Capitolo 29

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POV'S STEVE

"Ecco. Ho quasi finito" pensai colpendo con l'ascia il penultimo tronco che si frantumò in due piccoli pezzi di legno secco. Laura mi aveva chiesto questo piccolo favore, tagliare la legna per il fuoco, davvero piccolo rispetto a quello che i Barton stavano facendo per noi.
Mi asciugai il sudore sulla fronte con il braccio libero, e lasciai cadere l'ascia che affondò nella neve. Stavo per raccogliere i pezzi di legno che avevo tagliato quando sentii il rumore della porta principale aprirsi.

<<Si, mi piace proprio, da matti direi, ma cosa va a pensare. Prima Natasha che dice che c'è del feel->> Kathleen stava borbottando cose incomprensibili e si fermò non appena mi vide. Nella sua faccia apparve un'espressione spaventata e imbarazzata allo stesso tempo. 
Si morse le labbra e scese gli scalini evitando il mio sguardo. Tornai a fare quello che stavo facendo prima.
<<Tu...>>mormorò dopo un po'.
La guardai abbozzando un piccolo sorriso, mi divertivano le sue reazioni.
<<Io?>>
<<Tu non hai sentito quello che stavo dicendo vero?>>sembrava sulle spine.
Alzai le sopracciglia:<<neanche una parola>>
Fece un sospiro di sollievo:<<bene>> Stava per voltarsi:<<aspetta>> dissi e senza pensarci due volte mi avvicinai arrivando a poca distanza da Kathleen che mi guardava con gli occhi spalancati.
<<Non so se Wanda ti ha...>>
<<Si, me lo ha detto>> mi interruppe. Dall'espressione sembrava a disagio, come mai?
<<Ah>>mormorai frustrato:<<volevo chiederti se ti andava di fare un giro nel bosco>>
Abbassò lo sguardo:<<no, devo andare dentro ora>>
Prima che potesse andare le afferrai il braccio:<<c'è qualcosa che non va?>>
Mi fulminò con lo sguardo così allentai la presa fino a mollarla del tutto e a far ciondolare il braccio di fianco al mio corpo.
<<Non voglio venire a fare il giro>>disse mantenendo quello sguardo:<<con te>> e senza aggiungere altro se ne tornò dentro lasciandomi solo, più malinconico che mai.

POV'S KATHLEEN

Ok, sarò stata burbera? Cattiva? Quello che volete ma era stato puro istinto. Mi era venuto da rispondergli così perché ero stufa. Ero stufa, non riuscivo a capire se ci teneva a me oppure no. Non capivo, il cuore mi si appesantiva ogni volta che lo vedevo, ogni volta che guardavo quei suoi occhi celesti, ma sentivo che lui non provava lo stesso, c'era qualcosa che lo bloccava e non potevo aspettarlo per sempre, non potevo... no.
Mi chiusi in camera, Wanda per fortuna non c'era e mi accovacciai per terra con la schiena appoggiata alla porta.
Passai una mano sulla guancia scoprendo essere bagnata.
<<Che stupida, ingenua, cretina, ignorante>>
<<È frustrante vedere che ti insulti da sola>>
Wanda era lí, appoggiata allo stipite della porta del bagno. Nel suo volto traspariva compassione, quella che non avevo mai visto in lei prima d'ora.
<<Sí, hai ragione>>alzai gli occhi arrossati al cielo sperando che le lacrime smettessero di uscire.
<<Non sarò una che cercherà parole di conforto o quant'altro sappilo>>si giustificò dopo essersi seduta sul mio letto.
<<Me lo potevo immaginare>>borbottai. Sorrise leggermente:<<se davvero Steve è il problem->>
<<Steve non è il problema>> la interruppi.
Fece una smorfia:<<allora quale sarebbe, sentiamo>>
<<Sono io, sono io il problema>> mormorai coprendo gli occhi con entrambi le mani e sospirando esausta.
<<Continuo ad evitarlo anche se non c'è un problema specifico. Sono tutte mie supposizioni... e sempre le mie supposizioni si rivelano sbagliate. Non si merita che io lo tratti così ma non riesco a fare altrimenti>> mormorai ripensando a tutte le cose successe.
<<Parlaci, prova a sentire cosa lui ha da dire. Se davvero ti piace (la fulminai con lo sguardo) ed è così, non negarlo... prova a capire se per lui è lo stesso>>
Mi morsi il labbro:<<mi ero ripromessa che avrei pensato solo e solamente alla missione e invece? Mi ritrovo a piangere come una bambina>>

The Psyche Girl- un nuovo eroe MARVELDove le storie prendono vita. Scoprilo ora