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-Non piangere- disse cercando di avvicinarsi.
-NON AVVICINARTI- urlai in lacrime.
-Fede, ti prego- abbassai la testa.
-Ti prego cosa Emiliano? Hai anche il coraggio di rifilarmi qualche scusa? Non voglio sentirti- dissi incrociando le braccia al petto.
-È successo mesi fa, noi non eravamo niente, stavo ancora con Marzia, l'hai anche sentita cosa ti ha detto quindi smettila di pensare che ti abbia tradito perché non è cosi- disse serio.
-Voglio andarmene- dissi guardando Moh e Jacopo.
-Devi affrontare i tuoi problemi- disse Emi bloccandomi il polso
-Vi prego- supplicai i due ricominciando a piangere.
-Emi, forse è me...- incominciò a parlare Moh.
-NOO- urlò infuriato -Lei non andrà via, dobbiamo discutere su questa cosa e se davvero mi ama come dice rimarrá- disse sospirando.
-Non puoi chiedermi di rimanere al tuo fianco sapendo che tra 6 mesi avrai un bambino tra le braccia che non è il nostro- dissi sedendomi con la testa tra le mani.
-Potremmo essere felici, un bambino non distruggerà il nostro amore- disse appoggiando le mani sulle mie ginocchia.
-No, non saremo felici, tu lo potresti essere, io no, Emi finiamola qua- dissi secca.
-Non voglio abbandonarti, ho promesso di esserci- disse con voce strozzata.
-Stai per diventare papà, è giusto che pensi a lei- disse
-E tu? Cioè, noi?- chiese confuso
-Non ci sarà, ora saremo Emiliano e Federica- dissi dura.
Abbassò lo sguardo, lo sorpassai dandogli una spallata e raggiungendo Jacopo e Moh, quest'ultimo si fermò con Emi mentre io andai fuori insieme a Jacopo che mi teneva vicino a lui per consolarmi il più possibile.
-Fede- sussurrò dolcemente
-Non dire niente ti prego, abbeacciami soltanto- sussurrai.
Senza farserlo ripetere una seconda volta mi avvolse tra le sue braccia facendomi sentire al sicuro. Mi lasciai cadere in un pianto liberatorio, non poteva finire così, non doveva finire così, piansi stringendo sempre di più la maglietta di Jacopo, finché una mano si appoggiò sulla mia schiena, bruscamente mi staccai dall'abbraccio pensando fosse Emiliano, ma mi rilassai quando trovai il sorriso dolce di Moh.
-Andiamo piccoli- disse avvolgendomi il collo con un braccio.
Sorrisi teneramente e li seguì in macchina, ci fu un silenzio tombale finché non arrivammo a casa di Jacopo, scese e ci salutò mentre noi andammo verso casa di Moh.
-Fede- disse richiamando la mia attenzione.
-È tutto okay- sorrisi
-Girati e guardami- disse serio.
-Non è tutto okay- sospirai -Non può essere vero- dissi mettendomi le mani tra i capelli.
-Mi dispiace, ma, credimi, Emiliano era messo peggio di te- disse parcheggiando.
-Moh- sussurrai.
-Dimmi- sorrise dolcemente.
-Mi abbracci?- chiesi diventando probabilmente rossa.
-Vieni qui- disse tirandomi verso di lui.
Mi strinse in un caldo abbraccio, ne avevo bisogno, tanto bisogno, piano piano delle lacrime bagnavano il mio viso, le lasciai scorrere tranquillamente, non poteve fermarle neanche volendo, Moh che mi senti singhiozzare mi abbracciò ancora più forte dandomi il calore che nessun'altro, apparte Emiliano ha saputo darmi.
Il telefono che avevo in tasca emanò delle vibrazioni, mi staccai dall'abbraccio e presi il telefono dalla tasca posteriore dei jeans.

Emiliano: Fede, ricordati, ho saputo perderti ma non dimenticarti.

Whatsapp ||Emis Killa|| Donde viven las historias. Descúbrelo ahora