragazza dagli occhi verdi trasalì allo sforzo del polso, andando contro il dolore e muovendolo più veloce. Appena continuò a tirare pugni al manichino il dolore al polso destro fu talmente tanto che dovette fermarsi con una colpo frustrato al manichino.

"Fanculo!" lasciò uscire, digrignando i denti in fastidio e spingendo il manichino dalla rabbia portandosi la sua mano palpitante sul braccio. Perchè le cose non potevano aggiustarsi da sole? Non avrebbe così tanti problemi ad allenarsi ad un cazzo di combattimento.

"Non dovresti spingerti così tanto"

Lauren si guardò intorno, la sua faccia si rilassò leggermente quando vide Ally all'entrata del dojo.

"Conosco i miei limiti" brontolò.

Ally guardò Lauren, chiara preoccupazione nel suo sguardo "Lauren, entrambe sappiamo che non dovresti esercitarti così tanto da arrivare a quel" accennò alla mano ferita di Lauren "Punto"

Lauren alzò gli occhi al cielo "Andrà bene. Fa male solo dopo un po'"

"Dovresti fermarti finche sei in tempo" affermò Ally "So che è frustrante, Lo, ma stai ancora recuperando; ha solo bisogno di darti del tempo e andare piano. Se continui a cercare di fare le stesse cose che facevi prima, non tornerai mai a quello che eri. Farà solo più danni"

Lauren si lasciò uscire uno sbuffo, annuendo con le testa. Sapeva che Ally aveva ragione; non c'era nessun motivazione per cui discutere con lei. Ed era estremamente difficile essere arrabbiata con la piccola ragazza; Dinah e Normani l'avevano probabilmente mandata per cercare Lauren , sapendo che nessuno poteva arrabbiarsi con Ally.

"Lo so" grugnì Lauren, muovendosi verso la fine del materasso e scendendo vicino alla sua borsa, prendendo un asciugamano e asciugandosi la faccia "È solo che ero arrabbiata e mi sono fatta trascinare"

Ally si avvicinò al materasso verso Lauren, sedendosi di fianco alla sua amica "Hai mandato via la rabbia allora?" scherzò.

"Ci ho provato" sorrise Lauren, scavando nella borsa e procurandosi il tutore per il polso.

"Sai, dovresti davvero dare una chance a Camila" affermò Ally con cautela, Lauren sbuffò all'argomento della conversazione "Sta solo facendo quello che le è stato detto. E penso ti possa piacere davvero se la conoscessi"

"Non voglio conoscerla" disse Lauren fermamente "Non voglio avere niente a che fare con lei"

"Okay allora" sibilò Ally "Non c'è bisogno che tu sia sua amica. Ma solo - non essere così rigida con lei, okay? So che stai passando un periodo pesante ora ma Camila non sta cercando intenzionalmente di intromettersi. Sta solo seguendo quello che le persone le dicono di fare. Non è facile nemmeno per lei. E tu potresti davvero aiutarla con l'allenamento, sai? Magari sarebbe buono per te avere un progetto su cui lavorare"

Undone (Traduzione Italiana)Where stories live. Discover now