Walter
Josh continuava a parlarmi e ripetermi formule matematiche, io non capivo proprio niente e continuavo ad annuire.
"Ehy! Mi stai ascoltando?"
"Ah si, scusami"
"Quindi.."Fuori dalla finestra della mia camera noto che inizia a nevicare.
Continuo a pensare al viso di Rachel mentre pranzavamo e a quell'espressione strana, come se avesse trovato qualcosa a cui rivolgere completamente il pensiero. Mi chiedo e mi richiedo cosa le stia succedendo, devo parlarle, non lo facciamo da un po'."Scusami Josh, non riesco proprio a concentrarmi."
"Quindi lasciamo perdere tutto?"
"Sì, stiamo solo perdendo tempo"
"Va bene."Josh chiude il libro enorme di algebra che fa un botto e lo mette via insieme al quaderno nel suo zaino.
"Ehy amico usciamo sta sera?"-gli dico.
"Ehm..si va bene"
"Tutto okay amico?"
"Sì, mi dispiace per te che prenderai di nuovo tre"
Ridacchio:"Non importa"-so che c'è qualcos'altro, ma non intendo indagare, intuisco che si tratti di Rachel, da come la guardava oggi a pranzo. Si scambiavano sguardi e rimanevano a bocca aperta per qualche secondo, prima di ritornare a mangiare con sguardo distante."Quindi a più tardi?"-mi fa lui.
"Certo, a più tardi".Appena sento il portone sbattere tiro un sospiro, mi sento stanco, ma di cosa? Spero di rilassarmi con del fumo, sta sera.
Salgo le scale, Rachel stava sicuramente dentro camera sua, sentivo la TV.
Busso. Aspetto una sua risposta, ma niente. Busso una seconda volta, sento che abbassa il volume della TV e dirmi:"Entra".
Apro lentamente e lascio intravedere soltanto metà della mia faccia."Sono il tuo demone, venuto per ucciderti!"-faccio l'idiota.
"Walty! Non siamo più dei bambini!" ride lei.
Rido anch'io, entro e mentre mi volto per chiudere la porta, lei mi lancia un cuscino sulla testa.
"Grazie dell'accoglienza piccola"- dico seccato alzando il cuscino da terra e avvicinandomi-" e prendi questo"- concludo colpendola anche io piano col cuscino.
"Ma allora vuoi la guerra?"- mi dice minacciosa prendendo un altro cuscino.
"Sicura di poterla vincere?"- le rivolgo un sorriso malizioso.
"Oh certo"- Dice prima di lanciarsi all'attacco.Litighiamo, ridiamo e scherziamo per un paio di minuti, finché non crolliamo esausti sul letto.
Non la vedevo ridere e sorridere così da molto tempo.
Sono io a spezzare il rumore ipnotico dei nostri respiro affannosi.
Mi metto seduto e dico-" ehy piccola, sicura che vada tutto bene?"
Il suo sorriso sparisce in fretta e assume un'aria corrucciata.
"È andato qualcosa storto con Josh? No perché posso sistemare tutto."
"No no! Certo che no"- risponde in fretta arrossendo-" va tutto bene non preouccuparti"
"Oh no che non va tutto bene"-insisto. Sono sicuro ci sia qualcosa che non va, e adesso non è il momento di lasciar perdere.
"No dai Walty...sul serio...va tutto bene"- mi dice avvicinandosi.
"Sei sicura?"- le dico prendendola per le spalle e avvicinandomi affinché i nostri visi siano abbastanza vicini da costringerla a fissarmi.
"Si..."-sussurra mentre continua a distogliere lo sguardo.
"Ehy..."- le dico facendomi guardare dritto negli occhi.
Rimaniamo così per qualche istante, mentre cerco di capire cosa passa dietro quegli occhi di un verde stupendo, prima che mi abbracci.
Passa le braccia attorno alla mia vita e mi stringere fortissimo, appoggiando la testa sul mio petto.
Sono un po' spiazzato da quel gesto ma mi riprendo e rispondo all'abbraccio, accarezzandole un po' la schiena.
"Ti voglio bene fratellone"- mi dice.
"Anche io ti voglio tanto bene sorellina"- le rispondo dolcemente.
Stiamo così per una decina di minuti.
Inizio a pensare che dovrei passare più tempo con lei al posto di uscire sempre con i miei amici e dimenticarla qui... È sempre così sola.
"Ehy, che ne dici, ci vediamo un film?"- le propongo, e accetta di buon grado.
