Capitolo 8

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<<no, loro non si sono fermati. Non so perché ma Natasha mi ha detto che Steve preferiva arrivare prima alla base>>.

Quelle parole furono molte dolorose. Non riuscivo a capire perché il fatto che non si fossero fermati con noi fosse come una roccia che appesantiva il mio stomaco, o come una fascia che lo stringeva, beh... Queste due emozioni così simili si alternavano nella mia pancia ogni minuto che passavamo lì dentro.

Andai subito in bagno che, a differenza dell'esterno messo veramente male, era alquanto pulito e spazioso. I muri erano ricoperti da mattonelle nere mentre per quanto riguarda il pavimento, sembrava di camminare su una tavola da scacchi. Mi lavai le mani e subito dopo me le buttai sulla faccia terribilmente calda. Sciacquai il viso più e più volte con l'acqua gelida. Faceva troppo caldo, troppo. Mi tolsi la felpa e me la legai alla vita. Sotto portavo la canottiera che avevo usato per correre... avevo sudato sì, però non puzzavo... il mio segreto? Deodorante super strong.

Tornai da Stark che era seduto ad un tavolo in fondo al locale. Aveva già ordinato due hamburger con patatine fritte e una coca cola.

<<Pensavo avessi fame e così...>> mormorò non appena mi sedetti di fronte a lui. Gli sorrisi, era la prima volta che sorridevo a Tony. Dal nostro incontro ci eravamo solo bacchettati a vicenda in continuazione, pure in macchina, prima della mia dormita.

<<Grazie>>risposi addentando il panino. Tony iniziò a mangiare. Solo dopo qualche minuto mi accorsi che... mi stava imitando.

Mi fermai di botto e lui fece lo stesso.
Aggrottai le sopracciglia e lui aggrottò le sopracciglia.

Alzai gli occhi al cielo:<<ti diverti a fare il bambino, eh Stark?>>

<<Ti diverti a fare il bambino, eh Stark?>> ripetè facendo una falsa voce da femminuccia: <<a volte sembri proprio Capitan Ghiacciolo>>.

A quel nome il mio cuore si appesantì e abbassai lo sguardo per non dare a vedere niente ricordando lo sguardo fuggente del Capitano dopo il mio gesto avventato.

<<Ops, scusa, argomento taboo?>> chiese dopo aver addentato una patatina fritta.

<<No no>> mi affrettai a dire, non avrei voluto che si facesse strane idee: <<cosa ti salta in mente?>>chiesi tornando a sorridere come prima.

Alzò le spalle: <<Steve sarà pure un ghiacciolo ma sa essere romantico più di quanto tu immagini>>.

Scoppiai a ridere anche se dentro avrei fatto tutt'altro: <<vedo che sei esperto... per caso voi due...>>.

Strabuzzò gli occhi ma quando capí che ero ironica scoppiò in una fragorosa risata:<<sai, Kathleen, sei un tipo a posto. Pensavo fossi una di quelle che se la tirano e invece>>.

Feci una smorfia <<e invece quello che se la tira sei tu, Tony>>.

<<Alt! Io non me la tiro affatto! Non è colpa mia ma dei miei genitori se ho un fascino così irresistibile>>.

Guardai fuori dalla finestra scossando la testa:<<ego ego ego, dove sei tu, mio ego? >>.

Rise ma poi tornò, stranamente, serio: <<comunque, tu riesci a...>> mormoró un po' incerto facendo ruotare l'indice. Capii cosa stesse intendendo  anche se fu abbastanza vago nel gesticolare.

<<Sì, proprio così>> lo imitai facendo una faccia buffa.

<<E sai fare solo questo oppure hai qualche altro potere?>>

The Psyche Girl- un nuovo eroe MARVELDove le storie prendono vita. Scoprilo ora