<<D'accordo, ok, va bene vi dirò tutto quello che dovete sapere>>mormorai. Iniziavo già a sentire le guance avvampare:<<tempo fa, molto tempo fa, conobbi un ragazzo speciale, anche lui ha poteri come noi, e diceva di conoscere una persona, uno scienziato, che sarebbe riuscito ad aiutarmi. Ecco, all'inizio decisi di rimanere con voi perché sapevo che sareste riusciti a darmi una mano, poi però lo incontrai di nuovo nel bosco e mi disse che se non fossi andata con lui vi avrebbero attaccati. Insomma, più stavo con voi più eravate in pericolo e alla fine...>>
<<Hai deciso di andare via>>concluse Steve. Continuava a fissarmi con uno sguardo di disapprovazione, non riuscivo a capire a cosa stesse pensando. Forse che fossi un totale fallimento.
Sospirò.
<<Mi dispiace, so di aver sbagliato ma se non fossi andata con Pietro or->>
<<Pietro?>>mi interruppe Natasha con sguardo interrogativo.
Rimasi a bocca aperta ricordando che loro in realtà non sapevano fosse ancora vivo... adesso come glielo dico?
<<Si>>mormorai.
Non disse più nulla, ovviamente non poteva nemmeno immaginarselo che fosse il fratello di Wanda.Basta tenersi tutto dentro, pensai.
<<Pietro Maximoff, il fratello di Wanda>> dissi tutto d'un fiato.
<<Basta, ne ho abbastanza>> mormorò Steve alzandosi dalla sedia e uscendo dalla cucina.
<<Vado io>>disse Natasha raggiungendolo.
Rimanemmo solo io, Johnny e Bruce in silenzio.
<<Hai fatto ciò che ritenevi giusto>> mormorò Bruce guardandomi dritto negli occhi anche se fino ad ora aveva tenuto lo sguardo basso.
Lo guardai stupita, non immaginavo fosse l'unico che mi potesse capire ora.
<<Grazie Bruce>>mormorai amareggiata.
<<Sono sicuro che Steve capirà>>
<<Ne dubito>>sussurrai più a me stessa che a lui.
Johnny, seduto di fianco a me, appoggiò una mano sulla mia spalla con un sorriso di compassione sul volto:<<si risolverà tutto>>Natasha entrò nella stanza:<<Kathleen>> disse avvicinandosi:<<sei sicura di quello che dici? Pietro... è morto>>
Annuii decisa:<<lo scienziato l'ha salvato e fino a poco tempo fa lo riempiva di sieri che non facevano altro che confusionargli i ricordi. Lo ha manipolato e non appena lo abbiamo scoperto abbiamo progettato un piano per scappare e per avvertirvi di tutto ma... ma poi>> mi tornarono in mente le immagini dell'esplosione e tutto si fece sfocato.
<<Kathleen, mi dispiace, non dev'essere stato facile tenere tutto quel peso solo per te>>Nat mi abbracciò calorosamente, respinsi qualunque tipo di lacrima e le sorrisi.Aprii la porta della camera dove avevo dormito in tutti questi giorni ed entrai.
Steve era seduto sul letto con lo sguardo fisso su un piccolo medaglione dorato. Mi avvicinai e mi sedetti di fianco a lui silenziosamente. Non mi degnò nemmeno di uno sguardo.Quel medaglione conteneva una foto vecchia, in bianco e nero, di una donna, molto bella... ma chi era?
<<Lei è Peggy Carter>>mormorò tenendo lo sguardo fisso sulla foto:<<l'ho conosciuta quando mi ero arruolato nell'esercito durante la Seconda Guerra mondiale. Era una dei pochi che credette in me fino alla fine. Fino a che non la persi per una mia decisione, una decisione che magari lei non comprese nemmeno ma nonostante questo mi appoggiò, anche dopo l'incidente che ci separò definitivamente... anche dopo>> il suo sguardo si spostò sulla porta in fondo alla stanza.
<<L'ho sempre amata anche quando mi svegliai in questo nuovo mondo dopo anni e anni di ibernazione>> disse. Lo stomaco si contorse amaramente.
<<Poi però>>chiuse il medaglione:<<tutto è cambiato>>mi guardò all'improvviso facendomi sussultare:<<da quando ti ho conosciuta>>
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The Psyche Girl- un nuovo eroe MARVEL
Fanfiction"Tutto sembrava essere tornato alla normalità. Degli Avengers non si seppe più nulla. Dopo l'ultima battaglia si erano sparse delle voci riguardanti un "ritiro" da parte di questi eroi. Io ero sempre stata lontana da questi fatti, li avevo sempre e...