Capitolo 38

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<<D'accordo, ok, va bene vi dirò tutto quello che dovete sapere>>mormorai. Iniziavo già a sentire le guance avvampare:<<tempo fa, molto tempo fa, conobbi un ragazzo speciale, anche lui ha poteri come noi, e diceva di conoscere una persona, uno scienziato, che sarebbe riuscito ad aiutarmi. Ecco, all'inizio decisi di rimanere con voi perché sapevo che sareste riusciti a darmi una mano, poi però lo incontrai di nuovo nel bosco e mi disse che se non fossi andata con lui vi avrebbero attaccati. Insomma, più stavo con voi più eravate in pericolo e alla fine...>>

<<Hai deciso di andare via>>concluse Steve. Continuava a fissarmi con uno sguardo di disapprovazione, non riuscivo a capire a cosa stesse pensando. Forse che fossi un totale fallimento.
Sospirò.
<<Mi dispiace, so di aver sbagliato ma se non fossi andata con Pietro or->>
<<Pietro?>>mi interruppe Natasha con sguardo interrogativo.
Rimasi a bocca aperta ricordando che loro in realtà non sapevano fosse ancora vivo... adesso come glielo dico?
<<Si>>mormorai.
Non disse più nulla, ovviamente non poteva nemmeno immaginarselo che fosse il fratello di Wanda.

Basta tenersi tutto dentro, pensai.

<<Pietro Maximoff, il fratello di Wanda>> dissi tutto d'un fiato.
<<Basta, ne ho abbastanza>> mormorò Steve alzandosi dalla sedia e uscendo dalla cucina.
<<Vado io>>disse Natasha raggiungendolo.
Rimanemmo solo io, Johnny e Bruce in silenzio.
<<Hai fatto ciò che ritenevi giusto>> mormorò Bruce guardandomi dritto negli occhi anche se fino ad ora aveva tenuto lo sguardo basso.
Lo guardai stupita, non immaginavo fosse l'unico che mi potesse capire ora.
<<Grazie Bruce>>mormorai amareggiata.
<<Sono sicuro che Steve capirà>>
<<Ne dubito>>sussurrai più a me stessa che a lui.
Johnny, seduto di fianco a me, appoggiò una mano sulla mia spalla con un sorriso di compassione sul volto:<<si risolverà tutto>>

Natasha entrò nella stanza:<<Kathleen>> disse avvicinandosi:<<sei sicura di quello che dici? Pietro... è morto>>
Annuii decisa:<<lo scienziato l'ha salvato e fino a poco tempo fa lo riempiva di sieri che non facevano altro che confusionargli i ricordi. Lo ha manipolato e non appena lo abbiamo scoperto abbiamo progettato un piano per scappare e per avvertirvi di tutto ma... ma poi>> mi tornarono in mente le immagini dell'esplosione e tutto si fece sfocato.
<<Kathleen, mi dispiace, non dev'essere stato facile tenere tutto quel peso solo per te>>Nat mi abbracciò calorosamente, respinsi qualunque tipo di lacrima e le sorrisi.

Aprii la porta della camera dove avevo dormito in tutti questi giorni ed entrai.
Steve era seduto sul letto con lo sguardo fisso su un piccolo medaglione dorato. Mi avvicinai e mi sedetti di fianco a lui silenziosamente. Non mi degnò nemmeno di uno sguardo.

Quel medaglione conteneva una foto vecchia, in bianco e nero, di una donna, molto bella

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Quel medaglione conteneva una foto vecchia, in bianco e nero, di una donna, molto bella... ma chi era?

<<Lei è Peggy Carter>>mormorò tenendo lo sguardo fisso sulla foto:<<l'ho conosciuta quando mi ero arruolato nell'esercito durante la Seconda Guerra mondiale. Era una dei pochi che credette in me fino alla fine. Fino a che non la persi per una mia decisione, una decisione che magari lei non comprese nemmeno ma nonostante questo mi appoggiò, anche dopo l'incidente che ci separò definitivamente... anche dopo>> il suo sguardo si spostò sulla porta in fondo alla stanza.
<<L'ho sempre amata anche quando mi svegliai in questo nuovo mondo dopo anni e anni di ibernazione>> disse. Lo stomaco si contorse amaramente.
<<Poi però>>chiuse il medaglione:<<tutto è cambiato>>mi guardò all'improvviso facendomi sussultare:<<da quando ti ho conosciuta>>

The Psyche Girl- un nuovo eroe MARVELDove le storie prendono vita. Scoprilo ora