Io scendo giù in cucina a preparare qualcosa da mangiare durante il film. Controllo l'orario sul cellulare, sono le 5:20.
Ha scelto un film horror...wow, ha fegato la mia sorellina.
Ci stendiamo entrambi sul suo letto, e iniziamo a mangiare qualcosa mentre il film parte.
Nelle scene più spaventose lei salta e si stringe a me. Ma quanto è tenera?
Io la abbraccio e la conforto, adoro farlo, e mi spunta un sorriso. È in questi momenti, che sento la mamma vicino a noi e sono sicuro che anche per lei è così.Il film dura più del previsto, e messaggio i miei amici e gli comunico che stasera farò un po' tardi. Non arrivano tanti cori di protesta (che novità, meno erba da dividere) se non da Josh.
Mi chiede il perché e se fosse successo qualcosa. Lo rassicuro e gli dico che è perché non mi sento al 100%, una piccola bugia bianca.Prima di uscire per raggiungere gli altri, Rachel mi dice che sta sera sarebbe uscita anche lei con una sua amica. Sono quasi stupito ma ovviamente molto contento.
Esco, il gelo mi entra fin dentro le ossa. L'aria umida, le luci natalizie, sono davvero belle. Ho un déjà vu della mamma che mi teneva la mano in questa stessa strada, con queste luci, quel giorno.
Vado verso il solito bar, gli altri sono già lì ovviamente.
"Quando si tratta di ritardo, con te, non c'è eccezione, doppia V"-dice Dan ridacchiando.
"Ehy, vedo che avete aspettato me per fumare, siete dei buoni amici"-dico, accennando un tono divertito alla fine.
"Ma volevi, coglione. Ci sono dei tipi lì fuori che rompono un bel po' "-dice Jack, indicando dalla finestra un gruppo di circa sette ragazzi fuori, chi appoggiato ad una macchina, chi seduti sul loro motorino. Dalla faccia capisco già che tipi siano."Prima volevano toglierci la poca roba che abbiamo. Erano armati con qualche coltello, ma ci siamo rifugiati qui"-risponde Josh guardando verso di loro, sembra spaventato.
Che palle, proprio oggi che avevo voglia di rilassarmi?
"Sono i Diablo"-dice Dan serio.
Ho quasi un colpo. Non sentivo nominare quel nome da quando ero piccolo. Mia madre è stata uccisa da uno di quella gang."Andiamo a parlargli"-dico seccato.
"Ma sei scemo? Fanno sul serio quelli!"-cerca di farmi ragionare Dan.
"Beh anch'io"-dico mentre mi alzo dalla sedia.
"Io sto con doppia V"-Jack ha il mio stesso tono seccato, che si sentisse stanco anche lui oggi?
"Non se ne parla ragazzi"-continua Dan.
"Anche io sto con doppia V"-dice Josh che si alza e sembra tremare.
Jack ride dandogli una forte pacca sulla schiena:"Sfigato, non morirai mica!". Sorrido, si spera, penso.
"E va bene.."-dice Dan.
Appena usciti dal bar il branco di ragazzi si zittisce in una volta e ci osserva dall'alto in basso. Io mi avvicino con disinvoltura mentre gli altri mi seguono dietro. Mi rivolgo al tipo che mi guarda peggio di tutti."Ehy amico, di solito ci stiamo noi qui, a fumare dell'erba e a cazzeggiare non pensando a nessuno."-dico.
"Tu sei doppia V vero?"-dice lui.
È un ragazzo abbastanza alto con i capelli rasati a zero e il naso un po' storto, segno di abbastanza risse."Come cazzo fai a saperlo?"-tutti i ragazzi sembrano stare ancora più in allerta.
"Tuo padre era uno di noi!"
Rimango allibito. Mio padre? Un poliziotto ex teppista? Per di più di quella banda?
"Spari solo cazzate!"-non posso fare a meno di sferrargli un pugno che lo fa cadere. Mi butto sopra di lui e comincio a riempirlo di botte mentre i miei amici fanno a pugni con gli altri.
L'odore del sangue si espande nell'aria. Mi sto divertendo.
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Carry On
FanfictionÈ un freddo Natale, le decorazioni riempiono le piazze ed i negozi. Due fratelli, due bambini, Walter e Rachel Milkovich, sono i protagonisti di questa storia. Perdono la madre durante una rapina in un negozio, ma Rachel si accorge dello sguardo del...