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Kal POV:
Mi allontano un attimo, devo riprendere fiato, la sua vicinanza mi toglie il respiro e mi fa' battere forte il cuore. Non ho mai provato nulla di simile, mai, per nessuna. Ma è anche vero che, nessuna è come lei. Bellissima, forte, generosa, sempre pronta ad aiutare chi è in difficoltà. Mi viene da sorridere pensando alla foto che mi ha scattato, l'ho vista, anche se ho fatto finta di nulla. So' l'effetto che le faccio, lo vedo nei suoi occhi ogni volta che mi guarda, nel suo corpo che dice tutto per lei, mi desidera e forse, mi permetto di sperare, anche qualcosa di più. Di sicuro da parte mia c'è molto più di quello che le faccio vedere, non parlo solo di desiderio ma, di un sentimento. Per la prima volta, in assoluto, amo qualcosa che non siano i motori o la mia libertà. Sarei disposto a sacrificarla per lei, senza rimpianto, fare parte della sua vita, godere del suo amore, della sua risata e del suo corpo, che mi invita come fosse un richiamo. Starle accanto, tenere le mani a posto è un'impresa, anche se lei non fa' nulla per alimentare questa mia brama. Non come le altre che fanno a gara per farsi notare, lei nonostante si voltino a guardarla, non si mette mai in mostra, perché si rispetta e rispetta i valori con cui è cresciuta. Non va' a letto con un ragazzo, solo per farlo contento avendo paura di perderlo o perché va' di moda. Lo farà quando sarà suo marito, quando avrà trovato quello giusto. Ed anche se per me questo complica le cose, la stimo. Ha cervello e si vuole bene, la dice lunga su che tipo di persona sia. Non si ferma, poi, alle apparenze, giudica le persone per quello che fanno e per come si rapportano nei suoi confronti. Non so' se davvero questo sia amore, ma ci va' vicino, pensare di stare con lei, non mi fa' venire voglia di scappare pensando di rinunciare a tutto, anzi. Averle sentito dire che, si è invaghita di un ragazzo è stato come essere punto da tante spine, scatenando quella che credo si chiami gelosia. In effetti il pensiero di un altro che la tocca o che la bacia, mi manda in bestia. Per questo non esco più con i ragazzi, avendoli sentiti parlare  di lei in termini che non mi sono piaciuti per nulla. Una bella litigata ed ecco che mi sono ritrovato senza amici, anche se in effetti devo ammettere che, da quando ci frequentiamo, sono diventato meno cieco. Nel senso che, mi sono accorto di quanto siano inconsistenti quei ragazzi. Sanno solo pensare alle donne ed a ubriacarsi quasi ogni sera, senza fare nulla nella vita. Io per lo meno lavoro e mi mantengo da solo, ho una casa tutta mia e voglio migliorare il futuro. Non sono di esempio, ma neppure messo così male, no?
"Ciao" sento la voce di una ragazza dietro alle mie spalle. Mi volto e la guardo, senza espressione.
"Sì?" Rispondo.
"Scusa se ti disturbo ma, ti ho visto e beh, sei stupendo, volevo scambiare due parole con te" ed ecco il solito copione, visto e rivisto. Sbuffo scocciato, cosa che mai ho fatto prima.
"Sappiamo tutti e due, che cosa sei venuta a fare. Non sono interessato" sono sgarbato ma devo esserlo, altrimenti insisterà tutta la sera. Lei è lì, che mi guarda, come se già sapesse cosa sta per accadere. Non mostra emozioni, almeno in apparenza, ma io le vedo nonostante siano ben celate. Mi allontano dalla tipa e vado da lei, be' vicino, per cambiare i soldi nella macchinetta. 
"Che vuoi fare? Hockey ad aria o biliardino?" Domando.
"Hockey ad aria, mi piace di più" il sorriso che ha, potrebbe illuminare tutta la costa. E' felice che io non ci sia cascato e che non me ne sia andato con questa tipa. In effetti mi sento bene anche io, passare tutte le serate con ragazze come quella non mi ha portato a nulla e, oramai, ho 22 anni, devo smetterla di fare il cretino. Così come la devo smettere di far credere alle persone di essere un poco di buono. Che poi, a dirla tutta, è già da tempo che le sbavo dietro, per questo venivo sempre a scuola, con la scusa di prendere i ragazzi. Venivo per lei e mi facevo il sangue amaro, vedendola con quel cretino che, le ha sempre messo le corna. La guardo mentre si sposta una ciocca di capelli, la mia testa vola lontano, vedendola moglie, vestita di bianco. Magicamente, appaio io al suo fianco, nei panni dello sposo. Resto sconvolto da questo pensiero, vedendomi in quelle vesti che mi sono sempre sembrate come catene, ma con lei al mio fianco sembrano ali. 
"Nikki?" La chiamo.
"Dimmi" risponde, sorridendo.
