39.

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Respirai a fondo il profumo che aveva adosso, ancora non posso credere che sia qui con me, avevo passato giorni interi a piangere per lui, e ora invece è qui.
-Andiamo?- chiese dolcemente
-Dove?- chiesi staccandomi da lui e raccogliendo il mazzo di fiori.
-Io e Cosimo dovremmo andare a portare le valigie in hotel- sorrise.
-Cosimo? Quel Cosimo? Come mai c'è anche lui?- chiesi euforica
-Ero in debito con la tua migliore amica, perciò mi ha chiesto se portavo anche lui ed eccolo qua- esclamò ridendo.
Sorrisi, subito dopo scendemmo di sotto dove ragiungemmo Cosimo e Camilla che nel frattempo si erano seduti a un tavolo.
-Grazie Cami- urlai buttandomi sopra di lei.
-Di niente nana- esclamò
-Ciao Fede auguri- disse Cosimo sorridendo e alzandosi per darmi due baci in guancia.
-Grazie- esclamai imbarazzata.
-Andiamo Co?- chiese Emi.
-Si, si- disse
-Vieni anche tu vero?- chiese Emi speranzoso
-Si- sussurrai imbarazzata
-Vieni anche tu?- chiese Cosimo rivolto verso Camilla.
-Va bene- sorrise.
Nel giro di una mezz'oretta arivammo davanti all'hotel in cui avrebbero alloggiato per 4 giorni, già, solo per 4 miseri giorni. Presero le chiavi delle loro rispettive stanze e andammo ai piani di sopra, Emiliano aveva la stanza numero 235 e Cosimo quella affianco che poi si univano attraverso una porta ma ookay. Chiuse a chiave quella porta che permetteva di comunicare con l'altra stanza e si avvicinò a me prendendomi in braccio e appoggiandomi sul letto.
-Vuoi un po di coccole?- chiese sdraiandosi accanto a me.
-Sii- dissi quasi in sussurro.
Sorrise, si appoggiò con la schiena alla testata del letto e mi posizionò tra le sue gambe, appoggiai la testa al suo petto facendomi cullare dal battito del suo cuore, dalla carezza e dai baci che mi lasciava qua e la.
-Non puoi capire quanto ho aspettato questo momento- dissi stringendogli la mano.
-Anch'io piccola- disse dolcemente. -Cosa farai stasera?- aggiunse subito dopo.
-Non ho organizzato niente di particolare- dissi facendo spalucce.
-Allora posso invitarla fuori a cena?- chiese sorridendo.
-Si- dissi ridacchiando. -Ti va di andare al mare?- chiesi timidamente.
-Adesso?- esclamò
-Si, ma solo se a te ti va, altrimenti rimaniamo qua- dissi gesticolando.
-Tranquilla- sussurrò -dammi il tempo di cambiarmi e andiamo-
Nel giro di 45 minuti eravamo comodamente sdraiti su un telo da mare a prendere il sole, vedere Emiliano in costume da bagno era davvero un bello spettacolo, se solo non ci fossero state tutte quelle ragazze a fissarlo come delle sanguisughe. Avendo un telo matrimoniale mi avvicinai di più a lui che era sdraiato a pancia in giù e gli diedi dei bacetti sulla spalla, giusto per far capire che era già impegnato.
-Fede- mormorò
-Si?- chiesi.
-Lo sai che sono tuo, non c'è bisogno di far ingelosire le ragazze che ci stanno guardando- disse ridendo.
-Oh hei mi danno fastidio, avresti fatto la stessa cosa anche tu se ci fossero stati dei ragazzi che mi guardavano- dissi mettendo un finto broncio.
-Ma infatti ci sono- disse indicandoli -Secondo te perché ho il braccio sul tuo lato b?- chiese come se fosse una cosa ovvia.
-Da quanto ce l'hai li?- chiesi diventando rossa.
-Da abbastanza tempo per far capire a quei ragazzi che devono smettere di guardarti- disse dandomi un bacio in guancia.

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