44.

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Io: EMIIIII

Emiliano: ....

Io: Che c'è? Ti ho solo mandato un messaggio :(

Emiliano: Si ma sono affianco a te.

Io: Non volevo perdere il vizio, sai tra due giorni te ne vai.

Io: Eh torneremo a mandarci messaggi.

Io: Piango.

-Piccola- disse tirandomi a se.
Eravamo nel suo letto, ma entrambi eravamo troppo presi dal telefono per comunicare a voce, mandargli quel messaggio mi ha fatto ricordare che tra poco torneremo ad "amarci" tramite messaggio.
-Non pensarci, sono qui con te adesso- sussurrò
-Non voglio che tu te ne vada- dissi abbracciandolo e mettendo la testa nell'incavo del suo collo.
-No, non fare così ti prego- mormorò contro il mio collo
Mi strinse ancora di più a lui, tanto che potevo sentire il suo rigonfiamento nelle mutande, mi allontanai di scatto, mi guardò confuso, solo quando gli indicai le sue mutande capi il motivo per cui mi ero staccata, scoppiò a ridere mentre io diventai tutta rossa e misi un finto broncio che però si trasformò in una risata.
-Scusa, sono pur sempre un maschio e tu sei in intimo attaccata a Rudolf junior eh- disse mettendosi seduto.
-Gli hai dato anche un nome?- chiesi ridendo.
-Solo te lo puoi chiamare così- disse maliziosamente
-No vabbè- risi -Eh comunque di a Rudolf junior di stare a bada per stasera- aggiunsi
-Mi vuoi far soffrire ehh- disse sospirando e chiudendo gli occhi.
-Si, direi di si- dissi
Mi alzai dal materasso e mi misi a cavalcioni su Emiliano che era seduto con la schiena appoggiata alla testata del letto, continuò a stare a occhi chiusi e immagino anche il perché, incominciai a muovermi per sistemarmi meglio ma Emiliano mi strinse forte per i fianchi facendomi stare ferma.
-Porca puttana non ti muovere o non sai quello che ti faccio- disse con voce spezzata. -Vedi che sei tu che vuoi far svegliare Rudolf Junior- disse ridacchiando un po.
-Brutto porco- dissi ridendo e tirandogli un colpo sul petto.
-Bhee, ieri sera nemmeno te sembravi tanto innocente- disse facendo l'occhiolino.
-Raga non è che ave...oh vi ho interotti?- chiese Cosimo entrando in stanza.
Cercai di spostarmi da sopra le gambe di Emi ma senza alcun successo dato che mi teneva stretta lungo i fianchi.
-Non spostarti o vedrà il mio rigonfiamento -sussurrò -Comunque no Co, non ci hai disturbato, dimmi- aggiunse subito dopo.
-Hai dei preservativi da prestarmi?- chiese tranquillamente
Con troppa tranquillità, se avessi dovuto chiedere io una cosa del genere ci avrei impiegato ore per formulare quella frase.
-Si, emhh, un secondo- disse
Si alzò dal letto e andò in giro per la stanza alla ricerca della valigia che probabilmente aveva lasciato da qualche parte buttata.
-Ma sbaglio o l'hai fatto eccitare?- chiese Cosimo ridendo.
-Ohh, beh, p-pen...- balbettai.
-Si Cosimo, sono eccitato quanto te, ora prendi questi e vai- disse Emi lanciandogli il pacco di preservativi.
-Grazie amico- rise.
Per assicurarci che nessuno tornasse a disturbare chiuse la porta che comunicava con l'altra stanza e finalmente tornò a letto.
-Hai mai fatto i preliminari?- chiese accarezzandomi un fianco.
-No- dissi quasi in sussurrò.
-Vorresti provare?- chiese dolcemente
-Mi farà male- dissi abbassando la testa.
-Oh hei, tranquilla, se non sei pronta, fa niente, aspetteremo- disse dandomi un bacio vicino all'orecchio.
-Ma poi tu ti stancherai di aspettarmi- dissi guardandolo negli occhi.
-Non dirlo manco per scherzo principessa-
Incominciammo a baciarci, con la lingua incominciò a leccarmi il labbro, i nostri baci erano lunghi e passionali, piano piano i mie occhi cominciarono a farsi pesanti, l'ultima cosa che riuscì a vedere prima di addormentarmi furono le labbra di Emiliano che si avvicinarono di nuovo alle mie.

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