"Andiamo via?" Chiedo. Resta un secondo interdetta, non si aspetta quel repentino cambiamento, si guarda attorno cercando la ragione del mio volermene andare. 
"No, tranquilla, non è successo nulla voglio solo uscire di qui, ok?" Si tranquillizza e dice: "Certo, va bene. Ma sei sicuro che sia tutto ok? Puoi dirmelo se non  così, è per la ragazza di prima?" Chiede, impensierita. 
"C'entra una ragazza, ma non è quella, sta' tranquilla" ripeto. Non sa' che la ragazza di cui parlo è lei. Passa avanti e insieme usciamo dalla sala giochi. La prendo come prima, mettendo il braccio sulla sua spalla e la dirigo verso la fine del pontile.
"Kal che succede?" Si sta' preoccupando, ma non ne ha motivo. Ho in mente una cosa e voglio la conferma, anche se sono bravo a capire le persone, voglio sentire dalla sua bocca che cosa prova per me.
"Nulla, ho solo bisogno di pace e silenzio, per chiederti una cosa, tutto qui" cerco di non agitarla ancora di più. Arriviamo a destinazione e mi appoggio alla balaustra, mentre lei mi osserva attentamente. Spezza il silenzio, poco dopo: "Che cosa c'è, che mi volevi chiedere?" È guardinga, ed anche impaurita. Mi volto e la guardo dritta in faccia, per dire: "Cosa provi per me?" Chiedo a bruciapelo.
"Perché vuoi saperlo? Che cosa ti fa' pensare che provi qualcosa per te?" Si difende, ha paura, conoscendo la mia reputazione.
"Perché sono curioso, me lo fa' pensare il fatto che tu, qualche tempo fa', mi abbia detto che mi desideri e provi del sentimento. Voglio sapere qual è, tutto qui" non lascio scampo, voglio saperlo e lo saprò.
"Non mi puoi fare questo! Prima mi mandi via e mi dici che non vuoi nulla da me, che non funzionerebbe e che non sei fatto per le cose serie. Ora vuoi sapere che cosa provo, Kaleb non è un gioco! Ho dei sentimenti e sono già stata messa a dura prova, non prenderti gioco di me" mi implora. Quello stronzo di Trey e la sua matrigna hanno intaccato un bel po' la sua sicurezza, l'hanno ferita e non lo meritava.
"Perché pensi che voglia prenderti in giro? Se lo avessi voluto, ti avrei fatto ciò che facevo a tutte le altre, non ti pare?" Dichiaro, convinto.
"Facevi?" Lo sapevo, sapevo che avrebbe sentito e capito.
"Questo non è importante ora, rispondi alla domanda, Nicole" la vedo che si appoggia alla balaustra, prendendo un respiro. Le spalle tese per la tensione, il corpo rigido.
"Mi piaci, molto. Anche se noi due siamo il giorno e la notte, non posso fare a meno di provare queste cose, di chiedermi come sarebbe se. C'è qualcosa in te che mi richiama, mi attira, come se tu fossi il completamento che cerco. Soprattutto perché cerchi così disperatamente di dare un immagine di te che non è reale. Ho visto, più in profondità e quello che ho trovato, mi è entrato nel cuore. Un ragazzo che ha bisogno d'amore, che non è stato aiutato e che si è sempre sentito dire di non essere capace, di essere un poco di buono. Così tante volte che alla fine, ha iniziato a crederci. Vorrei salvarti, soprattutto da te stesso e dalle brutte idee che hai verso il vero Kaleb ma, al tempo stesso, ho paura. Paura che il mio essere così ordinaria non ti basti, che io non ti basti. So' che tu sei abituato in un certo modo nelle questioni, diciamo, di intimità. So' che non sei un tipo che aspetta anni e, credimi, ho pensato molto spesso che non mi sarebbe importato. Non avrei voluto aspettare neppure un giorno, se mi avessi promesso che sarebbe durata, ma so' che per te sarebbe una costrizione. Io pretendo tanto, amore, onestà, lealtà e tu, forse, non sei pronto. Averti e perderti, sarebbe insuperabile, così tanto che se accadesse, forse, riuscirebbe a spezzarmi definitivamente. Per cui credo che la risposta adatta alla tua domanda sia: Amore. Ecco quello che provo per te" non si volta mai, neppure per un attimo. Non mi guarda ma, non ce n'è bisogno. La forza delle sue parole, dei suoi sentimenti, mi arrivano chiare, tangibili.
"Okay" rispondo soltanto. Adesso sì che mi guarda, i suoi occhi tradiscono tutto ciò che pensa, quello che crede. Pensa che la scaccerò, la sorprendo...

 Pensa che la scaccerò, la sorprendo

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SIAE Bad Guys love a Good Girl - Daniel Sharman- SU AMAZON. 29/09/2016Tahanan ng mga kuwento. Tumuklas ngayon